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Nonostante la mattina sia quasi piacevole fare un breve camminata con i tiepidi raggi solari di metà novembre, preferisco di gran lunga farmi accompagnare in auto da mia madre.
"Grazie mamma." La saluto con un bacio sulla guancia, lasciando una carezza al suo pancione, poi apro la sportella dell'auto ed esco fuori.
Mi incammino a passo svelto verso l'entrata, cercando di confondermi in mezzo alla gente. Non amo per nulla essere osservata, e nel cortile della scuola, purtroppo, tutti osservano tutti, perciò ogni mattina cerco sempre di entrare velocemente dentro la scuola, poiché dentro c'è già tanta gente per i corridoi e quindi è più facile confondersi nella massa.
Arrivo sana e salva all'entrata dell'edificio e mi rifugio all'interno, intenzionata ad andare prima verso il mio armadietto, poi Giada e Naile mi raggiungeranno là.
Da quando Naile ci ha rivelato di essere una strega, tre settimane fa, ogni pomeriggio l'abbiamo aiutata ad esercitarsi con incantesimi basilari, e sono ancora un po' spaesata per questa cosa delle streghe, ma è una cosa fantastica.
Cammino per i corridoi e mi guardo intorno, cercando come ogni mattina di evitare un'unica ragazza, e possibilmente anche le sue due amiche. Di solito Jessica si fa vedere alla ricreazione, venendo verso di me nel corridoio per poi afferrarmi a braccietto e portarmi in bagno. Ogni volta che la vedo cerco sempre di cambiare starda, ma ogni volta fallisco a causa di Destiny e Tessa, le sue amiche. E nonostante Jessica non mi disturbi mai di mattina presto, preferisco sempre tenermi in allerta. Raggiungo il mio armadietto e lo apro, mettendo all'interno il libro di Chimica, che mi servirà più tardi, e al suo posto prendo Biologia.
Non so decidere quale tra le due materie preferisco di meno, probabilmente entrambe.
Il suono di un cellulare mi distrae e abbasso lo sguardo verso il mio piccolo zaino nero. Infilo la mano al suo interno, cercando a tentoni il cellulare. Lo trovo e lo tiro subito fuori, accendo lo schermo e noto un messaggio da un numero che non ho salvato nella rubrica. Lo apro incuriosita.
'Ehi, sono Giada. Vieni in bagno, Naile non si sente tanto bene e ci vuole entrambe.'
Aggrotto le sopracciglia confusa.
'Perché non mi scrivi col tuo numero?' Le chiedo, iniziando ad incamminarmi verso il bagno femminile.
La risposta arriva dopo un paio di minuti.
'Ho confuso i cellulari a casa e ho preso quello di mia madre, fortunatamente ho segnato il numero tuo e di Naile in caso di bisogno.'
Blocco il cellulare e lo metto nella tasca posteriore. Arrivo a destinazione e vedo vicino alla porta una delle amiche di Jessica, Destiny, perciò mi sbrigo a rifugiarmi nel bagno prima che mi noti.
"Giada, eccom..." Le parole mi muoiono in bocca, spalanco gli occhi e faccio un passo indietro.
Jessica e Tessa sono appoggiate al muro opposto alla porta, un sorriso cattivo sul volto, le braccia incrociate al petto e la solita aria minacciosa.
Mentirei se decessi che in questo momento io non stia morendo di paura.
Mi riprendo e mi giro velocemente verso la porta, la spingo e cerco di uscire, ma Destiny è proprio di fronte ad essa, impedendomi quindi di uscire, e avanza all'interno del bagno, chiudendosi la porta alle spalle. Io, in compenso, indietreggio di qualche passo, trovandomi proprio al centro.
Sono circondata.
"Dove sono Naile e Giada?" Trovo il coraggio di chiedere, ricordando solo ora del messaggio.
"Non saprei, probabilmente sono al loro armadietto, magari davanti al tuo che ti aspettano." Risponde Jessica, la leader del trio, come si era capito, mettendo in tasca un cellulare da cui deduco mi abbia scritto.
Sono caduta in trappola come un'idiota, e ora non trovo il modo di uscirne.
Inizio a respirare affannosamente, Jessica si avvicina a me costringendomi ad arretrare fino a scontrarmi con il muro. Poggia le mani sulle mie spalle, ghignando lievemente.
"Oggi mi va di divertirmi subito, non ho viglia di aspettare tre ore. Mi accontenterai, vero?" Finge un tono dolce, prendendo una ciocca dei miei capelli tra le dita e giocandoci un po' per poi riprendere a parlare. "Sai, ho sempre invidiato i tuoi capelli, così lunghi, morbidi, lucenti. Io ci provo pure a crescere i miei, ma purtroppo Madre Natura non è stata molto generosa con me, cosi sono costretta a tenerli sempre corti." Sembra assorta nei suoi pensieri, mentre guarda la mia ciocca tra le sue mani.
Con la coda dell'occhio noto che Destiny si è spostata dalla porta, perciò, se sfrutto la distrazione di Jessica a mio favore, potrei riuscire a scappare dal bagno e confondermi di nuovo con la folla.
Conto fino a tre, poi mi abbasso di scatto e passo sotto le braccia di Jessica, riuscendo ad uscire da quella piccola gabbia creata col suo corpo e corro verso la porta poco distante da me, ma sento subito una presa fortissima intorno ai miei capelli e subito mi sento tirare in dietro, andando a sbattere con forza contro il muro alle mie spalle. Stringo i denti per il dolore, portando le gambe vicine al petto, poi alzo lo sguardo verso la mia carnefice.
"Pensavi davvero di riuscire a scappare? Povera illusa, questo tuo gesto mi ha soltanto fatto irritare maggiormente." Sibila con tono cattivo, stringendo le mani a pungo.
Chiudo gli occhi, già priva di forze, e sento una singola lacrima rigarmi la guancia, fino ad arrivare al mento per poi sparire a terra.
Jessica si china davanti a me, poggiando il pollice sotto il mio occhio e pulendo la scia lasciata dalla lacrima.
"Non piangere adesso, non ti ho ancora fatto nulla di realmente doloroso. Risparmia le tue lacrime per i calci che riceverai a breve." Sussurra vicina a me.
Non so con quale coraggio, ma trovo la forza di spingerla indietro, facendola cadere a terra. Non si è fatta nulla, questo è ovvio, ma volevo allontanarla da me.
Si alza velocemente e senza perdere più tempo mi tira il primo calcio di una lunga serie. Come al solito, le sue amiche rimangono lontane ad osservarci in silenzio, o al massimo dicono qualche parola per incitare Jessica, come se ne avesse bisogno.
Pugni e calci mi arrivano allo stomaco, alle gambe, alcuni anche in faccia. Sembra meno controllata del solito, più arrabbiata. Io, dal canto mio, non faccio più nulla per difendermi, non cerco neanche di parare i colpi. Sono stanca. Stanca di soffrire, di farlo in silenzio, ma non riesco a evitarlo. Mi risveglio solo quando inizio a vedere il pavimento al mio fianco cololarsi di rosso. Spalanco gli occhi, spaventata, quando capisco che quel sangue appartiene proprio a me.
"Jessica, adesso basta." Tessa la richiama lievemente, notando anche lei il sangue.
"Ti.. ti prego." Mormoro quasi senza voce, troppo spaventata dal sangue che esce dal mio volto.
Anche Jessica lo nota, lo posso capire dal suo sguardo rivolto al sangue, ma anziché fermarsi alla vista del liquido rosso, lei continua, con più forza, quasi senza rendersene conto. Sta volta colpisce soprattutto il mio volto, facendo uscire ulteriore sangue, e noto i suoi occhi cambiare per un momento, prendendo un colore simile al rosso, ma deve essere a causa della mia vista offuscata per la mancanza di sangue.
"Jess.." È tutto ciò che riesco a dire, non ho la forza di continuare a parlare.
Subito Destiny e Tessa corrono da Jessica e la prendono per le spalle, allontanandola di peso.
"Jessica, calmati, la stai uccidendo." Le dice Destiny, cercando di tenerla ferma.
Noto anche i loro occhi diversi, ma ormai vedo tutto rosso, e temo sia l'ultimo colore che riuscirò a vedere.
"Merda." Jessica si riprende dopo un po', guardandomi a occhi spalancati.
Corre subito vicino a me, prendendo il mio viso tra le mani sporcandole di sangue. Sembra ancora stordita dal sangue, e si guarda le mani con sguardo perso, ma quando tossisco si riprende, notando che ho tossito sangue.
"Merda." Ripete ancora. "Resta con me, non chiudere gli occhi." La sento ancora, ma questa volta la sua voce mi pare lontana.
Le forze mi stanno abbandonando.
La vedo guardarsi intorno e le sue amiche le parlano, le dicono qualcosa, ma io non riesco a sentirle. Vedo solo Jessica annuire vigorosamente e portarsi il polso scoperto alla bocca per poi morderlo.
Le palpebre iniziano a chiudersi e faccio appena in tempo a vedere il suo polso avvicinarsi alla mia bocca, poi chiudo definitivamente gli occhi, non avendo più la forza di aprirli.
E non so se li riapriró mai più.

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Salve a tutte a tutti! Ecco a voi il terzo capitolo.
Come avete letto, qui Alessia ha di nuovo un incontro con Jessica che la picchia ancora, non riucendo a controllarsi, tanto da picchiarla a sangue. Ed è qui che, se avete capito, Jessica rivela di essere un vampiro. Perché si, lo è, e questo spiega la sua forza brutale e la sua reazione alla vista del sangue.
Riuscirà a guarire Alessia?

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, votate e commentate se volete. Scusate per eventuali errori e... al prossimo capitolo!

Dio Benedica La Pizza!🍕🌹❤

_I_am_a_Pandacorn_

Revisionato 18/09/18

Vampire.||Niall Horan.  [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora