Liam
Mi sento uno stronzo per come ho trattato Ellen ieri. Ma la verità e che lo vedo. Vedo quello che succede fra di noi quando ci vediamo. E farò di tutto pur di evitarlo. Pur di tenerla lontana dalla mia voragine senza fine.
Cammino per il vicolo buio. Le mie scarpe sfregano contro l'asfalto umido mentre vado in cerca di Jared.
Le mani nelle tasche della mia felpa nera mantengono una bella patta di soldi da dare a quel coglione.
Jared lavora per Tyler. Io e i miei amici andiamo sempre da lui per evitare i problemi grossi con Tyler.
Appena sbuca alla fine del vicolo si avvicina a me con un sorrisetto inquietante.
«Li hai, Davis?», chiede con voce profonda abbassandosi il cappuccio della felpa.
Annuisco e gli porgo i duecento dollari che David aveva in debito con lui.
«Cos'è? David aveva paura?», ridacchia.
Inizio a sospirare. Vuole portare avanti la conversazione e non andrà a finire bene. Mi minaccerà di sicuro.
«Mancano ancora un bel po' di dollari...lo sa il tuo amico, vero?», alza il capo dopo aver finito di contare i soldi.
«Si.» Affermo mostrandomi tranquillo. È alto quanto me e siamo faccia a faccia.
«Mh...perché dovresti dire a David che tua sorella e le sue amiche sono davvero carine, soprattutto quella mora», sorride sghembo.
Sta parlando di Ellen. Sento il mio corpo andare a fuoco e reprimere la voglia di dargli un pugno. Perché peggiorerei solo le cose.
«Ho visto come ci tieni a lei, siete molto vicini ultimamente.» Continua.
Ingoio il groppo che ho in gola e poi lui mi saluta. Svolta l'angolo e va via.
Vuole Ellen. E se la prenderà se non porto i soldi al più presto. È un'avvertimento.
Sospiro nervoso e vado verso la mia moto, parcheggiata non molto lontana da qui.
Cazzo. E se parlasse di Ellen a Tyler?
Odio doverla mandare via e incazzarmi a volte per farle capire che tra me e lei non c'è niente. Io non voglio metterla in pericolo.
Mi viene in mente il suo sguardo. Quando i suoi occhi si impossessano dei miei senza ritegno e mi fa provare quella strana sensazione allo stomaco che vorrei tanto non sentire. Sarebbe tutto più facile, la terrei lontana senza poi pentirmene. Perché quella fottuta sensazione mi piace. Mi piace da matti.
Mi infilo il casco nero e metto in moto per poi partire.
***
Appena arrivo al campus, pur essendo notte, trovo Ellen, Tessa, Charlene, Aaron e David seduti al tavolo. Aaron ha il cellulare con la torcia accesa e stanno ridendo cercando di restare sottovoce.
Mi avvicino a loro con passo felpato e appena arrivo mi siedo accanto ad Aaron. In pratica di fronte ai miei occhi preferiti.
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Try To Love Me
Storie d'amoreUna parola, cinque lettere: 𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒. Per molti è il nome della persona che si ama, per altri è solo una semplice, misera, insignificante parola. Ellen Moore, lo ha letto solo nei libri, in tutti i diciotto anni della sua vita non lo ha mai provat...