Capitolo Quindici - Di Nuovo Riuniti

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Perché non svanite tutti
(Parlando della mia generazione)
E non provare a scavare quello che tutti noi d-d-d- diciamo
(Parlando della mia generazione)
Non sto cercando di causare una grande s-s- sensazione
(Parlando della mia generazione)
Sto solo parlando della mia g-g-g- generazione
(Parlando della mia generazione)

My Generation – The Who

 
Negli ultimi due giorni erano riusciti a raggiungerci quasi tutti.

Maria, la sorella più piccola di Christian, aveva già ventidue anni.

Arrivò Alexander, che tutti chiamavamo Alex; era il miglior amico di Christian, nonché l’ex fidanzato di Luna. Erano perfetti insieme, solo che anche per loro le cose non erano andate come previsto. Nonostante gli alti e i bassi che avevano attraversato, non potevo immaginare una coppia più affiatata della loro.

Finalmente era arrivata anche Nicole, la sorella maggiore di Luna. Mancava all’appello solo Stephan, il mio migliore amico, nonché quello di Luna.

Ovviamente non c’era nemmeno Emily. Con l’arrivo di tutti gli altri la sua mancanza mi pesava ancora di più.

Aveva chiesto a me di prendere il suo posto nel gruppo, implorandomi di esserne la guida. Gli altri erano d’accordo con lei. Io, però, sebbene avessi il sostegno di tutti, non mi sentivo affatto pronta per quell’incarico e sapevo che non sarei mai stata alla sua altezza.

«Ma che cazzo state facendo?» Sentii Christian urlare fuori.

Era l’alba. Mi alzai subito e andai a controllare cosa fosse successo. Ci precipitammo tutti fuori e trovammo Christian, in tenuta da corsa, a fissare allibito il muro di casa sua.

D’istinto ci voltammo a guardare la parete.

LA SYS e' TORNATA

MA

PALERMO NON LA VUOLE!

 
Ci ritrovammo a leggere quella frase dal tono parecchio intimidatorio.

«Chi è stato?» chiesi con un velo di rabbia.

«Erano due ragazzini, forse avevano sui quindici, sedici anni» Christian rispose senza staccare lo sguardo dalla scritta.

«E adesso che si fa?» Maria era preoccupata, così come tutti noi.

«È già un problema essere qui» disse Luna. «Ci mancava la scritta con il nome della società fuori dalla porta, per dare meno nell’occhio.»

«Stavolta ci arrestano!» Alex cercò di scherzarci su.

«Ragazzi, state tranquilli, se dovesse arrivare qualcuno ci penseremo in un secondo momento.» Nicole parlò a tutti, ma guardò me, intuendo forse che non sapevo con esattezza cosa dovessimo fare.

«Tornate dentro, ci sono alcune cose di cui dobbiamo parlare» continuò.

Entrati in casa ci sedemmo a cerchio attorno al tavolo del salotto.

«Non per fare il guasta feste...» prese la parola Raffaele. «Ma la segnaletica qua fuori attirerà l’attenzione della polizia e sappiamo bene quanto gli farebbe piacere prenderci con le mani nel sacco.»

«Proprio quello a cui stavo pensando» annuì Luna. «Abbiamo parecchie cose di cui occuparci» aggiunse Nicole rivolgendo di nuovo il suo sguardo su di me. «Qualcuno dovrebbe coordinarci un po’!»

SYS - La società degli splendenti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora