dieci

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Salii in macchina di mia madre, mi guardò con uno sguardo ambiguo come se stesse per dirmi qualcosa.
"mamma, perché quella faccia?" chiesi preoccupandomi
"Jiminie, mio caro, chi è quel ragazzo?" chiese mantenendo lo sguardo verso sulla strada.
"quel ragazzo che ha descritto Tae quella sera...j-jungkook" dissi balbettando il suo nome
"approvato" disse sorridendo "quello si che è un bel ragazzo, proprio come piace a me" disse poi
"mamma!" esclamai diventando rosso
"che c'è! Ti ho solo detto che è un bel tipo!" esclamò lei ridendo per via della mia reazione.
"lo so che è un bel ragazzo! Lo so bene..." dissi abbassando sempre il tono
"ti piace?" chiese tornando seria
"non lo so...ci stiamo conoscendo...è un po' strano con lui" dissi poi
"va bene..." disse lei "però voglio conoscerlo! Devi assolutamente farlo venire a mangiare da noi un giorno" disse poi
"mamma! Smettila!" esclamai tornando rosso per la vergogna
"non ci riesco! I tipi così sono troppo carini mannaggia a loro" disse
"Sembra che ti stia prendendo una cotta" dissi ridendo
"può essere" disse lei ridendo ancora
Finalmente arrivammo a casa, non trovammo Taehyung in salotto a guardare la tv, così andai a controllare in camera sua. Stava ancora beatamente dormendo nonostante fossero le 12.45.
Andai a togliermi la giacca e le scarpe in camera mia e poi tornai da lui in stanza e mi sdraiai nel suo letto.
Era davvero buffo quando dormiva.
Lo abbracciai e chiusi gli occhi rilassandomi.
Al contatto con le mie mani fredde Taehyung si risvegliò leggermente, infatti aprì gli occhi.
"buongiorno dormiglione" dissi a bassa voce ridendo appena
"che ore sono?" chiese spaesato
"le 12.45, sono appena tornato a casa" dissi
"bene allora dormo ancora un po' " disse prendendomi per il fianco ricambiando l'abbraccio, per poi tornare a dormire.
Risi appena a quella scena, mi ricordava molto quando eravamo molto piccoli e dormivamo insieme, solo che la situazione si era ribaltata completamente dato che Taehyung ormai sembrava più grande di me.
Richiusi gli occhi e mi addormentai pure io, stranamente sereno.
Taehyung era questo, sereno, una sorta di benedizione. Anche se nostro padre tentava in qualche modo di dividerci mettendo rivalità, tra me e lui c'era qualcosa di magico che nemmeno lui riusciva a distruggere, come nessun altro.
Io lo avevo sempre protetto, il primo che provava anche solo a fargli qualcosa se la doveva vedere con me, crescendo anche lui aveva preso le mie difese, rendendo il nostro rapporto sempre più forte.
Potrei anche definirlo un porto sicuro per me.
Conoscevo Taehyung più di quanto lo conoscessero gli altri, avevo visto anche le sue parti più nascoste, compresa quella brutta. Non era molto diverso dal mio modo di agire, quando si arrabbiava sul serio era meglio non averlo davanti. Una minima goccia avrebbe fatto traboccare quel vaso pieno di rabbia repressa che riusciva sempre a nascondere con il suo lato buono e scherzoso.
Una volta lo avevo visto davvero incazzato e lo avevo fermato prima che picchiasse a morte un ragazzo. Tutto questo solo perché aveva provato a deridermi davanti a lui.
Frequentando lo stesso istituto alle superiori, quando ancora stavo con Ken ed ero messo davvero male fisicamente, le continue prese per il culo erano ormai normalità. Quella volta Taehyung che stava sentendo tutto si era fatto strada tra la folla e lo aveva picchiato. Talmente tanto che pregavo respirasse ancora.
Da quel giorno nessuno aveva più osato deridermi e fu l'ultima volta che vidi quel Taehyung.
A risvegliarci fu nostra madre che entrò urlando in stanza.

"razza di scansafatiche, alzate quel culo! Che cosa dormite fino alle 14!" urlò
"mamma ancora 5 minuti ti prego" disse Tae lamentandosi
"non se ne parla Kim Taehyung! Alzati! Pure tu Jimin! Se volete uscire stasera dovete assolutamente svegliarvi!" urlò ancora uscendo dalla stanza
"che rottura di coglioni" disse Tae a bassa voce
"non dovevo nemmeno addormentarmi" dissi sbadigliando
"ho una idea, mangiamo, rifaccio il letto e dormiamo in camera tua" disse Taehyung
I miei occhi brillarono a quella idea, non era male per passare il tempo.
"vai ci sto, mettiamo però delle sveglie così che lei non ci svegli più tardi del previsto".
Il castano annuì e si alzò.
Finalmente l'ora del giudizio era arrivato e non sapevo che cosa mettermi per quella serata.
Era la prima per me da quando ero tornato, e ammetto che un po' di ansia l'avevo.
Taehyung si era già vestito, era entrato in camera mia tutto bello tirato.
Indossava una camicia rosso intenso che si abbinava molto alla sua carnagione leggermente scura, dei pantaloni stretti neri, abbinando il tutto ad uno stivaletto. Stava davvero bene.
"jimin a che punto sei?" chiese
"zero" dissi imbarazzato
"ti do una mano dai" disse poi lui chiudendo la porta della camera.
Mettendosi a cercare nel mio armadio aveva ritrovato una camicia bianca semi trasparente, me la passò e aggiunse dei pantaloni stretti neri.
Li provai e mi sentì a disagio con quella camicia.
"tae sei sicuro?" chiesi a bassa voce
"ammettilo che vuoi fare colpo su qualcuno" disse ammiccando un sorriso sfacciato
Arrossii leggermente.
"smettila scemo. Va bene la metto, ora vado a piastrarmi i capelli" dissi prendendo la piastra e andando in bagno.
Taehyung nel frattempo aveva riordinato camera mia, in modo tale che nostra madre non si sarebbe scaldata molto.
Uscii dal bagno tutto sistemato e andai da Taehyung per chiedergli se andasse bene.
"tae va bene così?" chiesi avvicinandomi in modo da vedere anche il leggero trucco che avevo applicato.
"si, non hai abbondato. Approvo" disse lui sorridendomi
Ricambiai il sorriso e mi sedetti di fianco a lui.

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