La mattina dopo ci svegliò come sempre Nunzia.
«Ja bamboline svegliatevi» ancora addormentata mi vestii con dei ciclisti neri e un top della Calvin Klein.
Scesi giù e i maschi stavano appena uscendo dalla mensa,incrociai nuovamente lo sguardo di Edoardo.
Mi voltai per guardarlo e lui fece lo stesso.
Dopo aver mangiato il comandante mi prese da parte e mi portò dalla direttrice.
«Ho fatto qualcosa di male?» chiesi
«No» sorrise scuotendo la testa
«Questo istituto ha aderito a un corso di arte e argilla,comincia proprio ora,comandante accompagnala giù»
Andai giù in cortile accompagnata dal comandante e Lino, «Non ho capito perché sta cosa la devo fare solo io» dissi scuotendo le mani.
«Non la fai solo tu,ora siete in pochi ma poi si aggiungeranno sempre più persone e voi dovete spiegare ai nuovi» affermò il comandante.
Entrai dentro il laboratorio e c'erano poche persone,
tra cui mio cugino Carmine.«Hey Ca» lo affiancai,fece un sorriso forzato e si rimise a "lavorare"
«Io e te non ci siamo mai presentati o sbaglio?» mi affiancò un ragazzo mentre modellavo un pezzo di argilla.
«Mai presentati» risposi guardandolo negli occhi.
«E perché no mo?» mi sorrise
«Edoardo Conte» appena sentii il suo cognome mi bloccai un attimo,la sua famiglia era alleata con i Ricci,la nostra famiglia rivale.
Mi porse la mano
«Elizabeth Di Salvo» gliela strinsi anche se con un po' di argilla.
«Lo sai che tieni degli occhi bellissimi?» mi sorrise,
rimasi fredda e mi limitai a fare un sorriso forzato.«Te lo hanno mai detto?» mi chiese spostandomi i capelli,me li rimisi dove erano prima e sorrise modellando l'argilla.
«Si me lo hanno detto» risposi per poi andarmene via e mi guardò mordendosi il labbro.
Finii di fare quel progetto,molto noioso.
Andai in cortile dove c'erano le altre ragazze,giocai per un po' a pallavolo con le altre e poi rientrai nelle celle.
Andai a cena e dopo in cella per dormire.
Mi misi alla finestra per fumare una sigaretta,
osservai il mare e mi tranquillizzò.————
Il giorno dopo riandai a fare l'attività.
«Lo tieni il fidanzato?» mi chiese Edoardo venendo accanto a me.
«Ma mi lasci in pace» gli dissi andando da un'altra parte,si unirono pure Ciro,Silvia e altri ragazzi.
Finite le attività la direttrice mi voleva vedere,
oramai andare nel suo studio era un'abitudine.
STAI LEGGENDO
Him & I ||Edoardo Conte
Romance«Non ti accontenti degli altri se ti manca lui, e come darti torto, non puoi accontentarti, non pensarlo neanche un attimo, tu non puoi dimenticare se il tuo cuore ha già scelto per te chi vuole avere accanto, e lo sai, al cuor non si comanda, lo di...