Matteo's pov:
"E tu che cazzo ci fai qui?" Disse Lorenzo aggrappato all'omone con cui stava limonando.
Avanzai verso di loro, e il più alto disse
"Tu che cazzo vuoi?"
Aveva l'aria spavalda, e secondo me era un po' troppo sicuro di sé, il che ciò aumentò la mia voglia di pestarlo.
Lorenzo si aggiustò i pantaloni, alzandosi la zip."Matteo" disse con un pizzico di fastidio, ma piuttosto con più preoccupazione che altro.
Venne verso me, parandosi fra in mezzo a noi.
"Fermati Matteo lascialo" esclamò.
Lo ignorai continuando ad avvicinarmi a lui, facendo così Lorenzo venne schiacciato fra i nostri corpi, il che mi infastidisce.
"Lorenzo" borbottai.
I suoi occhi angelici guizzavano sui miei, facendomi impazzire.
Lo presi in braccio, stringendogli fortemente i fianchi mentre lo portavo da Christian, e stranamente lui non si dimenò, mi guardò solamente con i suoi occhi maestosi, che mi dissero 'non ucciderlo'.
Lo mollai a Christian, il quale lo staccò da se stesso portandoselo comunque dietro.
Il mio sguardo ritornò sull'altro sgorbio inutile, analizzandolo meglio.
Ha dei jeans neri e una giacca uguale a quelle che indossano i bulli americani nei film, aperta.
Lo squadrai meglio e notai un dettaglio che mi fece ardere gli occhi.
Uno scorpione tatuato sul petto, sul cuore per la precisione.
Risi e mi accorsi che nella mano destra stringeva un coltello come se fosse l'ultima cosa che avrebbe dovuto fare.
A quel punto estrassi la mia pistola."Lurido scorpione" iniziai inspirando profondamente.
"Quello che hai fatto è un grande errore, il cui non concedo un pizzico di perdono. Metti le tue cazzo di mani di nuovo su di lui e te le taglio in quel esatto momento, hai capito?" Gli domandai infine, sparandogli un colpo sulla mano con cui stringeva il coltello.
Lui lasciò cadere il pugile a terra, urlando dal dolore mentre il sangue gli colava fra le sue dita, fino a toccare il pavimento.
Ma nonostante ciò per qualche assurdo motivo, lui non si arrese, e con la mano ancora sana mi lanciò il coltello addosso, con la speranza di colpirmi, povero illuso.
Gli sparai un'altra volta, dritto alla gamba, in punto non vitale."Sai perché ti lascio vivere scorpione del cazzo?" Dissi afferrandogli i capelli e spingendolo contro il muro.
"Porta ad Angelo il mio avvertimento. Uno di voi mette piede ancora una volta nel mio territorio e gli scoppia la testa" conclusi accarezzandogli la guancia dell'altro che da poco aveva iniziato a tremare.
Mi scostai permettendogli di andare."E digli di procurarsi uomini che sappiano resistere a qualche sparo".
Posai la pistola e mi diressi fuori dal locale, non trovando né Lorenzo e né Christian.
Mi avviai verso il parcheggio dove c'era la mia macchina, ci salii e andai verso la mia villa, trovando la macchina di Chris parcheggiata mentre esso stava aspettando appoggiato allo sportello, con una buona e sana canna fra le labbra.
Dopo aver parcheggiato a mia volta, mi avvicinai e gli domandai."Lorenzo?"
Tolsi la canna dalle sue labbra, portandola alle mie e feci un tiro sentendo il fumo bruciarmi in gola.
"È nella tua camera. Non voleva nemmeno andarci, voleva aspettarti qui"
Lo guardai e lui annuì.
"Hai fatto bene, Chris" dissi poggiando di nuovo il fumo sulle sue labbra.
"Ricorda che se Lorenzo va da qualche parte stanotte, sei tu ad occupartene. Rimani sveglio, va bene?" Gli chiesi entrando nella villa.
Non avevo tanto bisogno di sapere quello che aveva risposto, tanto lo farà comunque.
Entrai nella mia camera, trovando Lorenzo sotto le lenzuola che dormiva come un angelo nel mio letto.
Il suo viso era rilassato, le sue mani ricadevano delicate sulle coperte, e le sue labbra rosee erano leggermente schiuse.
Mi fermai ad osservarlo.

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The Cruel Boss
RomanceDue migliori amici che si separano da adolescenti per colpa dei genitori. Matteo, che da quando aveva sedici anni ha preso una cattiva strada, lavorando per grandi mafiosi, e Lorenzo, ragazzo che gli è stato portato via dai suoi parenti. Cosa succe...