Capitolo 3

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Fine flashback

«Avevi ritt ca' saresti cambiata,ti ricordi?»

«Carmine...» dissi mettendoli una mano sul braccio che spostò bruscamente.

«Ma vafa'n'culo» gli buttai la sigaretta ai piedi e ritornai dalla guardia che mi stava aspettando.

Ritornai in classe dopo essere stata al bagno e mi rimisi composta.

Finalmente finì la lezione e andammo in cella,presi dei vestiti neri nel mio armadio e mi misi a scrivere un bigliettino da mettere nella tomba di mio fratello.

Dopo un po' Liz mi venne a chiamare.

«Elì andiamo...» mi mise una mano dietro la schiena,Silvia mi abbracciò e andai in cortile accompagnata dalla guardia.

«Carmine andiamo» disse la guardia a mio cugino,
anche lui era vestito di nero,mi affiancò e mi mise il braccio intorno alle spalle.

Appoggiai la testa al suo petto ed entrammo in macchina.

Arrivammo al cimitero di Napoli,dove è seppellito pure mio padre.Scesi dalla macchina e dopo di me anche mio cugino.

Andai ad abbracciare mia zia e scoppiai a piangere,
poi abbracciai Ezio e andai nella tomba di Marco.

Gli misi il bigliettino nell'abito elegante che aveva indosso e gli misi la mano sul petto,mi spostai i capelli che mi erano andati in viso dietro le orecchie.

«Ti prometto che sarai fiero di me da lassù,sarai sempre nel mio cuore e proteggerò il tuo nome da chiunque voglia infangarlo»

«Per sempre» baciai la sua fronte gelata come la neve e mi alzai andando da mio cugino Carmine.

Iniziò a parlare un prete,mi scesero molte lacrime tanto da non riuscire ad asciugare tutte.

Al funerale c'erano molte persone,amici di Marco,i miei nonni e persone che conosceva mio fratello.

I suoi amici mi vennero ad abbracciare ed io ricambiai.

Finì il funerale e andai incontro a Liz che stava appoggiata alla macchina della polizia,le erano scese delle lacrime,mi abbracciò accarezzandomi la schiena.

Arrivano all'IPM e andai nelle celle,non cenai e mi misi subito a dormire.

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Il pomeriggio di tre giorni dopo andammo in cortile,nel campo vicino a quello dei maschi.

Iniziai a giocare a pallavolo con le altre ragazze.

«Elizabeth mettiti a sedere,è a' decima vota ca' tiri a' palla 'ncuoll e' altre,mica è e' spugna»

mi disse Liz indicandomi il posto a sedere,sentii delle risatine venire dal campo dei maschi.

«Tanto nun avevo cchiu' voglia» mi andai a sedere a terra,poco dopo si sedette vicino a me Viola.

«Ca' bbuo'» le chiesi guardandola

«Ho visto un giornale che parlava di tuo fratello»
mi tirò sulle gambe il giornale con su scritto un articolo che parlava della morte di mio fratello.

«Se vuoi tienilo» la ignorai del tutto e iniziai a leggerlo.

«Marco si chiamava vero?» annuii guardando sempre il giornale

«Di Salvo ci song e' colloqui» mi disse il comandate.

«Chi è venuto?» chiesi al comandante

«Mo' o' vir'» mi portò nella stanza dei colloqui e vidi Ezio e mia zia seduti davanti ad un tavolino.

Him & I ||Edoardo Conte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora