«Che cazzo ci fai qui?» chiesi infuriata al mio ex ragazzo Antonio. Lo guardavo con disprezzo, tutti quei mesi passati a picchiarmi.«Elizabeth, prima eri bella ma ora cazzo... in quanto ti sei imbellita così tanto? Cinque, sei mesi?» mi accarezzò i capelli.
Mi spostai con disgusto.
«Toglimi le mani di dosso figlio di troia» gli tirai uno schiaffo forte in faccia. Sorrise toccandosi il punto dove ora aveva rosso e il segno della mia mano.
Mi prese per il collo e mi sbatté al muro con forza.
«Lasciami stronzo!» esclamai con la poca voce oramai rimasta.
«Ho sentito ti ti senti con un certo Matteo... ti conviene lasciarlo altrimenti ti ammazzo con le mie stesse mani, ora che tuo cugino è in carcere tu non hai più nessuno a proteggerti.» strinse ancora di più la presa e tossii.
Sentii la risata di Edoardo e girai la testa verso di lui seguita da quella di Antonio.
«Sei tu Matteo?» lo guardò stranito.
«No, sono Edoardo. Ma chi cazzo sei tu?» affermò mettendosi una mano sopra le sue mutande.
«Con quante cazzo di persone scopi? Non sei cambiata per un cazzo... sei sempre una troia di merda eh?!» mi tirò un altro schiaffo.
Edoardo si avvicinò a lui e gli tirò una testa in faccia facendolo cadere.
«Troia a chi?» gli tirò un pugno diritto in faccia.
Il suo viso dopo quattro pugni era pieno di sangue,
Edoardo gli tirò un ultimo calcio e lo alzò di forza.«Se provi a riavvicinarti e a richiamarla troia ancora una volta ti uccido» lo spinse fuori.
Mi girai verso di lui e vidi la sua mano piena di sangue e i capelli tutti scompigliati. Gli sorrisi porgendogli la mano, l'afferrò e lo portai in bagno per medicargli le nocche tutte aperte.
Presi il cotone e l'acqua ossigenata e gliela posai sulle mani facendolo sussultare dal dolore.
«Chi è Matteo?» domandò con un pizzico di gelosia.
«Un ragazzo che mi voleva conoscere, ci siamo visti oggi e gli ho detto che ero interessata ad un altro»
«E... ci siamo baciati, c'è in realtà lui ha baciato me e io mi sono staccata dopo un pochino» mi guardò serio, spalancò gli occhi stupito.
«Vi siete baciati?» ripeté
«Si, ma come ti ho detto io mi sono staccata» si era offeso e lo avevo notato.
«Mamma mia non fare l'offeso» posai con forza il disinfettante sulla sua mano e sussurra dal dolore.
«Non me ne frega nulla in realtà».
«Va bene, allora andrò da lui» mi alzai e in risposta mi prese per il polso portandomi vicino al suo corpo.
Lui era seduto sul bordo della vasca ed io ero in piedi davanti a lui.
«Non vai da nessuna parte, tu sei mia» ahhh farfalle nello stomaco, le sentivo.
«Confermo la mia idea, sei un montato... io non appartengo a nessuno Conte» mise le mani sui miei fianchi e si alzò lentamente.
Chinai la testa per guardarlo negli occhi e lui fece lo stesso verso il basso.
«Poco tempo fa dicevi il contrario... ricordi?» si avvicinò alla mia faccia.
Gli misi la mano nella faccia spostandolo.
«Quanto mi piaci quando fai la difficile, ma con me non duri lo sai?» uscii di corsa dal bagno rincorsa da lui, mi prese in braccio e mi buttò nel letto facendomi ridere.
Venne sopra di me, mettendo le sue braccia ai lati delle mie spalle.
Il mio respiro si affannò come anche il suo.
Mi baciò il collo e lo mordicchiò lasciandomi dei segni rossi molto evidenti.«Ti amo Elizabeth» mi guardò negli occhi.
«Ti amo anche io Edo» presi la sua faccia con le mie mani e la avvicinai alla mia, gli diedi un bacio a stampo che poi diventò con la lingua.
Rigirai la situazione e mi ritrovai sopra di lui.
«Io ora ti dò tutta la mia fiducia... tradiscila e non vivrai per raccontarlo» gli alzai la testa verso la mia faccia e alzò un sopracciglio.
Ghignò e mi baciò nuovamente.
Ci mettemmo sdraiati sul letto, il suo braccio nelle mie spalle. Guardai il telefono e lui fece lo stesso.
Vidi su instagram l'annuncio di una discoteca qua vicina che proprio fra pochi minuti iniziava la serata.
«Ti va se andiamo in discoteca?» lo guardai.
«Ora?» chiede corrugando la fronte.
«No guarda... si!» esclamai.
«Va bene» mi alzai felice e andai nell'armadio a prendere un vestito che mi piacesse.
«Ti piace questo?» provai un vestito, era nero e tanto scollato quanto attillato, in alcune parti era trasparente e faceva intravedere le mutande.
Venne dietro di me e sentii una perturbanza nella mia schiena, alche sorrisi scuotendo la testa.
Mi accarezzò le braccia e mi sussurrò all'orecchio
"Vuoi far spaccare la faccia a qualcuno non è così?".Vidi tutta la scena dal riflesso dello specchio e ciò mi faceva venire ancora di più le farfalle nello stomaco.
«Probabile» gli sorrisi togliendomi da lui.
Mi prese in braccio e mi sbatté al muro, dopodiché fiondò le sue labbra sulle mie.
Mi staccai e andai in bagno.
«Dobbiamo prepararci!»
«Mi fai impazzire Elizabeth.» sorrisi alla sua frase nel mentre che mi mettevo un po' di mascara.
Uscii dal bagno e gli andai incontro, era seduto sul letto, gli presi il braccio facendolo alzare e lo portai in camera di mio cugino carmine.
Aprii il suo armadio e vi ci frugai un po' .
«Tadaaaa!» scossi le mani e presi una camicia nera insieme a un jeans, gliela porsi e si tolse la maglietta e i pantaloni che aveva prima.
«Miss. Di Salvo, come sto? Sono degno di uscire con lei ora?» mi avvicinai a lui.
«Signor. Conte, le mancherebbe un po' di eleganza nel parlare e nel rivolgersi alle persone, ma posso fare un eccezione solo perché sono accecata dalla sua bellezza» gli sistemai il colletto, nel mentre avevo le sue mani nei fianchi miei.
«Ah si? E quanto sono bello sentiamo?»
«Non più della sottoscritta mi spiace»
«Beh lei non la supera nessuno» lo baciai.
«Andiamo» mi spruzzai il profumo e uscii di casa insieme a lui.
Salii sul suo motorino, dietro di lui.
Arrivammo alla discoteca e entrammo senza aver avuto nessun problema.La musica era bellissima, c'era molto Liberato,
cantante che amo particolarmente.Partì me staje appennenn' amò,la mia preferita.
Me staje appennenn' amo'
Pecché me staje appennenn'?
Pecché me staje appennenn'?
Pecché me staje appennenn'?Andai in pista accompagna da Edoardo e iniziai a ballare seguita da lui.
Me staje appennenn' amo'
Pecché me staje appennenn'?
Me staje appennenn' amo'Mi girai verso di lui.
M'arrevuot' 'o core
E po' te ne vaje
Amm' fatte ammore
But don't ask me whyLo baciai e tutto intorno a me sembrava sparito,
anche la musica, che non sentivo più. Eravamo solo lui e io, him & i.
STAI LEGGENDO
Him & I ||Edoardo Conte
Romance«Non ti accontenti degli altri se ti manca lui, e come darti torto, non puoi accontentarti, non pensarlo neanche un attimo, tu non puoi dimenticare se il tuo cuore ha già scelto per te chi vuole avere accanto, e lo sai, al cuor non si comanda, lo di...