Christian's pov:
Ero seduto affianco a Viktor nella mia Maserati, al posto del guidatore. Erano passate quasi due settimane da quando non vedevo quel moccioso del cazzo di Lorenzo, per non parlare di Matteo.
Lui era messo anche peggio, suo padre col cazzo che lo lasciava andare ed era costretto a stare incatenato a quella puttana da due soldi, Valentine.
Aveva lasciato tutto a me e Viktor, che mandò tutti i suoi a setacciare l'intera zona in cerca di Lorenzo, ma solo uno si era dimostrato minimamente utile. Era l'unico ad aver visto Lorenzo ad un bar con quella nullità di Angelo De Santis. Mi sarei segnato di prendere Lorenzo a schiaffi solo per la scelta dell'uomo, c'è n'erano decine su decine in quel bar, e lui aveva scelto quello stronzo? Non lo avrei perdonato facilmente.
L'uomo in questione aveva riferito tutto quello avvistato a Viktor, lui ovviamente l'ha detto a me, e dato che in quel momento stavo lavorando nella zona, decisi di andare e ignettare un bel proiettile nella coscia del dannato che aveva osato ad avvicinarsi al diamante più prezioso del capo, per questo non sarò soddisfatto fino a quando non potrò ridurlo a merda.
Dopo averlo reso disabile momentaneamente, corsi verso la villa pensando che Matteo fosse lì, ma a mia sorpresa presero anche lui, e quando ritornai al bar con la speranza che Lorenzo si trovasse ancora dentro, trovai solo poliziotti e gente spaventata a morte. Se solo mi fossi fermato ad aspettarlo e andare via insieme allora avremo avuto un problema in meno, e saremo stati più forti nel cercare di tirare fuori Matteo da quel inferno.
A interrompere questo flusso di pensieri fu però Viktor che mi tirò uno schiaffo sul braccio mentre ballava sulla musica messa da lui."A fess e mammt Viktor." dissi perdendo per un'attimo la compostezza.
"Parli come mangi, balena azzurra. Non ti capisco." rispose prendendomi in giro.
"Tu si scem ecc perché nu capisc."
Battibeccammo per un po' finché non squillò il telefono, ma prima che potessi prenderlo in mano, lo fece Viktor avvisandomi.
"È la tua ragazza" disse soltanto solo per distrarmi dalla sua sucessiva mossa.
Rispose alla chiamata non curandosi del fatto che io fossi proprio vicino a lui e iniziò a urlare gemiti e orgasmi finendo col dire 'Francesca!'.
Tolsi una mano dal volante per prenderlo a pugni e riprendermi il telefono da Viktor, che si mise a ridere mandandomi dei baci, vincendo altri due schiaffi gratis."Scusami Alessia, ti amo!" urlo ridacchiando vicino a me.
"Amore non lo ascoltare, è tutto fatto. Sta fumando una canna proprio adesso." sospirai guardando con la coda dell'occhio l'idiota più grande che io abbia mai visto in vita mia.
Lei iniziò a ridere salutandomi e dicendo di non preoccuparmi, a lei Viktor stava simpatico e infatti erano molto amici per questo non aggiunsi niente quando lui disse che la amava.
Ad un certo punto la sua risata angelica si fermò e calò il silenzio sia nella macchina che nella chiamata."Alessia." frenai di botto, e tutto ad un tratto anche Viktor smise di fare il coglione dal tono della mia voce.
"Che cazzo ci fai qui?" chiese dall'altra parte del telefono, ma non stava parlando né con me né con mr. Deficiente, c'era qualcuno in casa con lei, e infatti una voce lontana gli rispose, facendoci aprire le orecchie
"Alessia, chi c'è lì?" chiesi preoccupato.
"C'è Angelo." disse.
Scambiai una sola occhiata con Viktor prima che lui prendesse il telefono e mi lasciasse libero per guidare più velocemente verso la villa di Matteo.
Con un parcheggio frettoloso fermai la macchina e scendemmo in tutta la nostra maestosità passandoci la canna ormai finita. Viktor entrò per primo con gli AK-47 presi dal portabagagli in mano iniziando ad urlare.

STAI LEGGENDO
The Cruel Boss
RomanceDue migliori amici che si separano da adolescenti per colpa dei genitori. Matteo, che da quando aveva sedici anni ha preso una cattiva strada, lavorando per grandi mafiosi, e Lorenzo, ragazzo che gli è stato portato via dai suoi parenti. Cosa succe...