Io:«C-cosa ci fai tu qui?» Le parole escono in un sussurro.
Non ci posso credere. Se questi sono veramente ciò che penso siano, sono nella merda più totale. I polsi e le caviglie continuano a bruciare, per non parlare delle gambe, ma non voglio urlare, volglio trattenermi. Provo ad usare i miei poteri, ovvero il dolore mentale, ma non funziona. Allora provo ad immobilizzarli, e neanche questo tentativo va a buon fine.
Kyle:«Inutile che ci provi, la verbena ti ha indebolita molto, e in più il cerchio di verbena che abbiamo fatto ti impedisce di usufruire dei tuoi innumerevoli poteri.» Spiega, venendo vicino a me, ma restando fuori dal cerchio creato.
Solo ora noto che, effettivamente, c'è un cerchio di verbena intorno a me. Inoltre, noto di non aver più indosso quel fantastico vestito, ma di indossare una semplice maglia lunga fino alle cosce e dei pantaloncini.
Porco giudeo, ma quanto posso essere deficente per accorgermi dopo mezzora delle cose?
Io:«Chi ha osato spogliarmi per cambiarmi?» Esclamo, inorridita al pensiero che mi abbia cambiato uno di quei ragazzi (sono molto carini però, mi sento male ad ammetterlo).
X:«Sono stata io, non avrei mai permesso che ti cambiassero loro.» Sorride leggermente lei.
Io:«Come puoi farmi questo, Giada? Credevo fossi la mia migliore amica, e invece sei... Cosa siete voi di preciso?» Qualche idea me la sono fatta, ma non voglio ammettere a me stessa che Giada, la mia migliore amica, sia quel che penso.
I loro occhi mutano, diventando gialli.
Come immaginavo...
D'istinto, quasi senza volerlo, i miei occhi diventano rossi e caccio i canini, come per difendermi.
Mi calmo e guardo quasi disgustata la bionda.
Y:«Siamo lupi mannari.» Parla uno dei due ragazzi che non conosco, evidenziando una cosa che ormai mi è chiara.
Io:«Non capisco una cosa. Io avrei dovuto sentire il tuo odore sgradevole, Giada, proprio come ora. Perché prima non lo sentivo?» Dio mio, è così che puzzano i lupi mannari?
Giada:«Una magia copriva il mio odore, inoltre mettevo molto profumo, per nasconderlo.» Spiega, sorvolando sul mio insulto.
X:«E per la cronaca, neanche tu profumi tanto, vampira dei miei stivali.» Parla un'altro ragazzo.
Se solo potessi... Lo farei soffrire con i miei poteri. Dannata verbena!
Ora che non parla più nessuno, mi soffermo a osservare i due ragazzi di cui non so il nome.
Quello che mi ha spiegato cosa sono è alto, ma mai come Luke. Credo sia alto 1.80 circa, occhi azzurri (ma non ne sono sicura, non li vedo poi così bene), e capelli castani chiari. E molto carino, e sembra meno stronzo dell'altro.
Lo stronzo sembra poco più alto di quello di prima, capelli biondo scuro, ma non riesco proprio a vedergli gli occhi.
Y:«Io mi chiamo James McVey.» Si presenta il primo.
Guardo insinstentemente quello stronzo, aspettando che si presenti anche lui. Passano 10 minuti e ancora non ha aperto bocca.
X:«Se stai aspettando che mi presenti, mi duole informati che non lo farò.» Dice, prima di voltarsi e scomparire nel buio.
Se non fosse per il fatto che la verbena mi sta indebolendo parecchio, potrei riuscire a vederlo nell'oscurità. Mi sto quasi abituando al bruciore che mi provoca.
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Vampire.||Niall Horan. [In Revisione]
Fanfiction«Non sempre siamo chi pensiamo di essere. A volte crediamo di essere una cosa, poi scopriamo di esserne un'altra.» Alessia era una ragazza semplice, con una madre, un fratello, due migliore amiche e ottimi voti a scuola. Purtroppo, dopo la perdita d...