Capitolo 30

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«Mi vuoi dire perché stai qua dentro o te lo devo far uscire di bocca con la forza» mangiai la mela che aveva nel piatto sedendomi davanti a loro.

«Ho mandato in coma una ragazza perché aveva guardato il mio ex ragazzo» mi misi a ridere.

«Tu? Con questo faccino?» le accarezzai la guancia.

«Preparati al peggio» le sussurrai all'orecchio e poi me ne ritornai al mio tavolo sotto il suo sguardo.

Le feci l'occhiolino e si girò di scatto.

«Ho scoperto cosa ha fatto la nuova arrivata» comunico alle mie amiche e attiro la loro attenzione.

«Wa e chi aveva ragione?» domandò Naditza.

«Ti ci sei avvicinata di più te, dice di aver mandato in coma una ragazza perché aveva guardato il suo ex»

«Andiamo bene» disse Silvia facendoci ridere.

«Vieni Elì, la direttrice è arrivata.» seguii Liz che mi portò nell'ufficio della direttrice.

«Buongiorno» ricambiai il saluto e mi sedetti sulla sedia davanti alla scrivania.

«Che cosa ho fatto?» chiesi arrivando al punto, si mise a ridere e mise le sue mani sulle mie, la guardai stranita e le ritirai non capendo la situazione.

«I tre ragazzi che avevano stuprato Livia, la tua migliore amica, si sono dichiarati colpevoli e attualmente sono a poggioreale che scontano la pena che gli è stata data.» mi alzai di scatto e andai ad abbracciare la direttrice che rise.

«Quando posso vedere la mia migliore amica?» domandai felice al settimo cielo.

«Il giudice ha accettato la richiesta che ha fatto lei appena ha saputo della notizia, entro dopodomani il colloquio sarà già fatto.» rispose.

Uscii dall'ufficio e appena arrivai in cortile andai ad abbracciare le mie amiche che stavano appoggiate al muro dove stava il parrucchiere.

«Wa Elì hai avuto un permesso?» scherzò Naditza.

«I tre vermi che hanno stuprato Livia sono a poggio reale!» alzai la voce facendo girare un po' di persone tra cui Edoardo che era rientrato dal permesso.

Lo guardai e notai che lui lo stava già facendo.
Mi batté il cuore forte e gli sorrisi mordendomi il labbro inferiore.

«Sono così felice che avete avuto giustizia!» esclamò Silvia riportandomi alla realtà.

La abbracciai felicissima, ora a poggio reale gli sistemeranno mio zio e mio cugino Ezio a quei tre.

{Edoardo Conte pov's}

Guardai Elizabeth correre verso le sue amiche felice.

Mi spuntò il sorriso pure a me guardando la ragazza abbracciare con felicità le altre ragazze.

I nostri sguardi si incontrarono, si morse il labbro sorridendomi e ciò mi fece eccitare.

«Eduà ma mi ascolti o fai finta?» chiese Ciro mettendomi la mano davanti alla faccia facendomi interrompere il contatto visivo con lei.

Him & I ||Edoardo Conte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora