Non sono mai stata brava a scuola e prendevo le sospensioni ogni due per tre.
Sono stata bocciata per tre volte,se non fossi all'IPM ora dovrei essere in prima superiore,quando le mie amiche sono in terza superiore.
Mi ricordo una volta,la sospensione più lunga che ho preso e che non mi ha fatto passare l'anno.
Ero in terza media e una ragazza mi fece incazzare particolarmente perché offese mio papà,non sapeva che in realtà fosse morto ma mi alterai lo stesso.
La presi per i capelli e le feci sbattere la testa sul muro,poi le diedi un pugno e spinsi un insegnante.
Mi portarono dal preside e mi diedero un mese di sospensione.Tornai a casa e mia zia,invece che mettermi in punizione,mi disse che avevo fatto bene.
Sono cresciuta con questi insegnamenti e sono diventata così.
Prendevo sempre brutti voti perché non studiavo mai,mi ricordo in prima superiore non presi una sufficienza in tutto l'anno.
Poi facevo sempre molte assenze,un anno le feci più di ottanta.
Vidi la mia migliore amica uscire insieme ad altri ragazzi,alcuni erano miei compagni di classe altri no.
Appena mi vide mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia, «Ja andiamo a mangiare fuori» misi in moto il motorino e lei salì con me,
«E dove mi porti?» accelerai con il motorino e si strinse la mia pancia per non cadere.
La portai al kebab,amavano andarci.
«Wa pranzetto di lusso» scherzò entrando dentro per dire con cosa lo voleva.
«Ecco il tuo,con patatine,insalata e salsa yogurt come lo ami tu» me lo passò e gli diedi un morso.
«Wa buono come mi ricordavo» dissi mettendomi la mano davanti alla bocca.
«Ti ha contattato il tipo di ieri?» chiese e annuii.
«E non mi dici nulla?»
«Mi è passato di mente» affermai bevendo.
«Ja e fammi leggere i messaggi» le diedi il telefono e iniziò a scorrere per la chat lasciando alcuni sorrisi a dei messaggi in particolare.
«Cosa seria eh?» domandò ripassandomi il telefono.
«No amò,mi devo semplicemente sfogà» spensi il telefono e lo misi sopra il tavolo.
«E fai buono Elì,io non chiavo da due mesi»
«Wa io da quando sono entrata in IPM».Finimmo di mangiare il kebab e andammo a fare un giro in motorino.
Presi una strada a lei sconosciuta.
«Elì dove vai?» mi chiese e io non le risposi.
Arrivammo al cimitero e andai a cercare la lapide di mio fratello Marco.Nel mentre la mia migliore amica di era fatta sempre più triste insieme a me.
«Resta qua,io vado a trovare fratm» le dissi e lei annuì sedendosi nel motorino.
La trovai e mi sedetti davanti alla sua tomba.Gli occhi mi divennero lucidi e iniziai a strappare i filetti di erba del prato verde.
C'era una sua foto e tanti fiori accanto.
«Scusa Marco.Ti ho fatto molte promesse che non sono riuscita a mantenere e mi pento di tutto»
Cadde una lacrima e tirai su con il naso.
«Ti ricordi di quando mamma da piccoli ci portava al mare?Quanto ci divertivamo eh...» guardai in basso.
«E come scordarsi di quando tu mi hai salvata quando stavo per affogare...»
«Qua le cose non vanno senza di te,mamma è ritornata e io non so proprio cosa fare...»
«Vorrei che tu fossi qua,ora probabilmente saremmo a mangiare al nostro posto preferito,anche se già passata l'ora di pranzo»
«Ti ricordi tutte le nostre litigate?Ne abbiamo fatte di molte eh...ma abbiamo sempre risolto e tutto tornava alla normalità con un solo abbraccio»
«Odiavo litigare ma ora mi accontenterei di tutto pur di rivederti una sola volta»
«Ho mantenuto tutte le promesse fatte nel bigliettino,tranne una...»
«Qua è troppo difficile andare avanti senza di te.Io so che tu ora stai con papà e mi state guardando da lassù .Spero che siate fieri di me» conclusi per poi alzarmi da terra e andare verso la lapide.
«Per sempre insieme» misi la mano sulla sua foto e poi la misi sul mio cuore.
Mi alzai e dopo aver guardato per l'ultima volta la tomba ritornai da Livia.
Mi abbracciò fortissima.
«Perché se ne è andato pure lui...» scoppiai a piangere tra le sue braccia.
Mi accarrezzò i miei capelli lunghi.
Passai tutta la giornata con lei,a ridere e a scherzare,
quanto amavo passare il tempo con lei,non c'era un momento in cui mi sentivo triste o avevo brutti pensieri quando ero in sua compagnia.Il giorno dopo sarebbe stato l'ultimo prima di rientrare in IPM.
La mattinata la passai insieme a Livia e il pomeriggio decisi di andare a trovare mio cugino a poggio reale,andai insieme a mia zia che aveva prenotato il colloquio già da un po'.
Presi il telefono che era ai lati del muro e lo misi all'orecchio,lo stesso fecero mia zia ed Ezio.
«Ezio non ce l'ho fatta...» gli confessai
«A far che cosa?»
«A uccidere Ciro Ricci»
«Stai quieta piccré,non fa nulla» mi rassicurò.
«Tu come stai?» mi domandò,annuii e gli feci vedere il braccio. «Che cazzo hai fatto oh!».
Non trovai il coraggio e prese parola mia zia e gli raccontò quello che era successo.
«Piccré...» fece una faccia triste e mi tirai capelli dietro l'orecchio guardando in basso.
«Carmine come sta?» domandò ad entrambe.
«Sta buono» risposi,il tempo era finito e riposai il telefono apposto per poi andarmene.
La mattina dopo rientrai dentro all'IPM.
Le ragazze erano appena uscite dalla mensa,Silvia e Naditza corsero verso di me e mi abbracciarono tanto da farmi cadere in terra.
Ci mettemmo a ridere tutte quante,pure Liz che ci stava guardando.
«Non fare più una cosa del genere hai capito?» Silvia mi prese la testa con le mani,annuii e lei mi abbracciò baciandomi la testa.
«Madonna mia ci hai fatto spaventare!» affermò Nad.Notai che fra le ragazze non c'era più la ragazza biondina ricciola,mi pare si chiamasse Serena.
«Dove è andata Serena?» domandai
«È uscita..» prese parola Silvia.
Con Serena ci ho parlato pochissime volte.
Ci alzammo da terra e Liz venne affianco a me accarezzandomi la schiena.
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Him & I ||Edoardo Conte
Roman d'amour«Non ti accontenti degli altri se ti manca lui, e come darti torto, non puoi accontentarti, non pensarlo neanche un attimo, tu non puoi dimenticare se il tuo cuore ha già scelto per te chi vuole avere accanto, e lo sai, al cuor non si comanda, lo di...