undici

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La serata arrivò al termine e io ragionavo ancora.
Fortunatamente Jungkook era stato tutto il tempo con me in pista.
Infatti quando tornammo dagli altri scoppiarono a ridere alla vista di noi due completamente sudati.
Erano le 4 del mattino e stavamo uscendo dal locale quando Jungkook mi fermò dietro per parlare.
"Min ti fermi da me allora?" chiese incerto
Mi voltai per vedere Taehyung alle prese con Evelin che non aveva intenzione di lasciarlo andare e risi a vederli.
"credo che Taehyung dovrà accompagnare Ev a casa, quindi per me andrebbe bene Kook" dissi sorridendogli
"vado solo ad avvisarlo, tu vai dagli altri che li salutiamo" dissi poi andando verso Taehyung
Il castano mi guardò in modo strano, tant'è che non capii.
"Tae...tutto bene?" chiesi andando davanti a lui
"sisi Jimin" disse grattandosi la nuca a disagio
"io mi fermo a casa di Jungkook a dormire, spero che per te non ci siano problemi" dissi
"nono per me assolutamente, tanto io vado da Evelin, è messa male" disse ridendo
"non è vero" disse lei
"non può guidare in questo stato quindi vado a stare da lei. Ci vediamo domani per pranzo a casa?" chiese poi
"si va bene!" dissi sorridendogli
Lo salutai e andai verso gli altri che si stavano salutando, salutai Jin, Veronica, e Namjoon.
A quanto avevo sentito Hoseok avrebbe accompagnato Yoongi che abitava vicino a casa sua.
Andammo in macchina e Yoongi non mi parlava. Per tutta la serata non mi aveva degnato nemmeno di uno sguardo.
Lo ignorai e appoggiai la testa sulla spalla di Jungkook.
Sentii il più piccolo leggermente teso a quel gesto, era rimasto immobile e aveva irrigidito leggermente la spalla.
"com'è andata la serata? Ho notato che prima avete ballato tutto il tempo" disse Hoseok al volante
"si Hyung, Jimin aveva bevuto leggermente troppo e lo tenevo vicino" disse Jungkook guardando fuori dal finestrino
"che bravo ragazzo" disse Hoseok sorridendo
"voi invece che avete fatto?" chiesi io ai due davanti
"io e Hobi abbiamo parlato, e poi sto scemo è andato a ballare e mi aveva trascinato dentro a forza" disse Yoongi
"oh dai, ora non fare quella faccia Yoongi! Vittima" disse Hoseok guardando Yoongi
"menomale allora" dissi a bassa voce lasciando i due davanti continuare a parlare dei fatti loro.
"kook?" lo richiamai alzando il volto
"dimmi Min" disse lui voltandosi e guardarmi
"tutto bene? ti vedo zitto" dissi a bassa voce in modo che solo lui mi sentisse
"nono va tutto bene, sono solo stanco. Sai qualcuno non mi ha lasciato un attimo" disse ridendo appena
"scusami" dissi ridendo a tornando a mettere la testa sulla sua spalla
Una decina di minuti dopo arrivammo sotto casa di Jungkook, salutammo i due e salimmo su.
Ero stanco, vista l'ora avevo solo voglia di buttarmi nel letto e dormire.
"Min, vieni con me che ti lascio le robe per dormire" disse Jungkook andando verso camera sua
Lo seguii e si mise a cercare nel suo armadio. Poco dopo mi diede un paio di pantaloni di tuta bianca e una maglia a maniche corte nera.
"tieni, il bagno è lì, cambiati, struccati, fai quello che devi fare" disse indicandomi il bagno nella sua stanza.
Annuì e andai in bagno, mi chiusi dentro e guardai il mio riflesso nello specchio.
I capelli si erano ormai asciugati dal sudore e il trucco era ancora stranamente intatto.
Mi cambiai e lasciai la mia roba in un angolo del bagno, presi poi una salvietta e mi struccai. Mi lavai il viso e tornai in camera di Jungkook, si era già cambiato e riordinava qualcosa.
"fatto?" chiese voltandosi
"si" dissi annuendo
"bene dai, io dormo sul divano, tu puoi stare tranquillamente sul mio letto" disse sedendosi sul letto
"sicuro?" chiesi mettendomi vicino a lui
"si non ti preoccupare, poi se succede qualcosa sono in cucina" disse sorridendomi appena
"Kook, si può sapere che hai?" chiesi notando il cambiamento del moro da prima
"è per la cosa di prima" disse lui piano
"dimmi, io ti ascolto" dissi incitandolo a parlare
"domani non partecipo alla gara Min" disse lui
"e perché?" chiesi
"ero andato con Yoongi da Ken per iscrivermi, e quel bastardo non era presente, ma bensì dei suoi uomini del cazzo, e abbiamo fatto a botte" disse lui guardandosi il dorso delle mani
"non è da me fare a botte, l'ho fatto solo per autodifesa, loro no- lascia perdere dai non capiresti" disse poi fermandosi e alzarsi
"Kook, che cosa intendi dire" dissi prendendolo per il braccio
"vedi Jimin? non puoi capire" disse lui
"se non mi spieghi tutto come faccio a capirti" dissi alzando leggermente la voce
Si scansò dalla mia presa e si riguardò il dorso.
"Kook ho capito...anzi ti capisco anche in parte" dissi lentamente "non sei un ragazzo violento, anzi sei anche molto più rispettoso di chiunque altro. So come ci si sente a combattere coi sensi di colpa interni per una cosa che nemmeno hai voluto fare, e soprattutto a combattere contro te stesso" dissi alzandomi e andando verso di lui "ci sono passato io stesso kook, ma solamente in un altra situazione, e tutt'ora cerco di sconfiggere questa cosa dentro di me" continuai facendolo voltare verso di me e accarezzandogli le mani
"davvero tu pensi che io non sia un ragazzo violento?" chiese lui
"affatto Kook, è vero che sei un presuntuoso ed egoista. Ma ora che siamo diventati amici vedo che sei premuroso verso le persone a cui tieni, e le proteggi" dissi
"grazie min...io ho protetto solo te" disse poi abbassando la testa
"in che senso?" chiesi preoccupandomi
"Ken non smette di insistere sulla tua vera identità, e mi ha minacciato. Io gli ho risposto a tono, e si vuole vendicare" disse lentamente "ieri quando ero lì, mi hanno sorpreso, e mi sono difeso facendo davvero del male a qualcuno, fortunatamente con me c'era anche Yoongi, di conseguenza non ho fatto danni irreparabili" disse poi.
Sentii letteralmente crollare il mondo.
Quell'uomo non aveva intenzione di calmarsi, anzi, insisteva.
"ma va tutto bene Min, io sto bene. E anche Yoongi sta bene" disse poi Jungkook sorridendomi "finché ci sono io andrà per il verso giusto questa volta. Ti fidi di me?" chiese
"tu ti fidi di me?" chiesi io a Jungkook
Dallo sguardo che aveva l'ultima volta che glielo chiesi questo era diverso, sembrava meno rigido.
Mi sorrise e annuì.
"menomale...anche io mi fido di te, e anche ciecamente" dissi ricambiando il suo sorriso.
Si rilassò e sciolse le nostre mani.
"bene ora a dormire, che ho sonno" disse aprendo la porta della sua stanza per uscire
"Kook...resti qua?" chiesi a bassa voce prendendolo per la maglia che indossava
"sicuro hyung?" chiese voltandosi
"per favore..." chiesi poi abbassando il tono di voce ancora
Lo vidi annuire e richiudere la porta. Ci stendemmo sul suo letto, io verso il muro e lui verso la porta.
Potevo dire di avere il profumo di Jungkook ovunque adesso. Pensai.
