Durante la lezione non ho smesso un secondo di pensare a Liam e al fatto che ormai sono due giorni che non parliamo più. Guardo l'orario sul cellulare. Le 13:59 tra poco finiscono le lezioni.
Quando suona la campanella esco dalla classe dopo aver preso lo zaino contenente un misero quaderno.
«Ellen, dove vai così di fretta?», sento la voce di Tessa alle mie spalle.
Non avevamo questa lezione insieme, perciò ci siamo incontrate ora.
«Andiamo in camera insieme dopo pranzo? Io ho bisogno di un bel riposino». Afferma la bionda camminando al mio lato, il profumo di ciliegia che emana e fortissimo, se ne spruzza tantissimo la mattina. Confronto a me, io amo la vaniglia. Il mio profumo è alla vaniglia, me ne spruzzo davvero poco, si e no tre spruzzi, poiché anche il mio bagnoschiuma è alla vaniglia.
«Anche io ho bisogno di riposare...ma non vengo a pranzo, avrò qualcosa in camera sicuramente», mormoro prendendo il telefono dalla tasca.
«Hai detto la stessa cosa ieri, sono due giorni che non vieni in mensa, ma non ti stanchi di mangiare quelle merendine che hai in armadio?», ridacchia lei mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, facendo spuntare un orecchino.
«Guarda che ho anche delle patatine nell'armadio».
La verità non è che non voglio mangiare, è che non voglio vedere il viso di Liam.
«Non mi interessa cos'hai nell'armadio, oggi tu verrai in mensa». Dice lei prendendomi per il polso e facendomi mormorare un "no ti prego" alzando la testa verso l'alto.
Varchiamo le porte della mensa e, velocemente, io e Tessa andiamo al tavolo con tutti gli altri, per mia fortuna Carly e Liam non vi sono ancora seduti, chissà cosa staranno facendo, non serve nemmeno che io immagini.
«Dov'é quell'obbrobio di mio fratello Liam Davis? Sapete? Quello alto riccio biondo, con una faccia un po' bruttina...», ironizza Tessa prima di alzarsi per andare a prendere il vassoio.
«Ellen, prendo anche a te un vassoio?». Mi domanda subito dopo la bionda sorridendo, ma io, sono ammaliata dagli occhi nocciola del biondo che spuntano dietro la schiena di Tessa.
«Ellen?», mormora.
«Oh? Si! Prendine uno anche a me, grazie mille Tessa». Le sorrido per poi rivolgere il mio sguardo su Aaron e Charlene che si stanno sbaciucchiando davanti a me.
Liam Davis ha una popolarità molto alta nel campus, non perché sia un puttaniere di prima categoria, ma perché è il capitano della squadra di Basket, e anche il giocatore migliore. Tra una o due settimane ci sarà la prima partita dell'anno e voglio vedere se è davvero un fenomeno come tutti dicono.
Lo guardo seduo accanto a Carly, nonché di fronte a me, è concentrato a guardare il cibo sul suo vassoio d'acciaio, per poi prendere un maccherone al sugo e mangiarlo.
Prende la bottiglietta di plastica, e, quando si accorge che lo sto fissando da un bel po', i suoi occhi color nocciola s'invaghiscono nei miei, e poi, il biondo fa un ghigno continuando a guardarmi. Mi sento così ammaliata dal suo sguardo.
Voglio lui, voglio tutto di lui ma, l'unica cosa che non voglio, è soffrire.
Distolgo lo sguardo da Liam quando arriva Tessa con i vassoi stracolmi di cibo.
«Tessa, perché ne hai preso così tanto?», ridacchio. Lei fa spallucce per poi mormorare un "mi andava".
Si siede al tavolo e continua a fissare David, che sta al cellulare.
«Secondo te sta messaggiando con un'altra?», sussurra delusa.
Io sospiro, non sapendo cosa rispondere. Ma forse leggere i tanti libri d'amore mi porta a qualcosa.
«Anche se fosse, non vuol dire che lui sia innamorato di quella presunta ragazza». Affermo guardando i suoi occhi. Lei mi sorride e poi poggia la sua testa sulla mia spalla con un sorriso, senza mostrare i denti.
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Try To Love Me
Roman d'amourUna parola, cinque lettere: 𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒. Per molti è il nome della persona che si ama, per altri è solo una semplice, misera, insignificante parola. Ellen Moore, lo ha letto solo nei libri, in tutti i diciotto anni della sua vita non lo ha mai provat...