Crazy People

Capitolo 20.

ANTONELLA'S POV

Arrivammo finalmente difronte la pizzeria. C'erano Giorgia e Giuseppe che si abbracciavano,troppo teneri aw. Poi c'era quello stronzo di Alessio che mi fissava.
"Entriamo?" chiese a tutti Andrea.
Tutti entrammo e ci sedemmo in un tavolo per 11.
Io presi posto fra Filippo e Alessia.
Arrivò il cameriere e tutti ordinammo.

Ad un certo punto Alessio si avvicinò a me.
"Vieni,perfavore" sussurrò. Era l'occasione giusta per parlare,anche se finiremo per litigare..speriamo di no.
Mi alzai di scatto e andammo fuori dalla pizzeria.

"Si può sapere che cazzo ti è successo in piscina?" mi chiese bloccandomi dai polsi.
"Cazzo,non mi hai cagato proprio. Come dovrei stare?"
Cazzo,avevo sbagliato. Così si capisce che mi piace.
"Ceh..abbiamo fatto amicizia oggi e già inizi a non calcolarmi più" continuai.
"Volevo stare un po' con Margherita" rispose lui.
Stronzo.
"A-ah.." abbassai lo sguardo cercando di non piangere.
"Antonella..ma io ti piaccio?" mi chiese lui. Merda,lo aveva capito .
"No..nono" dissi io guardandolo negli occhi.
Lui come sempre alzò un angolo della bocca e improvvisamente mollò i miei polsi e mi accarezzò il viso. Mi stavo sciogliendo.
"Vabbè. Rientriamo" disse lui freddo. Smise di accarezzarmi il viso ed entrò di scatto.

Ma quanto può essere strano? Da tenero e innocente a stronzo e bastardo.
Dopo un po' entrai anche io e mi sedetti al mio posto. Mentre aspettavamo la pizza gli altri scherzavano,parlavano,ma io rimasi zitta. Tutta la serata. Perché l'ho conosciuto? Perché mi sono innamorata di lui? Cristo.

Eccolo. Stava scherzando con Margherita. Come per dispetto. Mi guardava e subito dopo rideva con Margherita.
Arrivarono finalmente le pizze e mangiammo. Dopo un po' mi alzai di scatto e andai in bagno. Non ce la facevo più,volevo andare a casa.
Entrai in un bagno delle donne e mi sedetti sulla tavola chiusa del water.
Ad un certo punto qualcuno stava bussando alla mia porta.
Aprii subito dopo. Erano Alessia e Giorgia.

"Stai bene?" mi chiese Alessia.
"Diciamo" dissi e le feci entrare.
"Ma cosa vi siete detti?" chiese Giorgia.
Iniziai a raccontargli tutto. Avevo detto una grandissima cazzata ad Alessio. Mi piace,e tanto. Però avevo paura a dirglielo,quindi ho detto di no.
"Lui non ti merita.." disse Alessia guardandomi.
Io rimasi in silenzio e dopo un po' decidemmo di uscire e ritornare dagli altri.

Appena mi sedetti Filippo si girò di scatto verso di me.
"Tutto ok?" mi chiese abbastanza preoccupato.
"Si,ceh no" dissi e gli raccontai tutto.
Mi diede tanti consigli e quando finimmo di mangiare la pizza uscimmo.
Io presi un pacco di sigarette dalla borsa dove c'era anche l'accendino. Mi accesi una sigaretta e iniziai a fumare.
Dopo si aggiunsero anche Marco e Andrea.

Alessio continuava a fissarmi. Da un lato volevo correre da lui e baciarlo,ma da un lato volevo spaccargli la faccia. Eh si,questa sono io. Simpatica e dolce con chi se lo merita,stronza e acida con gli altri.
Spensi la sigaretta e rimanemmo seduti su alcune panchine difronte alla pizzeria.
Verso le 22.15 iniziò a piovere interrottamente. Decidemmo di andare a casa di Giorgia visto che era quella più vicina.

Appena arrivammo ci sedemmo sul divano. La madre e suo fratello erano di sopra. Decidemmo di giocare a "Obbligo Giudizio o Verità". Ci sedemmo per terra e ci mettemmo in cerchio. Fabrizio iniziò il giro.
"Alessio obbligo,giudizio o verità?" chiese Fabrizio.
"Obbligo" disse Alessio sorridendo maliziosamente.
"Bacia Margherita" disse Fabrizio.
Io alzai lo sguardo di scatto e iniziai a torturarmi le mani.
Quando si alzò e andò verso Margherita stavo per scoppiare.
Ed ecco che Margherita e Alessio si baciano. Avevo gli occhi lucidi. Però anche Fabrizio,che cazzo gli dice di baciare Margherita se sapeva che io stavo soffrendo per lui.

Arrivò a me.
"Anto obbligo,giudizio o verità?" mi chiese.
"Verità" risposi.
"Mhh.. ti piace qualcuno?"
"Si,purtroppo si" dissi fredda.
Dopo un po' andai di sopra,in bagno. Mi chiusi a chiave per sicurezza. Non riuscivo a non pensare a quel bacio fra Margherita e Alessio e scoppiai a piangere.