vertigini//jikook

trentuno

jimin pov*

Erano passati 4 giorni dal ricovero di Jungkook, avevo raccontato a Heeseung quanto successe quel giorno, e si era chiuso in camera, uscendo solo per andare al bagno e mangiare.
Hoseok aveva chiamato la scuola, avvisandoli del problema di Heeseung attuale, e loro gli diedero dei giorni per stare a casa, quindi, quando sarebbe ritornato i professori non potevano dirgli qualcosa di poco gradito.

Nel frattempo andavo ogni giorno da Jungkook, ma non mi parlava. Se ne restava sdraiato con la mascherina sempre attacca ad osservare il soffitto mentre gli parlavo.
E cazzo, ogni due giorni lo vedevo sempre più magro.
Avevo iniziato ad avere paura per la sua salute mentale, ne parlai con gli altri ragazzi, e ogni tanto alcuni erano passati da lui, e nulla, lui restava comunque in silenzio.

Rientrai in casa di Hoseok e dopo che mi tolsi la giacca e le scarpe andai da lui in soggiorno.
"rieccomi" dissi piano sedendomi sul divano.
"ha parlato?" chiese Hoseok voltandosi.
"no, niente del genere" dissi sbuffando.
"ha mai avuto crolli del genere?" chiesi poi voltandomi verso Hoseok.
"no che io ricorda. Però si riprenderà fidati, Jungkook è forte nell'animo, riuscirà a combattere" disse sorridente Hoseok, ma quello era finto, si stava solo auto convincendo che fosse così.
"secondo me vuole parlare con Heeseung, se avesse lui al suo fianco sarebbe diverso. Ne sono certo. Vado da lui" dissi alzandomi e andare verso la stanza del ragazzino.

Bussai un paio di volte e finalmente mi rispose.
"che c'è" chiese sbuffando.
"vestiti, ti lascio 10 minuti dobbiamo andare" dissi severamente.
"no io non vengo, è inutile" disse lui puntandosi a non voler uscire.
"Hesseung, andiamo da tuo fratello. Ti lascio 5 minuti e se non mi dai retta racconterò a Beomgyu le tue scenate penose da bambino" dissi ghignando.
"fanculo, arrivo" disse solo.

Tornai da Hoseok e sbuffai sedendomi di fianco a lui.
"l'ho ricattato" dissi.
"hai fatto bene. In sto periodo sto ragazzo sta esagerando, si comporta in una maniera puntigliosa, cosa che non ha mai fatto con Jungkook. Mi manca la sua presenza da rompi cazzo che ha" disse Hoseok sorridendo.
"anche a me manca molto in casa..." dissi solo alzandomi e rimettermi le scarpe con la giacca. 
Presi i caschi e aspettai Heeseung, che non tardò ad arrivare.
"ci vediamo dopo hyung" disse il ragazzo salutando Hoseok.

Non dissi nulla a Heeseung di suo fratello, non gli dissi niente di quello che stava passando. Era qualcosa di troppo forte per un ragazzo di 15 anni, non volevo che si addossasse i problemi, c'ero io con lui, insieme a tutti gli amici stretti di Jungkook.
Mancava ancora una mezz'ora alla chiusura delle visite, potevo avere del tempo sufficiente per far incontrare i due fratelli.

"ecco siamo arrivati. Io non posso entrare, ti aspetto qua" dissi incoraggiandolo ad avanzare.
Lo osservai, era in lacrime. Jungkook, impassibile.
Lasciai Heeseung con Jungkook e andai a cercare il dottore. La situazione stava precipitando, non mi piaceva questo andamento.
Fortunatamente lo trovai nel suo ufficio da solo, e ne approfittai per entrare.
"salve, scusi il disturbo, sono il compagno di Jeon Jungkook..." dissi chinandomi appena.
"oh Jimin, dimmi pure" disse il dottore incitandomi a sedermi.
Chiusi la porta e mi sedetti davanti a lui.
"la salute mentale di Jungkook. In questi giorni avvenire, ho notato in lui un distaccamento emotivo verso tutte le persone a cui lui vuole bene. Compreso anche un calo del peso, è dimagrito. Che sta succedendo" dissi piano.
"non voglio trarre a conclusioni affrettate, ma potrebbe essere la depressione. Purtroppo me ne ero accorto di questo suo sbalzo di cibo, ogni giorno chiedo alle infermiere assegnate a lui, e lui non parla con nessuno, non mangia nemmeno. Mi sembra un vegetale Jimin, lo terrò sotto controllo e gli prescriverò degli antidepressivi" dissi il medico.
Io non dissi nulla. Lo ringraziai e mi alzai per tornare da Jungkook.
Arrivato lì trovai Heeseung seduto fuori che non diceva nulla.