pov Edoardo Conte
Stavo parlando con il mio migliore amico Ciro quando il suono di uno schiaffo ci interruppe.
Mi girai verso il suono e vidi Di Salvo che teneva per i capelli la rossa psicopatica.
Elizabeth le tirò un pugno e le sussurrò qualcosa,mi avvicinai alla rete insieme agli altri ragazzi per vedere meglio cosa stava succedendo.
La ragazza fece cenno di ritirarle uno schiaffo ma il comandante la fermò.
«Puttana di merda» gridò mentre il comandante la portò fuori dal campo.
«Ti magno viva grandissima troia»
Feci un piccolo sorriso e andai a giocare a pallone,
guardando qualche volta la ragazza che veniva portata via.pov Elizabeth Di Salvo
Il comandante mi accompagnò all'ufficio della direttrice e le spiegò quello che era appena successo.
Mi guardò e poi guardò la scrivania,stette in silenzio per alcuni seconda e poi iniziò a parlare.
«Elizabeth qua ci sono delle regole e vanno rispettate» disse con tono serio,puntando il dito sulla scrivania
«Tirare un pugno a qualcuno qua non è ammesso»
«Dottoré,ha insultato à fratm... non ci gg potuto fa' niente» ribattei incrociando le braccia.
«Ci sono altre opzioni.Massimo portala in cella»
Mi alzai e accompagnata dal comandante andai nella mia cella,la chiuse a chiave e io mi avvicinai alle sbarre
«Comandà ppe favore...non o' faccio più,posso i' in curtile ra e' altre?» cercai di manipolarlo il più possibile
«Ha insultato a Marco e nun ci agg visto cchiu' ppe favore » stette in silenzio per un po' fissando un punto fisso e poi aprì la cella.
«Cammina ja» disse e così feci.Mi accompagnò in cortile e andai dalle altre ragazze.
Il pomeriggio eravamo nella sala comune della cella dove stavamo noi ragazze.
Ognuna era con il suo gruppetto,entrò Viola in stanza e io mi girai a guardarla come le altre.
Si avvicinò a me e mi alzai insieme a Naditza «Che è vuoi continuare?» andai verso di lei.
Nad mi prese il braccio portandomi via,nel mentre vidi Viola sorridere.
Mi sedetti ma la continuai a guardare.
«We Nunzia jamme nu' attimo in bagno» disse Naditza ottenendo l'approvazione della guardia.
Portammo anche Gemma in bagno,che ci raccontò la sua storia,di come il suo ragazzo la picchiava tutti i giorni e della sua storia tossica.
Mi venne in mente un ricordo della mia vita...
flashback Elizabeth Di Salvo
«È inutile ca' menti Elizabeth,ho amici ra tutte e' parti...credi ca' nun me dicano quando fai a' troia cu cacc toje amichetto ro' cazzo?» urlò il mio ragazzo Antonio
«T'agg ritt a' verità,non teng fatto nulla,quello era nu' mie cazzo e' cumpagn» gli risposi a tono.
Si avvicinò velocemente a me,lo guardai fisso negli occhi e lui stava facendo lo stesso.
«Sei nu' psicopatico e' merda» dissi cercando di andarmene lontano da lui,mi prese per il braccio e mi sbatté al muro con forza.
«Ma ca' cazzo fai» mi toccai la schiena dal dolore,mi prese per il collo e mi tirò uno schiaffo.Mi toccai con la mano la guancia e lo guardai.
Mi spinse via dal muro e mi prese per il collo da dietro, «Se provi a rivederti cu nu' toje cumpagn in mia assenza te acciro» mi sussurrò facendomi venire i brividi.
Mi rigirai e lo guardai nervosa,ero una bomba ad orologeria che poteva esplodere da un momento all'altro.
Stavamo insieme da un anno,la nostra relazione era tutto tranne che sana,non ci fidavamo l'uno dell'altro e questo portava molti litigi.
Non era la prima volta che mi tirava uno schiaffo,
ma era la prima volta che non avevo reagito.Forse perché ero sicura che se avessi reagito avrei commesso un reato grave e andare dentro l'IPM della mia città era l'ultimo dei miei pensieri.
Avevo da fare fuori,servivo a mia zia e dovevo evitare di rischiare di andare dentro l'IPM.
Tornai a casa e c'era mio cugino Ezio che stava per uscire,mi vide il segno della mano sulla guancia e mi prese il mento con una mano.
«È stato nata vota isso?» mi domandò,volevo evitare di rispondere ma mi obbligò a farlo stringendo la presa.
Annuii e prese dal mobile dell'entrata un pistola,
«Che bbuo' fa Ezio» lo rincorsi fuori dalla porta.«Deve capì ca' e' Di Salvo nun si toccano» disse scendendo le scale velocemente,lo seguii e montai in motorino insieme a lui.
Arrivammo a casa sua e dopo aver suonato svariate volte ci venne ad aprire,era in mutande e aveva una lattina di coca cola in mano.
«Ca' vuli-» non fece in tempo di finire che Ezio gli sparò sulla gamba facendolo cadere.
«I Di Salvo nun si toccano» urlò,poi si chinò verso il ragazzo che era a terra e gli puntò la pistola in testa
«Se riesci a vivere e rici caccos a coccheruno,io nu' modo ppe ucciderti o' truov pure si me mandi rinto»
gli spaccò il sopracciglio con la pistola e ce ne andammo.
fine flashback
«Elizabeth?Sei cu noi?» disse Silvia passandomi la mano davanti agli occhi facendomi ritornare alla realtà
«Cosa scusa?» le risposi,non avevo ascoltato nulla
«T'agg chiesto se va tutto bene» sorrise,annuii.
«Si si,solo ricordi» le dissi alzandomi dalla panca che era al centro del bagno.
Si fece ora di cena e ci avviammo alla mensa.
«Nad te ricordi ca' avimm na' scommessa nuje tre?» ricordai alla ragazza mentre mi sedetti.
«Sei ancora in tiemp ppe 'nzerrà a' scommessa»
aggiunse Silvia scherzando«Datemi tempo,come promesso o' chiattillo striscerà a' mie piedi» ci fece l'occhiolino e ci mettemmo a ridere.
Finimmo di cenare e Nunzia ci accompagnò in cella.
Mi misi il pigiama e salii sopra il letto,avevo quello in alto e Silvia quello sotto il mio.
————
La mattina dopo ci svegliò come sempre Nunzia
«Ja Nunzia cinque minuti» dissi tappandomi le orecchie con il cuscino
«Di Salvo oggi aie pure e' colloqui scetati» uscì dalla cella e mi svegliai di colpo,finalmente avrei scoperto la persona che avrei dovuto uccidere.
Arrivammo a colazione e fortunatamente fu tranquilla.
Dopo aver fatto colazione andai in classe insieme alle ragazze,la professoressa iniziò a cercare di spiegare,
mi misi a testa all'ingiù sul banco e chiusi gli occhi.«Andiamo è finita a' lezione» mi svegliò Silvia.
Andai fuori dall'aula e andammo a giocare nel cortile,dove stavano anche i ragazzi.

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Him & I ||Edoardo Conte
Romance«Non ti accontenti degli altri se ti manca lui, e come darti torto, non puoi accontentarti, non pensarlo neanche un attimo, tu non puoi dimenticare se il tuo cuore ha già scelto per te chi vuole avere accanto, e lo sai, al cuor non si comanda, lo di...