XXXIX

448 17 0
                                    


Suonai al grande cancello della villa, dato che ho lasciato le chiavi.
Dopo un paio di suonate, finalmente il portone iniziò ad aprirsi permettendo di entrare nel perimetro della casa.
Arrivai di fronte alla porta di ingresso che si aprí ancora prima di bussare o suonare.
<<Vedo che hai iniziato a precedermi>> scherzai entrando dentro, l'aria era calda... Sembrava stare morire di caldo a differenza di fuori.
<<Come sono andate le cose? >> domandò stampando un bacio nelle mie gelide carnose labbra
<<Abbiamo parlato un minuto fa al telefono. >> gli ricordai sedendomi delicatamemte sul divano per poi guardarmi intorno
<<Selene? >> domandai non vedendola
<<A giocare di sopra>> rispose posizionandosi accanto a me
<<Vado a cambiarmi e poi parliamo, d'accordo? >> mi voltai verso di lui attendendo una sua risposta, si limitò ad annuire senza neanche degnarmi di uno sguardo, ma che hanno tutti oggi?
Lasciai perdere tutti i pensieri strani che stavano iniziando a dare forma e salii al paino di sopra ancora sbalordita.
Presi una maglietta larga nera e lungo che mi arrivava sotto il sedere con la scritta rosa neon sopra "you can do anything"
Era a maniche corte che arrivavano poco più sopra dei gomiti essendo che la temperatura non sia chissà che caldo.
Appena ho fatto ciò, mi sedetti a gambe incrociate di fronte a un grande specchio a fissarmi a lungo, cosa facevo di male?
Il mio sguardo si posizionò sui miei occhi castani chiari che iniziavano ad umidirsi, sentii la plrta della cabina armadio aprirsi lentamente, mi asciugai velocemente la lacrima che stava quasi per scivolare e mi girai verso la figura alla porta.
<<Mami? >> mi richiamò, sulle mi labbra comparve un sorriso, un sorriso sincero...
<<Amore,vieni>> sussurrai allungando il braccio sinistro.
Si avvicinò e si sedette sulle gambe.
<<Mami, perché piangi? >> domandò toccandomi gli occhi,
<<Non sto piangendo amore, devo solo togliermi il trucco, vieni con me? >> chiesi cambiando argomento, non volevo apparire debole di fronte a lei, capita che mi veda proprio disperata ma almeno con me c'era accanto qualcuno mentre in questo momento no.
Mi alzai verso il bagno che vi era dentro la cabina armadio e presi lo struccante.
<<Mami tu sei molto bella...>> affermò nell'incavo del mio collo.
Sentivo il mio cuore sciogliersi, di fronte a queste belle parole, per di più dette da tua figlia.
<<Anche tu amore>> posai le mie labbra sulle sue già umide.
Finii di fare ciò che stavo facendo e posai tutto al suo posto.
<<Finito! >> esclamai uscendo dal bagno.
Misi in ordine le scarpe che avevo buttato da qualche parte mezz'ora fa e uscii definitivamente da quella stanza piena di abbigliamento.
<<Ora andiamo a fare il latte>> questa cosa era ormai di routine ogni sera prima di andare a letto, questa cosa mi soddisfa molto essendo che non mangia niente di salutare.
<<Certo amore. >> risposi ridendo scendendo con cautela le scale per evitare di schiantarmi contro il pavimento con Selene in braccio.
Lo trovai lì seduto tentato di fissare lo schermo del telefono, appena sentí i passi si voltò nella nostra direzione.
<<Papi! >> urlò scendendo dalla mia presa, lui in risposta sorrise e la prese in braccio sussurrandole qualcosa nell'orecchio e lasciandole dei calorosi baci su tutto il viso
<<Dai amore andiamo. >> dissi riferendomi alla piccola.
Si girò verso di me guardandomi confuso mentre Selene veniva verso di me alzando le braccia per farsi sollevare da terra.
Gli lanciai un ultimo sguardo e mi diressi verso la cucina per preparare il suo latte.
<<Voglio i biscotti nuovi>> disse rifiutando gli altri e le avevo messo.
Tirai fuori la nuova confezione di Oreo alla fragola e ne misi un paio nello stesso piattino.
<<Grazie>> continuò facendo le labbra a papera per darmi un bacio, risi per quell'azione e mi avvicinai a lei accontentandola.
<<Amore, vado a prendere le ciabatte che ho lasciato in salotto e vengo>> avvertii accarezzandole i capelli, annuí più volte e continuò ad inzuppare il biscotto nel latte.
Ritornai in salotto cercando le mie pantofole dato che i miei piedi si stavano congelando.
<<Che hai? >> domandò dolcemente avanzando verso di me, rimasi impassibile.
<<Niente, perchè? >> risposi incrociando le braccia infastidita
<<Scusa.. >> sussurrò mettendo le sue grandi mani intorno ai miei fianchi
<<Per cosa? >> chiesi confusa, alcune volte mi da fastidio il fatto che ricevo poche attenzioni ma sto imparando a togliermi questo vizio.
<<Per prima, di averti risposto con indifferenza>> continuò.
<<Ti amo.>> soffiò sul mio viso

non dimentico, neymar jrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora