Capitolo 16

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"Grazie per questa meravigliosa giornata" dico per poi salutare Kylian con un bacio a stampo, che poi viene prolungato.
Gli concedo la lingua.
"Vengo di sopra?" Dice staccandosi sussurrando nelle mie labbra.
Sorrido e scuoto la testa in modo di negazione.
"E va bene..." dice ridendo.

Ci guardiamo l'ultima volta ed esco dalla macchina.
Non ha proprio accostato sotto casa dato che in quella zona c'è tanto movimento.
Giro la chiave del mio portone, Dio dovrei andare a fare dei giri in periferia nelle varie villette, sto odiando amaramente questi condomini.

Dopo aver fatto l'ultimo giro vengo spinta con forza dentro.
"Ma che-" mi blocco guardando la figura incappucciata davanti a me.
Sobbalzo, ma appena si toglie il cappuccio e gli occhiali capisco chi è.
"Neymar?" Chiedo ridendo al ragazzo di fronte.
Mi avvicino a lui pericolosamente, sta per baciarmi ma metto un dito sulle sue labbra per fermarlo.

"Non riesci a stare neanche pochi secondi distante da me, Neymar?" Chiedo facendo la voce da piagnucola.
Mi guarda da testa ai piedi, squadrandomi.
"Fanculo Rebeca, hai perfettamente ragione" dice togliendo il mio dito e avvinghiandosi verso di me.
Mi bacia appassionatamente, senza neanche staccarsi di un centimetro.

Ci stacchiamo appena  sentiamo il rumore del portone aprirsi.
"Ciao Camilla" dico salutando la mia amica, che guarda prima me e Neymar.
Ormai lei ha le copie delle chiavi di casa mia.
"Oh, ehm, stavo giusto andando via" dice per poi mimarmi "tu sei matta" ridendo.
Esce di nuovo.
Guardo Neymar e iniziamo a ridere come pazzi.
"Che ne dici di andare di sopra?" Chiede.
Annuisco.
E salgo i primi 3 scali per poi arrivare di fronte a due scelte.
Ascensore o scale.
Questa è la scelta più terrificante della mia vita, la ricorderò per sempre.
Neymar mi precede andando verso l'ascensore schiacciando il bottone.
Pessima scelta.

Appena scende mi fa entrare per prima.
In uno spazio chiuso e anche così stretto... solo io e lui.
Io e Neymar.
Sento aria di imbarazzo e lo percepisco dalle mie guance ormai rosse.
Mi guardo attorno ma sento il suo sguardo su di me.
Mi giro per guardandolo e confermo che mi sta guardando.

Si gira verso di me occupando lo spazio che c'era fra di noi.
Do un'occhiata al numero, 2 e noi dovremmo arrivare al 4.
Poi mi giro verso di lui che mi sorride divertito.
Poi sento la sua mano accarezzarmi la guancia.
"Hai un viso così dolce..." sussurra prima di baciarmi lentamente.
Questo bacio per mia sfortuna dura poco dato che le porte dell' ascensore si aprono.

È proprio vero che quando vuoi che il tempo passa velocemente non succede, quando vuoi che il tempo passi lentamente non succede neanche questo.

Il tempo è come una lente che rende più nitida la visione della realtà.

Mi prende la mano e gli indico la strada.
Giro le chiavi cercando di essere più calma possibile, soprattutto senza tremare.
È la prima volta che porto un ragazzo in casa mia.
Sono sempre stata io ad andare da loro.
Ed è l'uomo giusto che sto portando qui?
Nel mio nascondiglio? Come lo chiamo io.
"Eccoci..." sussurro aprendo la porta.
Non sto facendo per niente la cosa giusta.
Sto tradendo una persona per solo "attrazione fisica"?
Cosa ho che non va?
Mi rimpiange solo immaginare come mi sentirei al posto di Kylian.

A scacciarmi le idee e proprio Neymar che mi cinge le mani nei fianchi.
Lo vedo togliersi la maglietta, lo sto per fare anch'io però mi ferma.

Lo guardo confusa.
"Rebeca..." mi chiama sorridendo.
"Io non voglio fare sesso" dice andandosi a sedere nel divano, sempre a petto nudo.
Lo osservo un po' sconcertata per la sua risposta, ma non rispondo.

Lo vedo picchiettare sul divano e guardarmi indicandomi di sedermi affianco a lui.
È così faccio.
"Raccontami di te" inizia a parlare.

WORK |NEYMAR JR|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora