«Dico sul serio dovresti venire a questa festa, sarà uno sballo, Moore» Sono trenta minuti che Aaron mi sta stressando, dicendomi di venire a questo dannatissimo party, organizzato ad un locale.
«Non hai niente di meglio da fare?», gli rispondo io, posando il quaderno di letteratura inglese sul banco.
«Oltre che dirti di venire a questa fottuta festa? No...non credo».
Sospiro. «Sul serio, Aaron. Non hai corsi da seguire per diventare un avvocato?».
Lui ridacchia e si gratta il collo tatuato. «Ma ti immagini? Cazzo, ogni ragazza vorrebbe un avvocato sexy come me...tatuato, sensuale...ho quel fascino da cattivo ragazzo, non credi?» Continua a sorridere compiaciuto.
«Non stai con Char?», chiedo, totalmente ironica e divertita dalla sua affermazione.
Aaron incastra gli occhi nei miei e ghigna, mostrando la dentatura perfettamente bianca e dritta.
«E tu non stai pianificando di non venire solo per permettere ad un certo biondino di mettere il suo P nella tua V...Vero?» Ridacchia.
Ma di che diavolo sta parlando. Si, mi sento divertita per il tono che ha usato mentre lo diceva. Non starà mica alludendo alle nostre parti intime?
«Di che parli?» Mi fingo tonta, cercando di ottenere la risposta, sta sul serio parlando di quello?
«Sono cose elementari, Moore. Avanti...il suo cazzo e la tua vagina neanche lui ha intenzione di venire. Cos'è? Avete fatto pace e ora volete scopare sul mio letto? Perché ve lo permetterei, anzi ne sarei contento, perché non vi mettete insieme?» Fa una leggera pausa prendendo un respiro. «Cazzo, ma ti immagini i vostri figli? Sarebbero...Wowowo».
È serio? Vi prego ditemi che non lo è. Lui crede davvero che io e Liam abbiamo fatto pace? Mai. Lui mi usa e basta. Non vedo il perché dovrei desiderare di andarci a letto.
«Primo: Sei...disgustoso», la mia faccia credo sia indecifrabile in questo momento, è così diretto con le parole questo ragazzo.
«Secondo: fantastichi troppo e...terzo: Wowowo?» Che diavolo significa quella affermazione detta da lui poco fa'?
Lui si lecca le labbra stranito. «Wowowo, vuol dire Wow tre volte, così da triplicare la bellezza di qualcosa. Devo spiegarti tutto io, Moore?» Inclina il volto, mettendo in risalto i suoi tatuaggi che sbucano fuori dalla t-shirt nera che indossa. «Oh, e non fantastico troppo. Per favore, quando farai quella specie di ringraziamenti al vostro matrimonio, inseriscimi. Voglio che il mondo sappia il perché sarete sposati».
Okay, c'è solo una spiegazione al perché sta dicendo così tante stronzate: «Sei ubriaco?»
«Perchè si vede?» Fa allarmato, toccandosi il volto, ma si ricompone subito. «No, non sono ubriaco, sono serio» Sorride alzandosi in piedi, mettendo in mostra tutta la sua altezza.
Si passa una mano fra i capelli neri e continua a ghignare. «E ora, se non ti dispiace vado a seguire la mia lezione di diritto industriale, mi fanno vomitare quei vecchi autori inglesi», Osservo la sua figura andare via con un sorriso divertito.
Se ci crede così tanto a noi, Forse avrà visto che c'è qualcosa tra noi due...No, no! Ellen, concentrati su Jane Austen e...Merda.
Noto Liam entrare nell'aula senza scusarsi per i suoi quindici minuti di ritardo. Vedo le ragazzine sorridergli e lui ricambiare.
È alto, bellissimo e...Dio, potrebbe fare il modello. Si lecca le labbra carnose e infila la mano tatuata all'interno della tasca del suo jeans. Le maniche della sua maglia nera sono un po' sollevate e mettono in evidenza i suoi tatuaggi sulle braccia. Perché è così attraente?
STAI LEGGENDO
Try To Love Me
RomanceUna parola, cinque lettere: 𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒. Per molti è il nome della persona che si ama, per altri è solo una semplice, misera, insignificante parola. Ellen Moore, lo ha letto solo nei libri, in tutti i diciotto anni della sua vita non lo ha mai provat...