Capitolo 16

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«E ja Nad ti stai innamorando» sentii la voce di Silvia felice provenire dalla nostra cella.

Ero andata a farmi la doccia e stavo ritornando.Mi appoggiai all'uscio della porta con le braccia conserte

«E di chi si sta innamorando?» chiesi curiosa aggrottando le sopracciglia,mi guardarono entrambe e la mora si mise a ridere.

«Del Chiattillo!» le diede un piccolo schiaffetto sullo stinco e Nad si mise a ridere.

«L'amore non fa per me Silvié» rispose,sorrisi e mi tolsi l'asciugamano dalla spalla mettendolo nel lavandino del bagno dentro la cella.

«E allora siamo in due Nad» mi misi stesa sul letto dove erano le due.

«Come va con Milos?» chiesi curiosa alla mora,che quando sentì il suo nome diventò un po' rossa in faccia

«Va tutto ok» rispose toccandosi un po' le mani.Io e Naditza ci guardammo sorridendo.

«Va tutto ok?E basta?» domandai curiosa mentre appoggiavo la testa sul palmo della mano.

«E ja Elì come deve andare» rispose in imbarazzo e mi fece ridere, «Io non sono innamorata di Milos,tu lo sei del Chiattillo non puoi negarlo» indicò Naditza con la testa.

La ragazza si arricciolò i capelli castano chiaro al dito cercando di placare un piccolo sorrisetto.

«No,non lo sono» sorrise ironicamente mentre rivolgeva lo sguardo a noi due.

«E allora non ti da noia se ci provo con lui vero?» scherzò su Silvia,la guardò male e ci mettemmo a ridere tutte e tre.

«E tu Elì,sei mai stata innamorata?» domandò Nad guardandomi.

Mi alzai dal letto prendendo una sigaretta, «Nadì io l'amore non so manco cosa sia» la accesi guardando fuori dalle sbarre.

«Come faccio a capire se sono innamorata?» do' loro lo sguardo espirando il fumo della sigaretta.

«Quando faresti qualunque cosa per quella persona,
che preferiresti morire che stare senza di lui,che quando lo vedi ti batte forte il cuore e ti vengano le farfalle nello stomaco»

«Hai mai provato queste sensazioni?» aggiunse Nad.
Scossi la testa portandomi la sigaretta alla bocca,mi rigirai verso il mare.

«Wa Nad sei diventata filosofa» scherzò Silvia e mi fece ridere.

«Avrei fatto qualunque cosa per mio fratello...Sarei morta per lui come lui lo ha fatto per me...»

Mi cadde una lacrima che asciugai subito.

«Quello è il più bell'amore che ci sia» mi guardò con tristezza,Silvia si alzò e mi venne incontro,aprì le braccia e mi abbracciò.

Si aggiunse anche Naditza e mi fecero sorridere,ero fortunata ad averle incontrate.

«Ti voglio bene El» mi guardò Silvia chiamandomi con il soprannome che mi diede all'inizio di tutto.

«Bamboline in cortile ja» ci interruppe Nunzia.

Andammo in cortile e ci mettemmo a giocare a pallavolo,continuammo in "torneo" dell'altra volta.

Arrivammo all'ultimo round, «Facciamo chi vince questo vince tutto» esclamò una ragazza della squadra che stava perdendo.

Accettammo e battei la palla io,devo dire che tutte ci impegnammo al massimo,chi è che non voleva del fumo gratis?

Liz ci fece da arbitro,che ovviamente non sapeva la ricompensa che avrebbe ricevuto la squadra vincente.

Eravamo pari,mancava l'ultimo punto,mi arrivò la palla e la passai a Silvia e schiacciò facendo vincere la nostra squadra.

«La squadra di Silvia ha vinto!» esclamò Liz,avevo un sorriso a trentadue denti,andai da Viola,che era nella squadra che aveva perso.

«La vorrei sotto il cuscino del mio letto,ti ringrazio» le sorrisi dandole le spalle per poi andare dalle altre ragazze della mia squadra.

Il pomeriggio Beppe ci radunò in sala comune.

«Nel mentre che rifacciamo la nuova barca,dato che fa molto caldo in questi giorni,iniziano nuovamente le uscite in barca come gli anni scorsi»

«Chi si offre?» iniziammo tutti a dire "io" e Beppe sorrise,volevo andarci a tutti i costi su quella barca.

«Facciamo che di femmine viene;Elizabeth,Silvia e
...Gemma» abbracciai dalla felicità la mia amica che era accanto a me.

«Di maschi invece;Edoardo,Totò,Ciro...Pino e...
Cardiotrap dai» esclamò,mi voltai verso il ragazzo chiamato per primo e notai che già mi stava guardando.

«Domani mattina alle nove e mezza nel cortile.» ritornammo in cella e mi sedetti nel mio letto.

«Che peccato che a te non ti ha chiamata Nad,ci saremmo divertite un sacco» le disse guardandola.

«Io devo suonare con il Chiattillo» ricambiò lo sguardo.

«E allora vedi che ti sei innamorata» sorrise Silvia mettendosi una mano sul fianco.

Dopo cena accompagnai Naditza a fare la doccia e nel mentre mi guardavo allo specchio che c'era in bagno.

«Ma che occhiai che tengo» le toccai un po'

«Amo sei perfetta così» mi raggiunse Silvia,eravamo solo noi tre in bagno.

Naditza uscì dalla doccia e si mise l'asciugamano intorno a tutto il corpo e poi si mise il turbante.

Nel mentre Silvia mi stava provando a fare le trecce alla francese,ero una sua cavia per le acconciature.

«Aia!Silvia mi fai male» esclamai dopo che la ragazza aveva tirato un po' troppo i miei capelli.

«Ho quasi finito» mi legò l'ultima treccia e mi andai a guardare allo specchio.La riguardai e mi misi a ridere.

«Non ti piace?» chiese ridendo,feci un sorriso forzato e si mise a ridere.

«Son belle,ma non mi piacciono come mi stanno»

«Si come no,dai andiamo» si alzò ridendo,tutte e tre andammo in cella.Mi addormentai presto e mi tenne le freccine per avere i capelli mossi il giorno dopo.

La mattina dopo mi svegliai prima delle otto e mezza e stetti sul letto per un po',ero felice di uscire da qua e andare a fare un giro in barca.

Andai in bagno e mi sciolsi le trecce,i miei capelli erano molto mossi,adoravo i capelli lunghi con i boccoli,mi stavano anche bene.

Gli spazzolai per toglierli l'eccesso di boccolo ed era una meraviglia.

Andai in cella e Silvia si svegliò per colpa dei miei passi,aveva il sonno molto leggero e la svegliava anche un rumore piccolissimo.

«Già sveglia stai?» il tempo di dirlo che Nunzia entrò negli alloggi e ci disse di svegliarci.

Him & I ||Edoardo Conte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora