"andrà tutto bene"
Una frase priva di senso.
Niente andava sempre bene.
Ma nonostante tutto alle persone piaceva dirla, pur di dare una speranza a qualsiasi persona in questione.
Io non riuscivo a trovare quella speranza.
Nonostante continuava a dirmelo Jungkook io non riuscivo a crederci.
Un ennesimo attacco di panico era stato capace di distruggere tutto quello che lui aveva cercato di creare in me, equilibrio.Ero scomparso dopo l'accaduto, non l'avevo più contattato nonostante lui avesse continuato a scrivermi e cercarmi durante le gare.
Gareggiavo ogni volta con un unico obbiettivo, quello di riprendermi il posto che mi era stato tolto.
Al compleanno di Taehyung non mi presentai nemmeno, ero uscito quel pomeriggio ed ero tornato la mattina seguente.
Ero andato nel mio posto sicuro, all'oceano. Nonostante facesse freddo andai lì, l'unico posto che riusciva a capirmi, mi rappresentava.La quiete dell'oceano stava proprio nell'essere sempre tumultuoso, raramente era calmo per molto.
Nei giorno seguenti non andai neanche in accademia, avevo preferito prendermi un periodo di non presenza e studiare a casa.
Non avevo raccontato a nessuno quello che stavo passando, mi ero completamente isolato, volevo stare da solo e combattere i miei demoni da solo, senza il bisogno di qualcuno a sostenermi o incoraggiarmi.
A Natale ero stato con la mia famiglia, avevo sopportato lo sguardo infelice di mia madre ,insieme a quello preoccupato di Taehyung, vedere mio padre buttarmi continuamente merda.
Non avevo provato niente.
Subivo e basta.
A capodanno andai ad Incheol, avevo prenotato una camera d'hotel, e allo scoccare della mezzanotte andai in un locale a bere così tanto che ero finito a letto con qualcuno che nemmeno ricordo.
Mi sembrava esser tornato quello di una volta.Risi nervosamente mangiandomi delle pellicine per scaricare l'ansia.
Dopo un mese e mezzo ero tornato in accademia. Non ero pronto psicologicamente, però ero lì.
Guardai le persone entrare all'interno dell'aula di matematica, erano stupiti nel vedermi non aspettandosi la mia presenza.
Li guardai solamente con indifferenza e guardai ancora attraverso la porta, finché non arrivò lui.
Col suo sguardo basso entrò dalla porta e quando lo alzò ci guardammo di nuovo negli occhi.
Una frazione di secondi durata ben poco, avevo distolto lo sguardo ignorandolo.
Nonostante tutto, io lo facevo per me stesso.
Si sedette due posti più in là rispetto al mio e poggiò le sue robe sul banco, finché non incrociò le braccia e appoggiò la testa.
Sospirò così forte che lo sentii, così mi voltai e lo vidi guardarmi con quegli occhi grandi, cercando di capire che cosa avessi."che cazzo hai da guardarmi?" dissi solo distogliendo lo sguardo.
Il diretto interessato abbassò il cappuccio che aveva, mostrando bene il suo viso, ormai non rosato come prima, ma molto più pallido del solito.
"non rompermi i coglioni Park" disse lui alzando la testa.
"io? quello che guarda sei tu" dissi continuando a non guardarlo.
Mi ignorò e si alzò prendendo le sigarette dalla sua tasca e uscì mandandomi a fanculo.
Sospirai ed entrò il professore.
Jungkook non tornò fino alla fine delle ore di matematica, e quando entrò per riprendersi la sua roba era più rilassato di prima.
Era tornato indifferente alla mia presenza.
Prese lo zaino e la giacca e fece cadere le cuffie dalla sua tasca, le presi e andai da lui bloccandolo per il braccio.
"hai dimenticato le cuffie" dissi dietro le sue spalle.
Lui si voltò e lo guardai di nuovo negli occhi, notandoli leggermente rossi e stanchi, captai bene l'odore che portava con sé.
Era erba.
Si riprese le cuffie ed uscii dall'aula non proferendo parola.
Lo seguii lentamente non volendo lasciarlo da solo. Ero incazzato per vari motivi, però avevo come il sesto senso che mi diceva di stare lì.
Jungkook uscì dall'accademia e andò verso la sua moto, voleva andare in moto in quello stato.
Corsi verso di lui e mi misi davanti.
"togliti" disse spostandosi
"no, tu in questo stato non vai da nessuna parte" dissi solo bloccandolo
"ah ma quindi ti importa?" dissi sogghignando, "togliti dal cazzo Park" disse ancora
"Jungkook che ti prende!" dissi spingendolo facendolo allontanare, "porca puttana! Che cazzo stai facendo! Ma ti sembra il momento di andare in moto da fatto? Razza di coglione!" dissi ancora spingendolo di nuovo
"oh lasciami stare! Lo hai fatto per due mesi del cazzo no Park? Continua! Sbattitene il cazzo di me e degli altri! Pensa solo a te stesso! Vai a fanculo!" mi disse prendendo il cellulare per chiamare qualcuno.

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vertigini//jikook
Fanfiction𝑝𝑗𝑚//𝑗𝑗𝑘 Le vite di due ragazzi si scontrano, i due non hanno niente in comune tranne la passione per le moto e il loro unico obiettivo: sconfiggere i demoni del passato che tormentano il loro presente. 14/01/2023- in corso ⚠︎non shippi non l...