25 - Look at me

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Liam

Le ho detto come appare il mondo ai miei occhi, sono sicuro che l'abbia capito, e anche bene.

Riesco a vederlo solo così per lui. Perché lui mi ha fatto capire che è tutta colpa mia. Se quel giorno non fossi andato in skate, avrei potuto evitare tutto questo.

«Ci sto provando!», Urlo riferendomi Karl, cercando di fare un trick con il mio nuovo skate.

«Merda!» Sussurro prima di cadere sull'asfalto, urtando il braccio.

Cazzo, fa davvero male. Dio, fa che non sia rotto. Fa che non sia rotto.

Appena apro gli occhi vedo quelli verdi di Karl guardarmi peroccupati.

«Tutto okay, Davis?», domanda toccandomi il braccio, controllando che sia tutto apposto.

«No...porca puttana fa male. Malissimo», continuo a muovere il capo a destra e sinistra per negare il fatto che io stia bene.

Lo vedo allontanarsi. Merda, allora è davvero rotto.

Guardo il vialetto delle nostre case diventare sempre più buio a causa del tramonto. Una specie di esplosione di colori: arancione, rosso e giallo.

Dio, quanto fa male...

Karl arriva correndo verso di me.

«Ho chiamato tua madre! Sta uscendo ora arriva», si siede accanto a me.

Stringo gli occhi dal dolore prima di sentire una porta aprirsi.

Mia madre esce di casa preoccupata e inizia a correre verso di me.

No...no mamma fermati.
Una macchina arriva a tutta velocità verso di lei.
Fermati coglione! Perfavore no...

«Signora Davis!», Urla Karl, prima di sentire un grido provenire da mia madre e l'auto fermarsi.

Riesco a vedere solo il capo di mamma sulla strada e tutti i suoi bellissimi capelli biondi Impregnati. Impregnati  in un'enorme pozza di sangue.

Non è morta. Non è morta. Non è morta.

Con il braccio dolorante, mi alzo da terra e corro lentamente verso mia madre. Il guidatore dell'auto e chinato su di lei.

I suoi occhi sono chiusi. È svenuta...non è morta. Non è morta, vero?

L'uomo tocca la vena giugulare di mia madre. «Non batte.» Afferma prima di avvicinare l'orecchio alle sue labbra.
«Non respira».

No, no, no. Mamma non puoi lasciarmi così. Ti prego.

È probabile sentire il cuore spezzarsi? Bene, perché il mio lo ha fatto adesso, e tutti i suoi pezzi sono caduti in una voragine nera.

Una lacrima bagna il mio volto, mentre il mio viso non trasmette emozioni. Io e Tessa abbiamo solo undici e nove anni...papà non sa fare il papà.

Sento le sirene dell'ambulanza e della polizia dietro di me. Non mi importa chi le abbia chiamate. Mia madre è morta davanti ai miei occhi.

Non è colpa mia, non è colpa mia.

Non voglio la pena degli altri nei miei confronti. Voglio solo che la mamma stia bene.

Perché sta bene, vero? Sta bene anche se la stanno ricoprendo con un telo bianco?

Try To Love MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora