Parlo di libertà
Tu parli di bandiera
Parlo di rivoluzione
Tu preferiresti di gran lunga vantarti
E come i decibel di questo discorso disincantato
Continua a bagnare la giornataWhite, Discussion - Live
21 Maggio 2009Io, mia sorella e miei genitori eravamo seduti al tavolo della cucina, per pranzare e ascoltare il telegiornale.
«Arrestate dieci persone nel palermitano» stava dicendo il giornalista. «Erano affiliate al clan dei Mersiglia. Ancora latitante il boss Giuseppe Mersiglia.»
Sentivamo quasi tutti i giorni notizie del genere.
Come possono uscire dal carcere così presto! mi ritrovai a pensare.
Succedeva sempre la stessa cosa: prima venivano arrestati, dopo pochissimo tempo erano di nuovo per le strade della città. Era una cosa che proprio non riuscivo ad accettare.
«È assurdo!» sbottai a un certo punto, lasciando andare la forchetta sul piatto.
Mi guardarono tutti e tre con gli occhi sorpresi.
«Cosa ti prende?» chiese mia sorella, guardandomi stranita.
«Come si fa a vivere in una città dove questo è normale?» Indicai la tv con la mano. All'improvviso avevo perso l'appetito e iniziai a parlare con foga. «Un delinquente come Mersiglia gira libero per la città e nessuno se ne lamenta, nessuno fa nulla al riguardo.»
«Ci sono le forze dell'ordine che se ne occupano, Lara» mia madre parlò placidamente, ma sentivo un leggero fastidio nella sua voce, lo stesso che percepivo ogni volta che si affrontavano certi argomenti. «Non è una cosa che riguarda noi.»
«Cosa stai dicendo, mamma?» Alzai la voce. «È una cosa che riguarda tutti noi! Ogni singolo abitante di Palermo. È per gente che la pensa come te che le cose in questa città non cambieranno mai.»
«Lara, ognuno fa il proprio dovere. Quello delle forze dell'ordine è scovare i delinquenti. Il tuo, al momento, è studiare. Tutte le altre idee che hai per la testa sono solo distrazioni.»
«Mamma, dai, non puoi dirle questo» intervenne Emily in mia difesa. «Dovresti essere contenta che le interessino questioni così importanti.»
Mio padre ci guardava silenzioso, come al solito quando si scatenavano queste discussioni. Lui era sempre stato più accondiscendente rispetto a mia mamma e quando si parlava di certi argomenti non interveniva mai.
«Mi farebbe contenta se recuperasse matematica.» Mia madre passò lo sguardo da Emi a me. «Tutto il resto, ripeto, è una distrazione.» Si voltò verso il televisore, facendo intuire che per lei la discussione era chiusa.
Mi faceva adirare quel suo atteggiamento e non riuscivo proprio a capire perché si comportasse così.
Mi alzai di scatto facendo sbattere la sedia contro il mobile alle mie spalle. «Con te è sempre così, quando si parla di queste cose!» Andai verso la porta. «Sappi che dopodomani c'è un corteo per commemorare le vittime della mafia. Io ci andrò!» Mi voltai, ma mi fermai sulla soglia.
«Tu non vai da nessuna parte senza il mio permesso!» mi urlò dietro.
«Mamma, lasciala andare. Non c'è nulla di male.» Emily, ancora una volta, venne in mio soccorso.
«Tu non immischiarti e non incentivare certi atteggiamenti.»
«Vabbè, mi è passata la fame.» Mia sorella si alzò e andò nella sua stanza, sbattendo la porta.
Io feci lo stesso. Camminai in lungo e in largo per la mia piccola camera e poi mi coricai sul letto, cercando di respirare profondamente e di rilassare i muscoli.
Una lacrima mi attraversò la guancia. La continua severità di mia madre era, ai miei occhi, totalmente senza senso.
Spazio autrice ✨
Buongiorno readers del mio cuore ❤️
Questo capitolo è molto corto ed è un flashback più passato di quelli che avete visto fino ad ora. Con questo si apre la terza linea temporale della storia.
Come mai la madre di Lara e Emily è così severa? 🤔
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e commento ❤️
Ci vediamo martedì prossimo con SYS 😎
Vi ricordo che mi trovate su:
IG: lacasa_deilibri_ms
Tiktok: MartinaSchiavo18
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SYS - La società degli splendenti
RomanceCosa accadrebbe se una ragazza, decisa ad estirpare la mafia dalla sua città, fosse attratta irrimediabilmente dal figlio di un capo mafia? Palermo, 2011. Un gruppo di amici, in un caldo pomeriggio estivo, trova un vecchio e polveroso libro: rinasce...