- Dior -
Era passato qualche giorno da quanto era accaduto l'episodio di Sandy ed io ero rimasta piuttosto scossa quando Lucifer me l'aveva detto, quindi avevo deciso di fare i compiti da casa, ancora troppo spaventata per affrontarla.
Quando sarei stata pronta ad affrontarla?
Probabilmente mai.
Ma quando l'avrei fatto, l'avrei trattata come quella parola che inizia per s-, proprio come aveva detto Lucifer.
Non ero sicura di quando l'avrei fatto, ma ero sicura che sarebbe accaduto prima o poi.
Il papà mi aveva detto che sarebbe tornato a casa oggi o domani, ma si era rifiutato di aggiornarmi sulla situazione di mia madre, come faceva sempre. Mi teneva sempre all'oscuro quando centrava il suo lavoro.
Era il suo modo per tenermi fuori dal male.
"Delilah, vuoi-"
"Shh! Sto cercando di concentrarmi Luci!" Lo ripresi con tono duro, mentre ascoltavo la lezione online.
Mi guardò con un sopracciglio sollevato, come se mi stesse sfidando a ripetere ciò che avevo detto.
"Scusa. Continua per favore!" Mi corressi e gli angoli della sua bocca si sollevarono in un piccolo sorriso.
"Volevo chiederti se volevi uscire a mangiare un gelato."
"Davvero?! Certo-"
"Ma siccome mi hai zittito in quel modo, non ne sono più così sicuro."
"Oh," espirai, arrabbiata con me stessa per essermi rivolta a lui in un modo così maleducato. "Mi sono già scusata!" Mi difesi.
"Mm, l'hai fatto."
"Quindi..."
"Quindi lascerò che tu ti concentra sui tuoi studi, ciao Dior."
Chiuse la porta, lasciandomi in camera da sola, il computer era ancora aperto e la lezione era ancora in corso.
"Aspetta!"
Urlai.
"Cosa?"
Rispose, quando era già oltre alla porta.
"P-puoi lasciare la porta un po' aperta?"
Dopo un breve momento di silenzio, la aprì.
"Grazie," non mi ero dimenticata le buone maniera questa volta.
Lui annuì bruscamente, entrando nella stanza e sedendosi sul bordo del letto, dove avevamo dormito nei giorni precedente.
Flashback (Seconda notte all'appartamento di Lucifer)
"Sei pronta per andare a letto?"
"Sì."
Delilah rispose dopo essersi asciugata la faccia ed uscendo dal bagno.
"Okay, buonanotte."
Lucifer camminò in direzione della porta.
Sarei rimasta da sola? Si domandò lei.
"Dove stai andando?" Le chiese, leggermente preoccupata.
Lui la guardò confuso.
"Sul divano?"
"Oh."
"Ci sono problemi?"
"N-no, pensavo che avresti dormito qui."
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La mia guardia del corpo
Storie d'amoreQuesta versione, è la traduzione di "Mr. Bodyguard" scritta da Wxnterwxlf. "Luci volevo -" " Non chiamarmi così, cazzo," la interruppe Lucifer con voce monotona, mentre fissava intensamente il pavimento in marmo sotto di sé. "Ti dona!" Si difese Dio...