Infilo la gonna per poi guardarmi allo specchio di fronte a me. Vedo le sagome delle due bionde guardarmi sorridenti.
«Stai benissimo, andrai alla grande, Ellen», afferma Tessa.
stasera uscirò con Tyler, che mi ha invitato gentilmente quella volta che si presentò in camera senza preavviso.
«Spero solo che tu possa divertirti stasera». Esordisce Charlene avvicinandosi a me e mettendomi le mani sulle spalle nude, poiché porto un body con delle bretelline molto sottili.Charlene ci saluta subito dopo e va da Aaron prendendo il cellulare sul suo comodino.
«Quello stupido di mio fratello è allo skatepark», Tessa, apparentemente nervosa si butta sul letto esausta con una mano sulla fronte.
«È ancora lì? Ma sono le dieci di sera, è andato via alle quattro oggi pomeriggio», le dico io prendendo la borsetta e poi spruzzandomi un po' di profumo alla vaniglia.
«Dice che andare sullo skate lo libera dai pensieri, ci va da quando ha undici anni...da quando nostra madre è morta», mormora sul punto di piangere.
«Tessa ehi, lei è sempre qui», le indico il cuore con un dito, lei inizia a piangere a dirotto.«Ellen io avevo dieci anni quando mia madre è morta, Papà ha iniziato a bere e trattava male Liam, e quando succedeva io mi nascondevo in camera aspettando che finisse tutto, così che Liam potesse salire abbracciarmi e farmi addormentare».
Fa una lieve pausa tirando su col naso per poi continuare a parlare. «Fortunatamente la nonna possiede una grande azienda quindi non ci ha mai fatto mancare niente...Ma a me e a Liam è mancata una figura materna per otto anni e l'amore di un padre». Sussurra appoggiando la testa sulla mia spalla mentre io le accarezzo dolcemente i capelli biondi.
«Al liceo io sono andata a vivere dalla nonna, ma Liam è rimasto a casa aspettando di arrivare al college, io non voglio immaginare cosa gli abbia fatto quando io non c'ero, Ellen».
Mi racconta tutta la storia, ora posso riuscire ad inquadrare bene la personalità di Liam Davis e perché odia suo padre, ma ancora non capisco perché è colpa sua.
Mentre mi parlava ho avuto come un deja-vú, perché io ho provato le stesse cose con mio padre, la sua assenza è stata devastante ed io ho continuato a sperare che non fosse vero, che fosse tutto un sogno, fino a quando non mi sono arresa e ho capito che lui non sarebbe mai tornato.
Una lacrima bagna il mio viso, ma riprendo tutte le forze subito dopo. Le asciugo le lacrime e le sposto i capelli dal viso.
«Ma ora siete qui, con noi, Liam sta bene e...tu stai bene», mi sforzo di sorridere cercando di farla tranquillizzare.
«Ellen lui non sta bene, fuma, beve fino a non ricordarsi il suo nome certe volte. Devo ringraziare il fatto che sia intelligente, così da non essere sbattuto fuori dal college». Si alza in piedi e mi guarda.
Io spero con tutta me stessa che Liam possa rimettersi, e capire che il fumo e tutta quella roba non è la soluzione, perché ci posso scommettere, Liam non si fa solo di erba, o almeno spero sia solo quella.«Ora vai o farai tardi», mi abbraccia dandomi tantissimi baci sulla guancia destra.
«Ti voglio bene». Sussurra.
Io arrivo alla porta e la apro scendendo di sotto.Quando finisco le scale noto Liam entrare con il suo skate mantenuto tra il fianco e il braccio sinistro, non appena mi vede i suoi occhi si illuminano.
«Dove vai a quest'ora?», mi chiede con l'angolo delle labbra leggermente sollevato.
«Esco con un ragazzo». Faccio spallucce cercando una reazione da parte sua.
«Esci con Donovan?». Arriva davanti a me, quando il suo respiro si confonde con il mio, non riesco più a ragionare, guardo le sue labbra carnose che in questo momento vorrei tanto fossero sulle mie, e non capisco perché. Voglio le sue labbra sulle mie, le sue mani su di me, ma non voglio soffrire. Cerco reazioni da parte sua, voglio che sia pazzo di me, ma niente, il fatto è: sono consapevole che soffrirò se continuerò a stargli dietro ma lo desidero con tutta me stessa.No, neanche con i tacchi riesco a raggiungere il suo viso, penso tra me e me.
«Si, con Tyler». Esordisco orgogliosa.
Il suo respiro inizia ad accellerare, facendo fare la stessa cosa al mio.
«Se prova solo a sfiorarti gli spacco la faccia, Ellen», dice prima di essere interrotto dalla mia voce, e giurerei che una scintilla si è appena accesa in me.
«Perchè gli spaccherai la faccia, cos'ha che non va?», Cerco di provocarlo facendo l'ingenua, ma lui si avvicina al mio viso e si china alla mia altezza. «Ellen non sono geloso, voglio solo farti capire chi è davvero Tyler». Afferma prima di sfiorare il mio zigomo con il suo naso dritto.
«Liam, lo dici sempre ma non mi racconti mai cos'è successo con Tyler, dimmelo», imploro io cercando una risposta da parte sua, ma l'unica cosa che mi dice è:
«Ellen, lo scoprirai da sola».
Lo vedo andare via, la sua enorme schiena sparisce piano piano verso i dormitori maschili, sospiro per poi girarmi verso la porta d'uscita.
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Try To Love Me
RomanceUna parola, cinque lettere: 𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒. Per molti è il nome della persona che si ama, per altri è solo una semplice, misera, insignificante parola. Ellen Moore, lo ha letto solo nei libri, in tutti i diciotto anni della sua vita non lo ha mai provat...