21 - 'Cause that's what happens when you fall in love

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Magari il problema sono io, insomma, lui mi prende e mi lascia. Ci sarà qualche movente, no? Certo, è un casanova di prima categoria e nessuna ragazza può sfuggirgli, compresa me. Non mi sarei mai dovuta lasciare andare, non dico di pentirmene, perché alla fine ho diciotto anni e prima o poi sarebbe arrivato questo giorno. In quel momento sentivo di doverlo fare con lui, perciò non ho nessun rimorso. Però ho paura che lui l'abbia fatto solo per divertimento.

«Sicura di star bene, Ellen?» Domanda Tessa con il suo solito tono interrogativo.

Vorrei dire di sì, ma mentirei, perciò mi limito solo a non rispondere e fare l'indifferente.

«Hai una brutta cera.» Le dà ragione Char, stringendo i suoi libri tra le braccia.

Le guardo in volto tutte e due e annuisco, così mi lasceranno semplicemente libera di rifugiare la mente tra i miei pensieri.

Per non mancare, sono tornate anche Carly e Katherine, le due ragazze che vanno a letto con Liam ed io provo una forte angoscia e un'enorme gelosia nei loro confronti. Hanno le curve al posto giusto, Kat ha i capelli biondi e Carly delle bellissime labbra. Insomma, non che io stia cercando di dire che faccio schifo, ma comprendo Liam se tornerà da loro questi giorni.

Appena arrivo davanti alla porta della stanza, in mancanza di Tessa e Char, dato che sono andate da Aaron e David durante il tragitto, sento l'ansia di aprire la porta e una parte di me spera che lui ci sia dall'altro lato con tutta l'anima, mentre l'altra non vorrebbe vederlo e se dovesse farlo vorrebbe picchiarlo fino a farlo star male.

Quando apro, non me lo ritrovo di fronte. Ammetto a me stessa di essere delusa da ciò e mi spoglio andando sotto la doccia per liberarmi da tutte le mie paranoie.

Apro il getto caldo e lascio le gocce ardenti scorrere indisturbate sulla mia pelle, mentre il pensiero di Liam con me dentro la doccia prende possesso della mia mente.

Sento le sue mani su di me, come se tutto ciò fosse vero. Le percepisco scendere tra le cosce, d'istinto le stringo pur sapendo che lui non c'è. Poi immagino la sua mano rovente sul mio collo, e poco dopo la vedo passare per tutto il mio corpo nudo, accarezzando delicatamente le curve, facendomi fremere.

Sbarro gli occhi di scatto poiché sento dei rumori provenire dalla camera aldilà del bagno.

Spengo il getto ed esco dalla doccia con l'asciugamano avvolto in corpo.
Quando mi ritrovo fuori dalla stanza in cui pochi secondi fa stavo facendo pensiero poco casti, spalanco le labbra vedendo chi mi ritrovo davanti.

È lui, in tutta la sua altezza mentre si avvicina a me con fare minaccioso, eppure quando il suo corpo è a pochi centimetri dal mio, non fa nulla di pericoloso. Sospira. Sospira così forte che sento il suo respiro caldo sulle mie clavicole nude ed umide.

«Che ci fai qui?», mormoro, cercando in tutti i modi di sembrare tranquilla ma arrabbiata con lui allo stesso tempo.

Il suo sguardo magnifico e con dei perfetti lineamenti, si intensifica e inizia a guardarmi con più profondità, facendomi sentire completamente nuda dinnanzi a lui, come se potesse vedere cos'ho dentro e a cosa sto pensando.

«Sul serio? Emmeth?» Rimarca il nome del ragazzo che ho baciato qualche giorno fa al party per la partita. Il suo tono è seducente e profondo. Mi fa provare eccitazione solo a sentirlo.

Inclino il volto, cercando di provocarlo e di ottenere una reazione da parte sua. Non è coerente, si, ma adoro quando fa il geloso nei miei confronti pur non avendone il pieno diritto.

«Si, e con ciò? Tu mi hai lasciata sola in quel bagno. Tutta colpa dei tuoi sbalzi d'umore senza senso!», gli sbraito contro, sentendomi ormai stanca, senza riuscire però a stargli lontana.

Try To Love MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora