Capitolo 34.

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"E-ehm..".
Non sapevo che dire. Ero confusa..
Si avvicinò di più a me.
"Perfavore.." sussurrò al mio orecchio.

ALESSIA'S POV

Ci allontanammo dagli altri e ci fermammo vicino altre panchine.
"Che è successo?" chiesi.
"Che è successo?! Davvero?!" disse Roberta alzando leggermente la voce e io la guardai male.
"Mi puoi spiegare cosa ti sta succedendo in questo periodo? Stai sempre con Marco e ora non mi saluti nemmeno. Secondo te questo significa essere migliori amiche?" continuò.

Ma perché mi sta urlando contro?
Gli volevo bene,però in questo periodo non so perché ma Marco si stava avvicinando sempre di più a me.
"Dovresti essere felice per me!" urlai io.
"Lo sono,però non voglio essere la tua ruota di scorta che quando non c'è Marco vieni da me!" disse.
Davvero pensava questo?
"Non sei la mia ruota di scorta. È da mesi che mi piace Marco e ora che ho l'opportunità di stare con lui non voglio perderla" dissi.

GIORGIA'S POV

Io e Filippo,subito dopo che Alessia e Roberta se ne erano andate,ci alzammo e andammo a sederci sull'altra panchina dove c'era Marco.
"Ma dove sono andate?" chiese Marco a me e Filippo.
"Boh" risposi.
"Devono parlare di un fatto" disse Filippo.
Erano le 18.15 e mi stavo annoiando tantissimo. Marco e Filippo iniziarono a parlare di alcuni giochi per la Play Station e io non stavo capendo un cavolo.

Presi una sigaretta dal mio pacchetto di Camel Light e l'accesi con l'accendino di Marco della Bic.
Dopo un po' passarono due ragazzi che ci stavano fissando. Uno bassino,moro con gli occhi scuri e uno alto,con i capelli castani e ricci e gli occhi verdi.
Perché ci stavano fissando?

Feci un ultimo tiro e spensi la sigaretta per poi buttarla per terra.
"Aleee,Balooo" urlò Marco e io lo guardai male.
Stava parlando da solo?
"Wee" dissero in coro salutando Marco e Filippo.
"Tu sei?" mi chiese il ragazzo con i capelli ricci.
"Giorgia" lo guardai e lui sorrise e io feci lo stesso.
"Piacere,Alessandro" si presentò.
"Piacere,Daniele però puoi chiamarmi Balo" si presentò anche l'altro ragazzo.

ANTONELLA'S POV

"Va bene" sussurrai.
Lui si staccò leggermente da me per guardarmi bene negli occhi e sorrise.
"Grazie".
Dopo un po' andammo sul divano e iniziammo ad ascoltare un po' di musica e a parlare.

Ad un certo punto squillò il mio cellulare.
"Scusa" dissi e presi il cellulare. Era Giorgia e quindi risposi all'istante.
"Ehi" dissi.
"Anto,tu sei a casa?" mi chiese.
"Si" risposi.
"Ok,io verso le 19.45 vengo. Ma Alessio è a casa con te?".
"Va bene. Comunque si" risposi e dopo un po' attaccammo.

"Chi era?" mi chiese Alessio.
"Giorgia" dissi guardandolo.
"Capito.. Wow,e pensare che io non ti conosco benissimo" disse e lo guardai. Dove voleva arrivare?
"Parlami un po' di te" mi disse.
"Niente di che,sono della Puglia e starò qui fino a inizio settembre. Vivo con mia madre e mio padre lo vedo raramente per lavoro. Ho sempre odiato la scuola e tutti i professori e compagni. Non ho tanti amici lì,sono tutto il contrario di qui. Qui ci si diverte,invece nel mio paesino alle 8 di sera non c'è nessuno in giro" iniziai a parlare interrottamente e lui sorrise.
"Ora tocca a te" dissi e iniziò a parlare.
"Vivevo in Toscana con i miei,però non li sopportavo più e infatti,appena compiuti 18 anni,sono venuto qui da Giuseppe. Io e Giuseppe ci conosciamo da anni,ci siamo conosciuti in un corso di inglese a scuola. Che bella storia,vero?".
"Si" dissi ridacchiando.

ROBERTA'S POV

Dopo tipo un'ora ci bloccammo. Non volevo più continuare a litigare,basta. Avevamo tutte e due un po' ragione.
"Vabbè,basta" conclusi io.
"Scusa.." disse lei abbassando lo sguardo.
"Tranquilla,scusa io" dissi.
Non ce la feci più e gli saltai addosso e la abbracciai forte.
Spero che sia risolto tutto e che non succeda mai più una cosa del genere.

Dopo un po' tornammo dagli altri sorridendo.
C'erano anche due ragazzi,tra cui Daniele: un mio compagno di classe.

FABRIZIO'S POV

Alle 19.30 uscimmo tutti insieme dall'ospedale.
"Volete venire a casa a cenare?" propose la madre di Margherita,Stefania.
"Sicura?" chiese mia madre.
"Certo!" rispose Stefania e ci dividemmo: Stefania,Margherita e suo padre andarono nella loro macchina e io e i miei genitori nella nostra.

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