Tornai finalmente a casa mia e mi buttai di peso sul letto. Jimin infondo non era una persona sgradevole, era simpatico, e aveva capito subito il mio modo di pensare.
Sono le 14 e avevo decisamente tutto il tempo per riposare prima di andare a lavoro.
Presi la cassa dal comodino e la accessi mettendo la mia playlist, presi un cambio e corsi in bagno.
L'acqua calda scorreva sulla mia pelle fredda provocandomi la pelle d'oca.
Mi sedetti sul piatto doccia, proprio sotto il getto e provai ad attenuare il leggero nervoso che provavo.
Pensando a quello che aveva fatto Ken a Jimin mi faceva solo passare ancora di più la voglia di stare nel suo circolo di sfigati.
Ne ero consapevole che stesse puntando a me, però non lo avevo mai reputato una minaccia. Dovevo fare attenzione, anche se il destino è già scritto. Finirà col ricattarmi e cedere.
"mamma dammi la cazzo di pazienza" dissi a bassa voce
Sbuffai sonoramente e mi rimisi in piedi finendo di farmi la doccia.
Come uscii dalla doccia mi salì un freddo devastante. Questo appartamento del cazzo aveva i termosifoni climatizzati, e dopo ogni tot li spegnevano proprio come adesso.
"porca puttana" dissi affettandomi ad asciugarmi e mettermi il cambio, misi una tuta nera e una maglia a maniche lunghe bianca oversize, presi poi l'asciugamano arruffandomi un po' i capelli e li asciugai con il phon.
Erano troppo gonfi, optai così per legarli in un codino.
Mi buttai subito nel letto sotto le coperte e mi ricordai di non aver mangiato ancora niente, ma optai per mangiare dopo, non avevo voglia di andare in cucina e mettermi ai fornelli.
Abbassai il volume della cassa e misi il telefono in carica.
Mi rilassai fino ad addormentarmi.
Mi risvegliai alle 21 più rincoglionito del solito. Presi il cellulare spegnendo la musica e guardai le notifiche, ce n'erano varie dal gruppo che avevo con Taehyung e Yoongi.
Che volevano?
Aprii whatsapp e lessi i messaggi.
yoon:"stasera che volete fare? fortunatamente non ho il turno notturno" 17.20
tae:"boh, io non ho nulla da fare" 17.29
yoon:"@kook?" 17.30
io:"ho il turno notturno" 21.03
io:"mi sono svegliato adesso" 21.03
yoon:"veniamo da te?" 21.03
tae:"per me va bene, tanto poi in caso usciamo insieme per tornare, hai tempo prima di attaccare" 21.04
io:"va bene, portate del cinese però, che non ho ne cenato ne pranzato" 21.04
tae:"ordini del capo 🫡" 21.04
tae:"per le 21.45 siamo da te" 21.04
Chiusi il cellulare sospirando.
Quei due erano sempre i soliti.
Erano i miei unici amici dopo Hoseok, ed ero stato accolto a braccia aperte.
Taehyung è stato subito gentile con me, infatti mi ritrovai, quella sera al circolo, molto grato di aver trovato qualcuno di simpatico.
Con Yoongi invece c'erano stati dei problemi.
Anche se era il migliore amico di Taehyung non voleva parlarmi, a malapena mi salutava. Quando non c'era Taehyung veniva solo per discutere con Ken per poi tornarsene a casa.
Il giorno in cui avevamo iniziato a parlare aveva fatto un po' ridere, ci eravamo messi a litigare su una stupidaggine. Yoongi parcheggiava sempre nello stesso posto, la sua moto aveva il posto fisso. Un giorno parcheggiai la mia lì non facendoci caso, e quando arrivò me la buttò quasi per terra, tant'è che finimmo per fare a botte per poi metterci a ridere.
Da quel momento in poi diventammo amici.
Taehyung aveva sempre detto che il rapporto tra me e Yoongi era parecchio strano, però per me era perfetto così.
Dopo una decina di minuti a cazzeggiare su instagram optai per alzarmi e fumarmi una sigaretta, non ne fumavo una da ieri sera.
Mi alzai dal letto e andai in cucina a prendere la giacca, uscii fuori in balcone e portai una sigaretta alle labbra per poi accenderla.
Non faceva molto freddo oggi, un po' di vento leggero, ma sicuramente non lo stesso di ieri.
Aspirai un altro tiro e lo rilasciai poco dopo.
Non fumavo prima della morte di mia madre, avevo iniziato da poco e ne ero diventato quasi dipendente. Non mi sono mai reputato un fumatore, finivo un pacchetto in 5 giorni.
Solo quando mi sentivo davvero nervoso e non riuscivo a contenermi, quella era la fregatura.
Qualche volta ammetto di essermi sballato con l'erba che mi vendeva Hyun al circolo, aveva un thc molto alto, ci metteva troppe merde dentro, ma nonostante tutto non posso negare il fatto che la continuo a comprare nei miei momenti di crisi e ne tengo sempre sei grammi in casa.
Mi era servito.
Finii la sigaretta ed entrai in casa, poggiai la giacca e sentii dalla camera il mio cellulare squillare. Andai a vedere chi fosse ed era Ken, così gli risposi.
«pronto?» dissi
«jungkook sono io Ken» disse lui con voce seria
«cosa c'è?, perché mi hai chiamato di lunedì sera?» dissi abbastanza innervosito
«voglio sapere l'identità di Blackdragon. Ho saputo che frequentate la stessa accademia. Quindi Jeon vedi di non mentirmi» disse
«hai finito con questa ossessione? Lasciami fuori» dissi volendo chiudere il discorso, ma ero ben consapevole che Ken non avrebbe mai smesso
«Jeon, non farmi ricorrere a gravi conseguenze. Ti do tempo fino alla prossima gara per scoprirlo. Non me ne frega un cazzo di cosa vuoi fare tu, qua comando io! Quindi tu obbedisci alle miei fottuti ordini! Se ti dico di farmi sapere il suo vero nome, tu lo fai, ci siamo intesi?» disse incazzandosi
«bene, fai quel che devi. Come ti ho detto a me non frega un cazzo di quello che vuoi, e io non ne so niente, chiedi alla tua cazzo di spia di merda di indagare! Lasciami fuori!» dissi chiudendo la chiamata.
Sospirai pesantemente e lanciai il telefono sul letto.
Mi aspettava il peggio da questo momento, e dovevo tenere d'occhio Jimin per come potevo. Anche se lui o gli altri non mi avevano chiesto niente, sono certo che Taehyung vorrebbe che io lo facessi per il bene di suo fratello.
Non so quanto durerò.
Immerso nei miei peggiori pensieri il suono del campanello mi fece tornare nel mondo reale. Erano arrivati gli altri.
Guardai fuori dalla finestra rivolta verso il cortile del palazzo e notai le due moto, così andai ad aprire la porta.
Dopo pochi minuti entrarono in casa.
"ebbene, eccoci qua!" disse Taehyung dandomi il cinese tra le mani sorridendomi, "adesso mangia Kook" aggiunse
Ci sedemmo tutti e tre al tavolo, Yoongi aveva notato la mia freddezza, infatti non aveva ancora proferito parola.
"Kook come mai sei teso? È successo qualcosa?" chiese poi Yoon
"si Yoongi" dissi fermandomi e guardare il moro seduto davanti a me
"che è successo?" chiese Taehyung preoccupandosi
"mi ha chiamato Ken poco fa, e la conversazione è andata male" dissi tornando a guardare il cibo, mi si stava chiudendo persino lo stomaco.
"che ti ha detto riguardo Jimin?" chiese Yoongi poi
"come fai a sapere che è per lui?" domandai sorpreso
"semplice, lo conosco ormai. Avanti dimmi" chiese ancora
"boh, ha saputo che andiamo nella stessa università, e mi ha ordinato di dirgli il suo vero nome...ma non gli ho detto niente e la cosa lo ha fatto parecchio scaldare.
Mi ha successivamente ricattato e lì sono sbottato, glielo avevo detto già due volte di lasciarmi fuori dalla questione, ma non demordeva, così gli ho attaccato il telefono in faccia" dissi sospirando
"mh" disse solo Yoongi non guardandomi negli occhi
Taehyung invece era rimasto in silenzio ad ascoltare la situazione.
"Tae tieni d'occhio casa tua, e non dire niente a Jimin. Kook tu controlla la situazione all'accademia, e vigila su te stesso. Io cercherò di star dietro a tutti e due" disse poi Yoongi prendendo il cellulare
"come farai?" chiesi incuriosito
"kook, tu non mi conosci bene. Tae sa perfettamente di che cosa parlo" disse guardando il moro seduto di fianco a me che aveva abbassato la testa.
Ancora più confuso decisi di non dire niente e riprendere a mangiare.
Erano passate delle ore e la situazione si era totalmente calmata, avevamo iniziato a parlare di questioni più leggere e divertenti, e avevamo bevuto qualche birra che avevo nel frigo. Per di più mi stavo stupendo del fatto che Taehyung si sentisse con la mia cara amica, strano che non me ne avesse ancora parlato in questi giorni.
Li avevo visti poche volte insieme al circolo, infatti mi aveva sorpreso, mentre Yoongi non era tanto predisposto, a lui non interessavano queste cazzate sentimentali.
La cosa mi aveva incuriosito da molto tempo, aveva sempre evitato di parlare dei suoi sentimenti, e credo che Taehyung sapeva qualcosa sicuramente.
Quando Yoongi era andato al bagno avevo preso la palla al balzo per parlarne con Taehyung.
"Tae ma come mai Yoongi non parla mai dei suoi sentimenti?" chiesi
Vidi il moro irrigidirsi sulla sedia e poi sospirare.
"è un capitolo ormai chiuso per Yoongi..." disse a bassa voce
"come mai?" chiesi
"si era innamorato di Jimin, anzi penso che lo fosse stato per molto tempo. Però non lo ha mai detto a mio fratello, ma nemmeno a me...lo avevo intuito" disse sorridendo amaramente
Non dissi niente. Non sapevo nemmeno che cosa dire.
Era strano.
La famiglia di Taehyung e i suoi amici erano tutti degli emblemi complicati. Che piano si stavano sgretolando sotto i miei occhi, rendendomi pieno di bugie costanti per non far del male a qualcuno, cosa che io non ero.
"però Jimin non lo sa Kook. Ha sempre trattato Yoongi come un fratello, però si vede che ha un evidente senso di protezione verso di lui, simile al tuo. Osservo molto sai? E mio fratello mi racconta le cose che fa con te" disse poi Taehyung sorridendomi
"in che senso?" chiesi poggiando i gomiti sul tavolo
"si vede che ti preoccupi per lui. Ho saputo che ti ha raccontato tutto quello che gli ha fatto Ken, e nonostante questo hai aumentato questo senso di protezione nei suoi confronti. Anche prima di parlarne con noi tu lo avresti protetto.
Poi anche sabato, fosse stata un altra persona, nonostante fosse stato mio amico, se ne sarebbe potuto sbattere i coglioni e svuotare il sacco poi, magari non subito, ma con le minacce di Ken si.
Questo ti fa onore Jungkook" disse con tono tranquillo guardandomi negli occhi.
"sei molto simile a Yoongi. Pure lui era stato così tanto vicino a Jimin, talmente tanto anche quando lui non c'era. Si è preso cura di me quando avevo iniziato ad uscire nel circolo degli shinigami, e si era-" aggiunse tae, ma venne bloccato dall'entrata di Yoongi in cucina
"avete finito di parlare di me?" disse un po' innervosito, "kook vuoi sapere qualcosa?" chiese ancora
"si, il taglio che hai sul viso" dissi guardandolo
Si andò a sedere davanti a me e sospirò.
"è successa un paio di mesi fa ormai, è stata a causa di Ken. Aveva cercato di uccidermi il bastardo, mandando delle persone armate sotto casa mia.
Tutto questo era iniziato perché voleva vendicarsi, proprio perché non l'ho mai lasciato da solo con Taehyung. Lo voleva a tutti i costi, e io mi ero messo in mezzo. Fortunatamente mi sono procurato solo questo, anche grazie all'aiuto di Jin e Veronica che si erano messi in mezzo chiamando la polizia.
Sono stato fortunato" disse poi indicandosi l'occhio.
Non aveva perso la vista impedendogli di andare ancora in moto.
"non avevano trovato alcuna prova per incastrarlo, di conseguenza avevano chiuso il processo.
Poi aveva smesso, concentrandosi su altra gente che arrivava, fino al tuo arrivo. Così ho tirato un sospiro di sollievo.
Ma poi è arrivato Jimin, e la storia si vuole ripetere" disse ancora
"ci sono io Yoongi. Tu mi devi solo coprire le spalle, magari in due possiamo farce-" dissi ma venni bloccato da Yoongi con una risata.
"No. Lasciami fare" disse interrompendo il discorso
Si era innervosito di nuovo. E stavolta pure io.
Lasciammo da parte il discorso e decidemmo di guardare qualcosa, fortunatamente mancava ancora un ora al turno.
Lasciai i due ragazzi nel soggiorno per tornare in camera mia a cambiarmi, dato che sarei stato lì tutta la notte e l'indomani sarei dovuto andare in accademia optai per un jeans blu scuro e un maglione bianco. Mi misi degli stivaletti neri e andai verso il bagno per pulirmi il viso e lavarmi i denti.
Tornai in camera per sistemare un paio di cose che mi servivano in accademia e tornai dagli altri.
"ti sta bene questo maglione" disse Tae guardandomi dalla testa ai piedi, "però fossi in te mi legherei i capelli, fatti una mezza coda" consigliò poi
Seguì i suoi consigli e lui batté le mani entusiasta.
"adesso si che ci siamo!" disse poi
"dai andiamo che tra 15 minuti attacco" dissi prendendo il cellulare e le sigarette mettendole nella tasca della giacca della moto.
"si dai, così vado a dormire" disse Yoongi facendo ridere a Taehyung
"mi fermo da te, non ho voglia di sentire mio padre che borbotta" disse Taehyung mettendosi la giacca.
"va bene" disse Yoongi seguendo il suo stesso gesto.
In breve ci eravamo salutati sopra le nostre moto e ci dividemmo.
Seoul era davvero tranquilla quella sera, così me la presi con comodo, senza correre.
Era una città davvero bella, però mi stava venendo voglia di sparire all'istante da questo posto. Più vado avanti più l'aria diventa sempre più soffocante, e io finirò col soffocare in tutti questi casini. Tra le faccende esterne con mio padre, il tribunale, lo studio all'accademia, e ora anche tutto il peso della situazione di Jimin con Ken...
Se quell'uomo ha cercato di ammazzare Yoongi e anche Jimin che era il suo fidanzato, a me che cosa farà?
Iniziavo ad avere paura di quella città.
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vertigini//jikook
Fanfiction𝑝𝑗𝑚//𝑗𝑗𝑘 Le vite di due ragazzi si scontrano, i due non hanno niente in comune tranne la passione per le moto e il loro unico obiettivo: sconfiggere i demoni del passato che tormentano il loro presente. 14/01/2023- in corso ⚠︎non shippi non l...