XXXIV

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<<Allora? Com'è andata? >> domandai emozionata ancora distesa al letto.
Ero da sola, Neymar e Selene erano andati a comprare un gioco appena uscito per la piccola, che lei desiderava dalla prima volta che lo ha visto, quindi... Perchè non accontentarla?
<<Penso bene.. >> rispose, non mi convinceva affatto.
Samantha finalmente era riuscita a parlare con Kylian il giorno stesso, spero solo che la cosa non l'abbia ferita particolarmente perché sennò resterebbe a terra per tanto tempo: uno dei grandi difetti di Samantha, non pensa ad andare avanti, ma cerca di capire il problema di quella situazione... E fa molto male perchè potresti ad arrivare a conclusioni decisamente lontane dalla realtà e ti impediscono di vivere la tua vita al meglio.
<<Pensi? >> chiesi confusa
<<Lui ha detto che vuole tenerlo.. >>
<<Non é una bella cosa? >> domandai ancora con la stessa reazione.
Sapevo benissimo che sotto c'era qualcosa, più che altro un ostacolo che blocca la sua vita. Mettere i bastoni fra le ruote a Samantha è la cosa più semplice al mondo.
Rinuncia subito alle cose, al primo sbaglio che fa abbandona tutto.
Non ha quel pensiero che le dica di continuare, di riprovarci, magari ci riusciva...
Non rinunciate ai vostri sogni, potreste farlo un'ora prima del successo.
Questa frase me la ripeteva mio nonno ogni volta prima di andare a letto, io dormivo col pensiero di quella frase in testa.
All'epoca ero bambina e non capivo il vero significato del termine "successo", quindi mi immaginavo tanti soldi e tutti i negozi dei giochi ... Insomma tipico per una bimba di otto anni.
<<Si, ma ha detto che ama la sua ragazza... Quindi sarà una cosa separata>> ecco la goccia che fece traboccare il vaso: lui non ama la sua nuova ragazza, lui ama te, .
<<Ma ti svegli? >> domandai infastidita dalla sua ignoranza, solo lei in otto miliardi di persone non capisce ancora questa cosa
<<Cosa vuoi dire? >> chiese di rimando non capendo a cosa mi riferivo, amo con tutto il mio cuore mia sorella... Per carità. Ma è troppo stupida
<<Cavolo! Ma allora tu sei proprio scema! >>
<<Si vede da un kilometro che lui vuole te e non lei! Dal modo in cui ti guarda, come ti tratta, come ti
parla.. >> feci una leggera pausa, perdevo la pazienza in casi come questi: cioè quando la cosa è ovvia e quella determinata persona non vuole capire.
<<Ma evidentemente tu sei troppo stupida per capirlo! >>
<<Scarlett, sinceramente non mi interessa. Io sto qui, se lui vuole bene: e me lo deve dire direttamente, non con gli sguardi, perchè non servano a una merda quelli! >> era proprio arrabbiata...
<<In caso contrario, troverò qualcun'altro che mi ami per come sono. >>
<<Ora vedi di scusarmi , ma devo andare, ci si vede. >> attaccò la chiamata senza neanche lasciarmi il tempo di rispondere.
Lanciai il telefono da qualche parte sul letto e portai le mani sulla faccia.
<<Merda! La prossima volta devo farmi gli affari miei>> dissi a me stessa...
Tanto finisce sempre così: vuoi fare un buon gesto, la gente te lo legge in negativo... Qualsiasi cosa tu cerchi di fare nel bene e nel male.
Mi alzai dalla mia posizione e poggiai i miei piedi sul pavimento.
Girai tutta casa senza neanche seguire una meta precisa:
Passai tra la cucina, piscina interna, palestra, la cameretta dei giochi di Sel, i bagni, la terrazza, il salotto la cucina... Infine il giardino, il verde giardino.
L'erba era umida a causa del mal tempo di tutte le settimane a Parigi.
Ma nonostante questa brutta caratteristica, continua a brillare nel suo modo.
Non capisco cosa sbaglio! Cosa posso fare per aiutare una persona senza che quest'ultima si arrabbi? N-i-e-n-t-e.
In questa generazione ho imparato che ognuno deve pensare a se stesso. Sennò non vai avanti né tu né gli altri.
Ma io non consideravo le mie sorelle persone normali, le considero una parte di me...
Ma vedo che devo fare la stessa cosa anche con loro, dato le loro reazioni.
Entrai dentro casa e l'aria calda colpí pienamente il mio viso e il corpo. Mi buttai a peso mortl sul divano in mezzo ai miei pensieri, non accorgendomi neanche che fosse entrato qualcuno.

non dimentico, neymar jrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora