WORK |NEYMAR JR|

Capitolo 7

Arriviamo a casa sua, e appena scendo dalla macchina mi prende la mano.
E mi inizia a trascinare dentro casa sua.

"Kylian!" Urlo ridendo.
Appena entrati mi mette le mani nei fianchi e mi bacia con passione.

"Non sai quanto aspettavo questo momento" dice.
Io sorrido e continuo a baciarlo.

Osservo la sua casa ed è spaziosa, molto elegante e raffinata.
"Wow" dico.

"Ti piace?" Dice guardando la sua dimora.
Annuisco e mi prende di nuovo la mano facendomi salire in camera sua.

Mi spinge nel suo letto e si mette sopra di me.
Non mi fa aggiungere parola che si schianta verso di me baciandomi.
Scende verso il collo e mi inizia a baciare, quell'effetto mi fa ricordare ad altro ma non ci do tanto peso.

"Kylian" gemo.
Mi inizia a togliere la maglietta e io faccio lo stesso con lui.
Sorrido e inizia a baciarmi il seno.

Vedo i suoi addominali scolpiti e rimango spiazzata alla vista.

Sono ormai nuda davanti a lui, si toglie i boxer e spalanco gli occhi.

Vedo che ne accorge dato che inizia a ridere e io divento rossa dall'imbarazzo.

Mi bacia di nuovo e mi fa stendere, si mette il preservativo preso dal cassetto del comodino.
"Pronta?" Mi chiede.
Annuisco incerta.

In un colpo solo entra dentro di me, e io non faccio altro che gemere.

"Sei perfetta" sussurra gemendo spingendo sempre di più il suo membro in me.

Cerco di sorridere non riuscendoci per le sue varie spinte che mi mandano in estasi.
Dopo varie spinte, si apre un vero orgasmo.

"Vieni per me Rebeca" sussurra al mio orecchio.
All'ultima spinta, urlo arrivando all' orgasmo e lui fa la stessa cosa un attimo dopo.

Si affianca accanto a me ancora con il fiato corto e l'osservo.
"Mi piaci Rebeca, veramente non ti ho portato a letto solo per-" lo interrompo baciandolo.

"Anche a me" sorrido sulle sue labbra.
"Ma ora riportami a casa, domani devo lavorare" dico ridendo.
"Oddio vero scusami, ci vediamo domani al lavoro" sottolinea l'ultima parola ridendo.

Ci vestiamo e mi accompagna finalmente a casa.
Lo saluto con un bacio sulla guancia e scendo dalla macchina.

"Casa dolce casa..." sussurro entrando a casa.
"Oddio che novità!" Dico accendendo la luce osservando Camilla con un uomo stesi sul divano.

Camilla manda via l'uomo che mi manda un'occhiata e finalmente sole.

Mi siedo sorridendo.
"Ti vedo felice" inizia a parlare la mia amica.

"Ho baciato Kylian" dico arrossendo.
"Oh mio Dio" dice ridendo la mia amica scioccata.

"Non solo..." dico guardandola in modo malizioso.
"Voglio dei cazzo di dettagli!" Dice mettendosi comoda aspettando il mio racconto.

Mi sveglio la mattina seguente, ho ancora dolori al basso ventre dato che ormai ero arrugginita, non facevo un rapporto sessuale dal liceo.

Mi preparo mettendo dei leggings e un top, metto anche un capellino dato che non ho voglia di truccarmi.

La macchina è andata a recuperarla Camilla, per fortuna che esiste la mia salvezza ovvero lei.

Arrivo al campo ed entro.
Saluto Robert e vari segretari, e mi avvio nello spogliatoio.

Chiudo la porta alle mie spalle e poso le cose senza accorgermi di una presenza.

"Ma-" urlo sobbalzando ma mi interrompe tappandomi la bocca.
"Vi ho visti ieri" inizia a parlare.
Mi toglie la mano e finalmente respiro.

"Neymar di cosa stai parlando?"chiedo confusa.
"Tu e Kylian" sputa acido.
"E quindi?" Dico alzando un sopracciglio.

"E quindi?!" Dice ridendo nervosamente.

"Ti ha fatto urlare il suo nome? Come scopa? Scopa bene?" Chiede ad un tratto, poi mi alza il capellino per guardandomi dritta negli occhi, ma io tolgo con un gesto la sua mano.

"Fatti gli affari tuoi" sputo acida io guardandolo dritto negli occhi.
Cerco di allontanarmi ma mi ferma con le sue braccia circondandomi con esse.

"Lasciami in pace!" Urlo.
"No" dice sorridendo.
"Sono..." inizio a parlare incerta ma poi decido di finire la frase.
"Fidanzata con Kylian" dico abbassando lo sguardo.

"Oh lo so!" Dice facendo spallucce.
"Dovresti allontanarti" dico.
"Mi piacciono le ragazze fidanzate" sussurra al mio orecchio.

Spalanco gli occhi.
Si allontana da me e apre la porta alle mie spalle.
"Ci si vede..." inizia a parlare.
"Rebeca..." sussurra il mio nome in modo seducente.
Sbuffo e ritorno a posare le cose.

"Stronzo"