WORK |NEYMAR JR|

Capitolo 13

"Buongiorno" sorride Kylian abbracciandomi.
Mi precipito su di lui mettendomi a cavalcioni e inizio a baciarlo aggressivamente.
Forse e per togliere il sapore delle labbra di Neymar?
Appena mi stacco da lui sorrido.
"Oh...beh che bel risveglio" dice indicando la sua erezione sotto di me ridendo.
Rido anch'io mettendomi a sedere sul letto, tenendo sempre le lenzuola strette sul mio corpo nudo.

Mi vorrei alzare dal letto, ma Kylian da suo sguardo fisso su di me sembra l'abbia capito.
"Kylian devo alzarmi" dico arrossendo in viso.
"È quindi?" Ride lui, appena vedo che si sta alzando il mio sguardo è fisso sul suo corpo nudo.
Arrossisco ancora e finalmente decido di alzarmi anch'io.

Ma appena mi alzo sento le sue mani sui miei fianchi.
"Sei perfetta, non ti merito" sussurra iniziando a baciarmi il collo.
Kylian non ti merito io per quello che ti ho fatto.
Sorrido cercando di essere passiva.
"Dai andiamo a fare colazione non ho voglia di sprecare energie prima degli allenamenti." Dice sorridendo maliziosamente facendo ridere anche me.

Facciamo una classica colazione con vari biscotti e latte.
Cerco di recuperare i vestiti della scorsa sera, ma Kylian mi obbliga di mettermi una sua maglietta, me la lancia addosso.
Rido appena vedo la maglietta.
"Serio?" Dico guardando la scritta dietro <Mbappé>
"Sono serissimo" dice girandosi verso di me.

Mi tolgo il reggiseno davanti a lui e metto la sua maglietta.
"Ora va meglio" dico sorridendo.
Lo vedo ridere e indicarmi di uscire, facendomi passare per prima da vero gentiluomo.
Per fortuna che in spogliatoio ho un cambio e metterò dei leggings per fare allenamento.

Appena la macchina si ferma scendiamo mano nella mano, alcuni paparazzi ci scattano foto ma dalla faccia di Kylian vedo non fregarsene minimamente e io faccio lo stesso.
Noto una presenza fuori all'entrata ed è Neymar che ci sta guardando con un sorriso.
Mi dovrei preoccupare?
cerco di ignorarlo ma Kylian mi trascina proprio verso la sua direzione.

Maledico con lo sguardo Kylian senza farmi vedere.
"Ehi amico!" Urla Kylian.
"Kyky!" Lo saluta Neymar.
Io non faccio altro che guardare tutt'altra parte.
"O mio Dio!" Urla Kylian lasciando la mia mano andando ad abbracciare un suo amico che sembrerebbe non vedere da un secolo.
"Ora non mi rivolgi neanche una parola?" Inizia a parlare il ragazzo di fronte.
"Lasciami in pace" sputo acida.
"Ieri però non volevi che ti lasciavo stare mentre ti scopavo così tanto forte in doccia" dice ridendo facendo un passo verso di me.
Io faccio un passo indietro quasi cadendo dal marciapiede.

"Fai schifo" dico guardandolo schifata.
Come può una persona essere così stronza?
"Facciamo entrambi schifo" la sua faccia diventa passiva in un secondo, continua a fare passi verso di me.
Io lo guardo confusa dalla sua affermazione.
"Stiamo tradendo le persone che amiamo" sputa acido.
Alzo le mani senza sensi di colpa.
"Hai iniziato tu" dico.
"Abbiamo" mi corregge.
"Facciamo finta che non è successo niente" dico guardando Kylian che ride e scherza con il suo amico.

"Come faccio a dimenticare una scopata, Rebeca?" Chiede.
Io lo guardo negli occhi.
Non rispondo.
Perché in effetti ha ragione.
Mi squadra da testa ai piedi.
"Hai fatto sesso con lui?" Mi chiede cambiando espressione, come se fosse infastidito.
"Che t'importa?" Dico.
"Mi importa Rebeca" sputa acido.
"Non ti deve importare non stiamo mica insieme!" Urlo quasi da farmi sentire.
Sbuffa e sospira aggiustandosi il cappello.
"Senti..." inizio a parlare.
"Iniziamo dall'inizio, amici?" Dico allungando la mia mano verso di lui.
Osserva la mano per pochi secondi prima di allungare la sua e stringerla.
Mi mette i brividi sentire le sue mani fredde a contatto con le mie che sono calde.
Mi guarda ancora con la sua mano fissa sulla mia.
La tolgo immediatamente facendolo sobbalzare dalla mia velocità.

"Allora, a dopo Rebeca" dice  sussurrando il mio nome girandosi l'ultima volta entrando poi nell'edificio PSG.
"Perfetto..." sussurro sospirando.
"Ehi scusami ero andando a salutare un mio amic- tutto bene?" Dice guardando la mia faccia sconcertata.
"Sisi entriamo?" Chiedo facendo un mezzo sorriso, sorride anche lui e mi fa passare per entrare.

Arrivo nello spogliatoio,
Metto dei leggings neri e mi faccio una coda alta.
Mi ritocco con alcuni trucchi che avevo lasciato qui e poi esco dal mio spogliatoio dirigendomi verso la palestra.
Quando entro sono tutti lì.
Vedo Kylian venire verso di me con un sorriso.
"C'è la data della partita" dice.
Sorrido elettrizzata.
"Quando?" Chiedo.
"Il 5 di questo mese" dice.
"Perfetto!" Urlo attirando l'attenzione di tutti mettendomi a disagio.
Mi da un bacio a stampo e ritorna a fare i suo allenamenti.
Io faccio i miei soliti attrezzi e i soliti piegamenti.

Cerco con lo sguardo Neymar, ma non lo trovo da nessuna parte.
Poi mi viene un'idea.
Campo.
Mi avvio verso il campo dicendo a Kylian che dovevo andare al bagno.
Non so perché io lo stia cercando, ma ho tanto bisogno di sapere dov'è in questo momento.
Sbircio dalla vetrata e lo vedo lì,
da solo che tira in porta.
Abbasso lo sguardo e vado verso di lui.
Da quando sono qui, ho capito che il calcio per questi ragazzi è tutto.
E facendo varie ricerche ci sono veramente tantissimi che amano questo sport da quando erano piccoli.
Come Neymar.
A mio parere, la grande popolarità che ha il calcio nel mondo non è dovuta alle farmacie o agli uffici finanziari, bensì al fatto che in ogni piazza in ogni angolo del mondo c'è un bambino che gioca e si diverte con un pallone tra i piedi. Ma il calcio, oggi, è sempre più a un'industria e sempre meno un gioco.

"Hey..." lo chiamo attirando la sua attenzione dalla porta in cui stava tirando il pallone asciugandomi le gocce di sudore che scendevano sulla mia fronte.