capitolo 23

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Lorenzo's pov: 4 anni fa + ora.

Il rumore delle pagine che sfogliavo con tanta curiosità riempiva quel piccolo angolo che mi ero creato da solo, cercando di evitare tutto e tutti. La lezione di geometria era finita da poco, e il mio cervello era esausto dal guardare quella lavagna riempirsi secondo dopo secondo con cose di cui non avevo la minima idea di cosa volessero dire. Quando sentii il rumore stridulante della campanella che suonava, mi ero catapultato qui in libreria a leggere uno dei miei soliti dark romance a cui ero molto affezionato. Ero appena arrivato alla scena in cui i due personaggi dovevano inzuppare il biscottino, mentre quando leggevo con tanta attenzione e interesse una voce bassa e divertita mi sussurrò all'orecchio parole che mi fecero saltare il cuore dallo spavento.

"Non riesco a capire in che posizione scopano, spiegami." bisbigliò da dietro di me, poggiando entrambe le mani sullo schienale della sedia su cui ero seduto, in fondo alla stanza.

"Cazzo! Devi smetterla di spaventarmi così, un giorno morirò veramente! E poi non dovresti spiare, stavo leggendo per conto mio, vai via." ribattei girando di qualche millimetro la testa solo per poter incrociare lo sguardo con il suo, per fargli capire quanto potevo fare a meno della sua presenza in quel momento.

"Cucciolo, ora sono curioso però, fammi vedere.." disse rubando il libro che stavo leggendo dalla mie mani con una velocità domandabile.

"Sei uno stronzo! Dammelo." mi alzai dalla sedia per recuperare ciò che era mio, ma la differenza di altezza andava a mio svantaggio, e per lui fu molto facile prendermi per i fianchi e tirarmi verso di lui con un sorriso da morire.

Matteo Walker, il tipico ragazzo popolare che aveva mille amici ma a lui non fotteva di nessuno veramente, voti che facevano pena, tatuaggi sparpagliati per tutto il corpo, e una personalità presa dal culo. E fra tutto l'istituto lui decise di stare accanto a me, infestando le mie giornate o con dispetti o appiccicandosi a me per tutto l'orario scolastico e anche dopo. Ci conoscevamo solamente grazie ai nostri genitori, che ci avevano presentati da piccoli. Non faceva altro che riempire la mia testa con i suoi complimenti e attenzioni, rinfacciandomi quanto fossi speciale per lui e che non mi lascerà mai andare, anche al costo di imprigionarmi per sempre con lui. Era un po' pazzo per la sua età, e non sapevo ancora come aveva fatto a passare l'anno, ma sapevo che questo per lui era l'ultimo dopo essere stato bocciato solo per 'restare accanto a me'. Non ci crederebbe nessuno, stupido.
Inalai il suo profumo lentamente, mentre lui strinse ancora di più la presa sui mei fianchi, tanto da incastrarmi al suo corpo. Non odiavo del tutto Matteo, era solo il fatto che poteva trovare migliori compagnie.

"Ho una sorpresa per te! Vuoi vedere?" domandò trascinandomi fuori dall'aula mentre stringeva la mia mano alla sua, non dandomi scelta tranne che controbattere a voce.

"Matteo lasciami andare, ho la classe di letteratura! Ho già un voto di merda, devo recuperarlo!" esclamai cercando di resistere alla sua presa, ma niente. Era tutto muscoli e niente cervello quel idiota.

Mi trascinò per tutti i corridoi possibili e immaginabili, fermandosi a salutare persone mai viste in vita mia. Finalmente si fermò dopo avermi fatto uscire dalla scuola andando dietro il parcheggio, dove c'era parcheggiata solamente una moto nera con tratti blu lucente. Sopra di essa erano presenti due caschi uno abbinato alla moto e uno invece con dei cuoricini blu sopra il visore.
Senza dire niente mi trascinò nuovamente vicino al veicolo, rallentando il passo quando vide che mi ero incuriosito da solo, senza alcuna spiegazione.

"Voglio portarti a fare un giro, è la mia preferita. Voglio che sia tu il primo a salirci, per favore." sembrò supplicare con le sue mani intrecciate alle mie, poggiate sopra il primo casco.

"Matteo, io n-"

"Ti prego, Lorenzo." disse in una voce più bassa del solito, strinse le mie dita ancora di più e mi attirò più vicino.

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