The Cruel Boss

capitolo 28

Lorenzo's pov:

Era tutto il giorno che non sentivo un minimo di silenzio, udii solo il rumore delle pistole che si caricavano senza mai fermarsi, persone che davano comandi urlando e quando uscivo dalla stanza di Matteo per prendermi qualcosa da mangiare o da bere oppure per andare in bagno, mi imbattevo in qualche Walker di fiducia, alcuni simili a Matteo e alcuni completamente l'opposto. Stavo frugando nel frigo per prendermi uno dei miei succhi preferiti quando una presenza si posizionò dietro di me mentre mi sentivo gravemente osservato. Cercai di ignorare quella sensazione e presi ciò di cui avevo bisogno volendo ritornare nella mia tana, fino a quando tre uomini grossi quanto Matteo si trovavano sul poggiolo della porta a osservarmi. Li guardai confuso chiedendomi cosa ci fosse di tanto strano per fissarmi in quel modo, e vedendo che non avevano la minima intenzione di riferire parola, me ne andai dopo che loro si spostarono per farmi passare. Decisi di sbirciare la situazione in giardino, luogo in cui questa sera sarebbe dovuto avvenire il finto scambio con Willam, quando per strada mi imbattei nuovamente con quei tre idioti che venivano verso di me. Sorseggiai il mio succo e li analizzai, quello in mezzo castano e occhi scuri, quello a sinistra occhi azzurri e capelli neri e invece quello a destra aveva gli stessi capelli del primo raccolti in uno chignon e occhi azzurri anche lui, sembravano essere fratelli. Il cazzone a sinistra sembrava essere più amichevole tra tutte e tre dato il sorriso smagliante che teneva stampato in faccia sia in cucina che in quel momento, invece l'altro cazzone con lo chignon sembrava il più ostile.
Non mi soffermai più di tanto e li sorpassai nuovamente girando l'angolo e trovando Alessia con una faccia da fare paura.

“Alessia, tutto bene?” chiesi avvicinandomi a lei, che nel mentre si prese uno spavento alle mie parole.

“Si, è che... Sono un po' preoccupata per sta sera, soprattutto per te.” mormorò mordendosi l'unghia prima che io la spostassi dalla sua bocca come se fosse una bambina.

“Tesoro non ti devi preoccupare per me, devi stare attenta a te stessa. Se Christian e Matteo ne hanno parlato e sono tutti e due sicuri che andrà tutto bene, allora hanno ragione. Poi hai sentito che Matteo ci sarà questa sera e con lui ci sono anche alcuni Walker, non c'è motivo di agitarsi. Certo, ci saranno sicuramente feriti e molti colpi di pistola, ma sappiamo gestirli, vero?” la rassicurai con nient'altro che la verità, Matteo non ci lascerà mai morire.

“Forse hai ragione m-”

“Alcuni Walker? Avete la minima idea di chi siamo?” sentii una voce dietro di noi alzare la voce.

“No?” risposi sincero girandomi, non me ne fotteva veramente della loro identità.

“Allora è vero che il nostro Matteo non parla molto di famiglia... Ecco, noi siamo i suoi bei cuginetti. Ci ha chiesto aiuto e ovviamente siamo corsi da lui!” esclamò uno di loro. “Tu devi essere Lorenzo, giusto? Dobbiamo farti da babysitter stasera, quindi dovremo andare veramente d'accordo.” aggiunse un'altro.

“Avete parlato con Matteo? Che ha detto?” domandai sembrando quasi disperato per una risposta. Lo ero.

“Esatto, ha detto che se ti procuri anche un graffio, ci farà saltare in aria, quindi vedi anche tu di stare attento.” rispose quello più antipatico.

A interrompere quella conversazione fu Christian che ci disse di prepararci perché fra un'ora e mezza sarebbe avvenuto lo scambio, e quello con lo chignon iniziò a parlarmi nuovamente.

“Nikolas e Derek faranno da sniper, io invece ti porterò in salvo da tutti i spari nella speranza che tu non sia ferito, devi solo seguire le mie indicazioni se vuoi uscirne vivo, chiaro?” chiese quasi ordinando.

“Si capo.” replicai ironicamente.

“Mi rispondi così ancora una volta e ti lascio morire al primo colpo di pistola.”