Mi voltai verso di lui che si era messo di lato dandomi le spalle così mi avvicinai a lui e lo abbracciai da dietro tenendogli i fianchi.
"buonanotte Kook" dissi piano chiudendo gli occhi
"buonanotte hyung" disse lui
L'indomani mi svegliai per primo, sentii il braccio di Jungkook attorno al mio fianco, aprii lentamente gli occhi e notai che eravamo faccia a faccia. Sorrisi a vederlo così rilassato e addormentato.
Allungai la mano verso la mensola sopra al letto e presi il mio cellulare, segnava le 12.30. Cazzo.
Chiamai subito Taehyung.
«Tae ti disturbo?» chiesi
«no Jimin, dimmi tutto» disse lui
«non credo di farcela a venire per pranzo» dissi a bassa voce cercando di non svegliare Jungkook
«ti sei svegliato ora?» chiese Tae
«si, e Jungkook ancora dorme» dissi
«è andata bene?» chiese
«mi ha raccontato di ieri Tae...diciamo che è stato un po' complicato quando siamo arrivati» dissi
«sta bene?» chiese preoccupandosi
«credo di sì, ieri sembrava turbato, poi durante la notte si è rimesso un po' ma per il resto penso che stia bene, magari poi quando torno ti dico» dissi
«mh va bene, per stasera come facciamo?» chiese
«vieni Tae, non lasciarmi da solo, anche se non gareggia Kook magari viene anche lui» dissi
«va bene vediamo, ora vado che mamma sta rompendo» disse poi salutandomi e staccare.
Posai io cellulare dov'era prima e accarezzai il braccio di Jungkook.
Poco dopo lo vidi aprire gli occhi e sorridermi.
"buongiorno" disse piano
"buongiorno" dissi ricambiando il sorriso
"che ore sono?" chiese stiracchiandosi
"12.40" dissi
"che palle tra due ore e mezza inizio il turno" disse sospirando e guardando il soffitto
"a che ora finisci?" chiesi
"alle 20.30, fortunatamente non ho la gara" disse voltandosi verso di me
"verresti lo stesso?" chiesi titubante
"perché?" chiese subito dopo
"perché non voglio essere da solo" dissi
"non sei da solo infatti, hai Taehyung, Yoongi, Veronica, Jin e Namjoon. A che cosa ti servo io?" chiese lui ovvio.
"perché io voglio che ci sia tu Jungkook" dissi poi a bassa voce
"va bene, vengo verso la fine però. Se quel bastardo mi vede so che scatterebbe un'altra rissa, e sta volta punto direttamente lui" disse Jungkook alzandosi dal letto, "dai andiamo in cucina che pranziamo" disse porgendomi una mano
La presi e mi fece alzare dal letto.
Gli sorrisi spontaneamente e ricambiò il gesto.
Mangiammo qualcosa di improvvisato davanti alla tv, potevo dire di stare bene in sua compagnia.
Non era nemmeno male come persona in sé. Da come avevamo iniziato dove nessuno si fidava, fino a ritrovarsi nel suo divano a pranzare dopo aver dormito in camera sua . Era tutto troppo diverso e tutto nemmeno dopo una settimana in cui ci eravamo conosciuti.
Sono fermamente convinto che se lo avessi incontrato prima di Ken, mi sarei innamorato di lui. Sebbene fosse stato solo due anni in meno di me.
Jungkook meritava quell'amore che gli era stato tolto dalla madre. Lo sapeva anche lui infondo, glielo potevo leggere negli occhi ogni volta che stavamo da soli.
Lasciai in soggiorno Jungkook e andai in camera sua per potermi cambiare così da farmi accompagnare da lui a casa.
Non ero mai stato il passeggero di qualcuno in moto, per il semplice fatto che non mi fido mai di nessuno. Anche dopo aver avuto l'incidente, mi fidavo di me stesso e basta.
Avevo insistito molto con Jungkook che non c'era bisogno di accompagnarmi fino a casa, potevo tranquillamente aggiustarmi con i mezzi pubblici, ma lui voleva lo stesso accompagnarmi con la scusa che il negozio di Hoseok fosse lì nei dintorni.
Ero consapevole che sarei anche morto dal freddo in moto.
Tornai da Jungkook tutto vestito con la giacca già addosso.
Toccò a lui ad andare a cambiarsi.
Mi sedetti e presi il cellulare notando qualche messaggio che ignorai.
"bene ora ti prendo il secondo casco e dei guanti" disse andando verso lo sgabuzzino.
Lo guardai meglio squadrandolo, potevo ben vedere che avesse un bel fisico.
Ripensandoci meglio, la sera prima, era stato per la maggior parte del tempo con me, di quello ne ero certo. Ma il resto non me lo ricordo molto bene, avevo bevuto molto, non ero poi molto cosciente dopo tutti gli alcolici che mi ero scolato rubandoli anche agli altri.
Sbuffai e presi il casco coi guanti che mi aveva passato Jungkook.
"oh tutto bene?" chiese lui vedendomi perso fra i miei pensieri
"stavo pensando a ieri sera" dissi incrociando le braccia "non ricordo alcuni dettagli" dissi poi
"da che punto?" chiese lui
"da quando sei arrivato in pista, lì ero in botta e non capivo molto, poi quando eravamo usciti fuori alla fine ero più o meno in me" dissi cercando di ricordami qualcosa, ma niente.
"abbiamo ballato...insieme. E basta" disse lui tagliando corto, "ora scendiamo che se no non arrivo più" disse poi mettendosi la giacca
"va bene" dissi lasciando da parte il discorso.
In quel tragitto da casa sua a casa mia era stato silenzioso. Nessuno aveva proferito parola. Non per l'imbarazzo o il disagio.
A Jungkook glielo avevo detto che non ero mai stato portato in moto da qualcun altro, perché non mi fidavo di nessuno.
E nonostante tutto mi ero ritrovato sopra ad una moto non mia, e come passeggero...
La situazione non mi creava disagio, ma bensì stupore.
Non essendomi mai fidato di qualcuno così tanto, com'era possibile che io mi fidassi di lui.
Chi era lui per me.
Un semplice amico, e nient'altro.
L'amore per persone come me non andava bene. Fa solo male alle persone, non aveva alcun senso provare del dolore o farlo provare.
Non dava gioia, ma solo manipolazione.
Io non mi fido di nessuno, se non di una persona...me stesso.
Allora perché ero in moto con lui? Potevo perfettamente insistere per tornare in autobus, però ero lì dietro di lui, a guardare le altre persone camminare per le vie di Seoul, tenendomi stretto al suo fianco perché provavo paura.
Quella dannata sensazione che provavo ogni qualvolta in sua presenza.
Ogni cosa che riguardava lui, io andavo in uno stato di ansia e agitazione.
Perché tutto questo?
Perché proprio io?
Perché mi preoccupavo di lui?
Perché vado sempre da lui?
Perché lui mi sta sempre vicino...
L'ansia che prendeva il sopravvento offuscandomi la vista. Quel senso di chiusura che mi faceva bruciare i polmoni, come se non riuscissi nemmeno a respirare.
Dovevo prendere fiato, dovevo scendere da quella dannata moto, volevo solo scomparire.
Strinsi sempre di più la vita di Jungkook così forte che lui finalmente aveva accostato per voltarsi, e sganciarmi il casco per toglierlo.
Mi tolse il casco e vide il mio volto bagnato dalle mie stesse lacrime.
Non sentivo nemmeno la sua voce mentre mi parlava.
La paura mi aveva inghiottito nel suo limbo infinito, dove io, Park Jimin, non riuscivo ancora nonostante tutto ad uscirne con le mie sole forze.

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