- Lucifer -
Le persone dicono che nessuno è perfetto, beh per me sono tutte stronzate, perché la ragazza di fronte a me era l'emblema della perfezione. Non doveva neanche provare a fare colpo, era affascinante di natura, era una delizia per gli occhi. Delilah era meravigliosa senza fare alcuno sforzo ed anche in quel momento non c'era l'eccezione al mio pensiero.
Non avevo idea di come avrei fatto a rimanere lucido per tutta la serata quando lei era così bella.
Il vestitino corto che indossava metteva in risalto tutte le curve del suo corpo, accentuando la sua figura a clessidra. La scollatura era profonda e metteva in mostra il suo seno. Gli arrivava a metà coscia mettendo in risalto le sue gambe toniche ed abbronzate. Non si era truccata molto, il che era un bene dal momento che non ne aveva bisogno ed i suoi capelli erano acconciati elegantemente.
Doveva ancora alzare lo sguardo verso di me, la sua timidezza aveva ripreso il sopravvento. I suoi occhi rimasero fissi sul pavimento mentre si leccava le labbra carnose, facendole scintillare ancora di più, in una tacita preghiera di assaporarle.
Come avevo già detto:
Fottutamente perfetta.
"Sei bellissima, amore," sussurrai incantato con un piccolo sorriso sulle labbra mentre la vedevo arrossire al complimento.
"Sei bellissimo anche tu! O dovrei forse dire affascinante? N-non so, è strano definire un uomo bellissimo? Non penso che dovrebbe-"
La interruppi, stringendola gentilmente contro di me, prendendole il volto e facendo scontrare le nostre labbra. Le sue morbide labbra contro le mie mi fecero tornare in mente ciò che avevamo condiviso prima, facendomelo venire immediatamente duro, di nuovo.
Non potevo evitarlo e neanche lei da come sospirava contro le mie labbra, dei mugolii di piacere fuoriuscivano dalla sua bocca mentre le succhiavo il labbro inferiore per infilare poi la lingua in bocca.
Sapendo che se non mi fossi fermato non saremmo mai andati da nessuna parte, mi allontanai, ancora riluttante.
Lei mi guardò con i suoi soliti enormi ed innocenti occhi da cerbiatta.
Fanculo, quegli occhi.
Quegli occhi innocenti mi scatenavano delle fantasie davvero sporche.
"Hai del lucidalabbra addosso," ridacchiò, avvicinando il pollice al mio labbro per togliermelo.
Scherzosamente le leccai il dito, mantenendo il contatto visivo con lei e facendola ansimare ed arrossire ancora più di prima.
Presi la sua mano nella mia, ridacchiando per il suo rossore.
"Fai una giravolta per me, bambolina."
Sorrise, alzando gli occhi al cielo e facendo ciò che le avevo chiesto.
"Sei davvero scemo," scherzò, dandomi un bacio sul petto coperto dalla maglietta.
"Solo con te."
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Aver ottenuto da Dante il permesso di portare sua figlia fuori per un appuntamento era stato più difficile di quando pensassi e anche dopo essere stato seduto per 15 minuti con lui, mi aveva imposto un milione di regole che dovetti imprimermi nella mente.
Stare con lei per tutto il tempo.
Non fare sesso.
Portarla a casa per le 22:00.
Tenere la pistola con me.
Non permettere a nessuno di avvicinarsi a lei.
E potrei andare avanti all'infinito.
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La mia guardia del corpo
RomanceQuesta versione, è la traduzione di "Mr. Bodyguard" scritta da Wxnterwxlf. "Luci volevo -" " Non chiamarmi così, cazzo," la interruppe Lucifer con voce monotona, mentre fissava intensamente il pavimento in marmo sotto di sé. "Ti dona!" Si difese Dio...