XXXXIV

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Suonai al citofono diverse volte, magari erano troppo prese dall'emozione?
Trovare una soluzione a tutto non è sempre facile, alcune volte non hanno neanche senso. Quindi meglio farsi gli affari propri.
Finalmente, dopo un paio di minuti, vidi il cancello aprirsi, permettendoci di superare il perimetro della grande villa di Savannah.
<<Cavolo! Due anni per aprire un cancello?
Fuori si gela! >> mi lamentai poggiando sui suoi due piedi a terra Selene.
<<Scusaci! Ma non avevamo sentito il campanello>> si scusò togliendomi la giacca per segno di perdono
<<E poi oggi i dipendenti della villa non lavorano, gli ho dato il giorno libero>> continuò dando un bacino alla piccola.
Mi fece segno di seguirla verso il salotto, dove vi erano riunite tutte le sisters Vera, senza figli.
<<Zia! >> urlò una delle nipoti,figlia della padrona di casa.
<<Kristall, amore ciao! >> mi abbassai alla sua altezza lasciandole un bacio sulla fronte.
<<Ciao Sel! >> si girò verso di lei
<<Ciao Kri>> rispose avvicinandosi per avvolgerla in un abbraccio
<<Oggi siamo solo io te, quelli stupidi di mio fratello e mia sorella non ci sono! >> disse insultando alle spalle dei suoi fratelli maggiori.
<<Kristall! >> la rimproverò sua madre trattenendosi dal ridere.
<<Va bene, scusa! Dai andiamo>> rispose prima di salire le scale conducendola nella sua cameretta.
<<Tu resti nel tappeto? >> mi prese in giro la mia dolce e amata sorella, Samantha.
<<Ha-ha-ha>> alzai gli occhi al cielo sedendomi accanto a loro.
Samantha era ormai a un mese e mezzo, quasi due.
Il tempo passa veramente in fretta, non ti accorgi neanche che ore sono che già è tarda notte.
<<Allora, di che parlavate? Dato che 8 orecchie non hanno sentito il campanello, di sicuro una cosa molto importante>> aprii il discorso per prima.
<<Samantha tra poco con il pancione, non è il suo stile>> la prese in giro Sadie mentre sorseggiava della bollente cioccolata calda, accompagnata da una rigorosa panna montata sulla superficie.
Intanto Savannah ne aveva poggiato anche una di fronte a me.
<<Alla fine ci hai parlato? >> chiesi addentando un biscotto.
<<Si,le cose sono migliorate ma non del tutto>> sorrise, vederla sorridere faceva felice anche me, Samantha e il suo sorriso ti rallegravano la giornata, nel bene o nel male.
<<Grande! >> battemmo il cinque.
Adesso si doveva parlare del grande argomento.
<<Come a Vegas per tutta la stagione? Non è un po' noioso? >> domandai appena sentii la conferma.
<<Lo dico anche io>> mi appoggiò Sophia, io e lei non avevamo un bellissimo rapporto, più che altro era più legata a Samantha.
Ma le nostre idee sono sempre uguali o comunque concordate.
<<Già.. >> sussurrò spensierata.
<<Allora facciamo due puntate? >> continuò prendendo il telefono.
Era Savannah la responsabile delle Vera, precisamente della serie. Essendo la più grande, fin da piccola aveva aiutato mamma e papà a realizzare tutto questo.
Poi sono arrivate Sadie e Sophia e dopo di ché i soldi erano aumentati all'impazzata,quindi la nostra nascita era fortuna, la mia e quella di Sam.
<<Il tuo ragazzo ti lascia andare? >> mi prese in giro Samantha.
<<Non farti mancare di rispetto anche da incinta, mi sto intrattenendo prima di insultarti pesantemente>> risposi con un tono divertito nascosto.
<<Comunque, mi sono dimenticata di dirvi chi avevo visto al bar>> dissi ricordandomi della persona che aveva appoggiato la sua mano nella mia spalla.
<<OMG, vai! >> esclamò eccitata una di loro.
<<James>> risposi secca lasciandole con occhi sgranati e bocca spalancata.
James era il mio ex, uno dei primi.
Dopo la nostra rottura nessuno voleva vedere nessuno, così perdemmo contatto completamente: in pratica, successe una cosa poco piacevole.
Sapete, la maggior parte delle storie terminano a causa di una cosa: gelosia, ma non quella che si prova normalmente,  quella eccessiva
Dove c'è mancanza di fiducia verso il tuo partner e se la scampa con:
"mi fido di te, e degli altri che non mi fido"
Cagata, enorme cavolata. Se tu ti fidi di me, quello già è un passo avanti, avendo la tua fiducia non oserei mai tradirla.
In ogni caso, lui era troppo geloso: non mi lasciava mai uscire da sola con le mie amiche di sera, non mi lasciava parlare con qualsiasi essere vivente di sesso maschile (oltre a lui), non mi lasciava mettere vestiti (solo jeans e tuta, neanche i leggins) addirittura non mi dava il permesso di partire da nessuna parte, perfino per le registrazioni delle puntate.
Ero sottomessa, mi sentivo sottomessa.
Aveva ancora la mentalità del medioevo, a volte lo affermava pure senza pensarci due volte: "tu sei una donna, io un uomo... Vedi tu che ti conviene fare"
Io invece restavo lì impalata in cerca di capire se quello che stavo sentendo era vero o frutto della mia immaginazione.
C'era troppa ignoranza in lui, lui era direttamente ignorante.
Non riuscivo a fare nulla di nascosto dato il mio cuore troppo pulito, e anche perchè era la mia terza relazione in tutta la mia vita (senza contare quelle dell'asilo, sennò sarebbe stata la decima).
Ma poi ovviamente, cedevo anche io.
Tutto quello pensavo glielo avevo rinfacciato. Non ne avevo parlato di questa cosa all'inizio perchè ero convinta che fosse solo un semplice... Sbalzo d'umore?
Alla fine però ho svuotato il sacco, in tutti sensi, sia alle mie sorelle che a lui (in modo negativo).
Ho augurato che nessuna ragazza stesse con lui finché non si aprisse mentalmente, le mie preghiere sono servite.
Oggi mi ha raccontato che stava per sposarsi, che era la ragazza dopo di me...
Rimase single fino a qualche anno fa, dopo la mia rottura.
Aveva capito il suo errore, avevamo capito pure che non eravamo fatti l'un per l'altro: lui era un tipo troppo tranquillo io invece l'esatto contrario.
Però sono molto felice per lui, che abbia trovato la sua vera strada..
Come me.

non dimentico, neymar jrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora