Capitolo 14

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pov Edoardo Conte

Lunedì mattina ritornai dentro all'IPM.Lino mi accompagnò nella mia cella e posai lo zaino che avevo portato.

«Eduà hai chiavato?» mi chiese Totò mettendomi il braccio nelle spalle.

«Wa Totò non ce l'ho fatta» feci un segno con le braccia e le mani.

«E quello perché sei ricchione» scherzò e mi fece ridere.

«Ti piacerebbe Totò» ribattei scherzando.

«Eduà sei tornato?» mi disse Ciro mettendosi l'asciugamano nella spalla.Arrivarono anche Pirucchio e Pino.

Vidi passare il Chiattillo con l'asciugamano e Ciro ci fece cenno di seguirlo.

«Uscite tutti,andate via» alzò la voce Pino facendo uscire tutti tranne il Chiattillo che era terrorizzato da noi.

«Sta tranquillo a noi ci piacciono le femmine» disse Pirucchio guardando il ragazzo appena entrato in doccia.

«Tranne a Edoardo» scherzò Totò.

«Coglione» sorrisi.

«Guardate,ci sta pure il piecuro» Ciro si avvicinò a lui e gli tirò una testata,poi Pino continuò tirandogli un pugno nella faccia.

Pirucchio fermò il Chiattillo e lo ributtò in doccia.

Ce ne ritornammo in cella dopo aver sputato addosso al piecuro che stava ancora steso a terra.

Mi affacciai alla finestra accendendo una sigaretta.

Il pomeriggio uscimmo in cortile e c'erano anche le ragazze.

pov Elizabeth Di Salvo

Il pomeriggio uscii in cortile con le ragazze e trovammo anche i ragazzi.

Stavamo parlando di quello che avevo fatto in questi giorni di permesso,mi dispiaceva sentire che le mie due amiche al di fuori da qua avevano pochi amici.

«Io una migliore amica non l'ho mai avuta» disse Silvia guardando per terra mentre calciava qualche sassolino.

«E come no?Hai me,io sono la tua migliore amica» le misi il braccio intorno al collo e le diedi un bacio sulla guancia facendola sorridere.

Nel mentre vidi Carmine che aveva un livido in faccia,lo guardai e corsi verso di lui.

«Ma che cazzo hai fatto Ca» gli toccai il livido e si ritirò indietro dal dolore. «Chi cazzo è stato?» domandai mettendomi i capelli dietro le orecchie.

Si comportò come se io non ci fossi,non mi rispose e nemmeno mi guardò in faccia.

«Che tarantelle qua» Liz mi prese per il braccio e mi portò via,entrai nel campo delle ragazze e iniziammo a fare un torneo di pallavolo.

Chi perdeva questo torneo doveva offrire del fumo alle vincitrici.

Volevo vincere a tutti i costi.

Ero in squadra con le mie amiche e mi stavo divertendo molto.

Silvia e Nad si leticavano perché andavano sempre a prendere la palla insieme e si scontravano,ciò mi faceva ridere moltissimo.

Him & I ||Edoardo Conte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora