XXIII

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Eravamo a casa da soli, solamente io e lui, che non facevamo altro che desiderarci
<<Sarà la nostra prima volta dopo due anni e mezzo>> puntalizzò visibilmente eccitato, "con tutte le ragazze che ti sei fatto..." pensai tra me, non posso negare il fatto che anche io mi sono divertita con alcuni ragazzi durante la nostra rottura, ma ogni volta mi veniva in mente la sua immagine.
<<Grazie mille, senza il tuo aiuto non ci sarei mai arrivata>> risposi ironicamente,
<<Sii seria per una volta, volte come queste però>> fece l'occhiolino, alzai lentamente gli occhi al cielo mentre sul mio viso si formò uno strano sorrisetto
<<Ma se tipo io ti lasciassi qui con le tue voglie? >> domandai provocandolo mentre mi avvicinavo a lui, che appena lo raggiunsi le sue labbra si attaccarano al mio collo
<<Mi sá proprio che hai sbagliato persona>> disse tra un bacio all'altro, inclinai la testa leggermente di lato, mentre lui si godeva il mio collo, che ormai chiedeva pietà
<<Smettila! >> risi di gusto spostando le mie mani sui suoi pettorali, fissai i suoi addominali a lungo, merda non riuscivo più a trattenermi
<<Non vuoi divertiti? >> sussurrò provocandomi la pella d'oca su tutto il corpo, mi morsi sensualmente il labbro inferiore
<<Fammici pensare... >> usai il suo stesso tono mentre mi mordeva l'orecchio, sentivo il suo respiro aumentare sempre di più.
<<Pensare a una cosa a cui sappiamo entrambi la risposta? >> chiese con convinzione, mi guardò attentamente mentre ero presa a sfiorare i suoi tatuaggi,
<<Allora se sai la risposta, perchè me lo chiedi? >> sentii la sua risata in tutta la stanza, ritornò serio e mi toccò la schiena avvicinandomi più a lui
<<Pensavo fosse rispettoso, ma se proprio insisti, farò di testa mia>> disse buttandomi delicatamente su letto, mi sfilò il top blu elettrico e i Jeans di Valentino, lasciandomi in intimo di Victoria's Secret
<< Bella scelta il rosso, mi piace>> commentò guardando attentamente ogni centimetro del mio corpo leccandosi le labbra impaziente
Mi sganciò il reggiseno buttandolo da qualche parte della stanza,
<<Sbaglio o queste sono cresciute dall'ultima volta che le ho viste? >> chiese più a se stesso mentre le fissava per poi fiondarci dentro, morendo i capezzoli in modo violento
si fermò e scattò in piedi
<<Ehi ma che fai? >> chiesi guardandolo male, mi tranquilizzai appena lo vidi abbassare le tapparelle con un pulsante e raggiungermi
<<Non interrompo mai i lavori che inizio>> mi prese in giro ritornando sul mio seno, che ormai si indurí a causa dell'eccitazione.
<<Rilassati>> sussurrò vedendomi imbassibile senza capire cosa fare, la sua voce mi dava una sicurezza assoluta, che nessuno mi aveva mai fatto sentire così.
Abbassò lo sguardo sui miei slip e filandomeli giù , ormai erano già umidi
<<Piccola, sei bagnata>> rise allargandomi le gambe , tirai la testa indietro piacevolmente, mentre lui leccava quella parte, finendo poi per succhiarmela.
Trattenni un gemito
<<Ho detto che devi rilassarti>> era molto più sensuale le quando usava il tono duro, soprattutto in queste situazioni così spinte
<<Scusa.. >> risposi in modo innocente sbattendo più volte le ciglie,
<<Non scusarti piccola.. >> sussurrò spogliandosi completamente, infilò il suo membro all'interno della mia vagina, e io iniziavo già ad ansimare profondamente
<<Più veloce? >> chiese aspettando il mio consenso, annuii velocemente e procedette ad aumentare la velocità.
Capovolsi la situazione e mi misi a cavalcioni su di lui, premendo sulla sua intimità,
lasciai umidi baci sul suo collo tatuato
<<Non avevo ancora finito, ma te lo concedo>> scherzò lasciandomi fare ciò che volevo, mi abbassai all'altezza del suo pene e me lo infilai tutto in bocca.
Capii che gli piaceva, dato che cercava di trattenersi prima di riprendere di nuovo il ruolo principale
<<Brava piccola. >> disse appena il suo liquido scivolava giù per la mia gola
<<Sei molto più brava di prima, hai fatto allenamento? >> cercò di nascondere il tono infastidito con una risata, ma lo conoscevo fin troppo bene
<<Aspettavo solamente te>> risposi andando accanto a lui, mi girai sul fianco destro per riuscire a
guardarlo.
Eravamo nudi, distesi sul letto uno di fronte all'altro, nessun osava fiatare, comunicavamo tramite gli sguardi,girava amore per la stanza
Accarezzai lentamente il suo fisico, leggendo tutti i suoi nuovi tatuaggi scritti in portoghese, lingua che lui mi insegnò prima di portarmi qui per la prima volta.
<<Te ne ho dedicato uno>> mi informò vedendomi presa dal leggerli tutti
<<Domani allora scriverò il tuo nome sul culo>> scherzai ridacchiando, l'avrei fatto sicuramente
<<Sarà letteralmente di mia proprietà allora, in tutti i sensi >> disse stringendolo fortemente, incrociai il suo sguardo con il mio
<<Ti amo>> sussurrai spontaneamente, sorrise a sentirmelo dire
<<Ti amo anche io>> rispose unendo le nostre labbra in un caloroso bacio profondo.
Cosa potrei desiderare di meglio?

non dimentico, neymar jrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora