Devi rollare, rollare, rollare
Tu devi eccitare la mia anima, va bene
Rollare, rollare, rollare, rollare
Eccitare la mia animaRoadhouse Blues – The Doors
10 maggio 2012Emily aprì la saracinesca del garage, il suo viso non lasciava trasparire emozioni.
Entrai: gli altri si trovavano già lì.
Erano tutti seduti. Passai in rassegna ognuno dei loro volti, tentando di capire cosa stesse accadendo. Difficilmente ci riunivamo nel primo pomeriggio, di solito ci rifugiavamo nel nostro covo la sera o la notte.
Mia sorella mi aveva mandato un messaggio che suonava come un ordine: “Vieni subito alla base!” E immediatamente era cresciuto un sospetto che mi aveva provocato un senso di nausea.
«Qualcuno mi dice cosa sta succedendo?» Mi mostrai impaziente rimanendo in piedi.
«Forse dovresti dirlo tu a noi.» Il tono duro di Alex confermò i miei timori.
«Alex! Avevamo detto di parlare con calma o sbaglio?» Luna lo rimproverò, senza però guardare me.
Anche gli altri sembravano aver deciso di non incrociare i miei occhi. Mi sentivo come un’estranea in mezzo ai miei amici. Mi sembrò che le gambe volessero cedere da un momento all’altro.
«Ok, questo gioco non mi diverte. Parlate!» Incrociai le braccia al petto.
I ragazzi spostarono la loro attenzione su Emily e anche io feci lo stesso.
Lei prese un profondo respiro: «Cosa ci facevi ieri pomeriggio con il figlio di Mersiglia?»
«Cosa?» Nonostante fosse ormai chiaro il motivo di quella riunione, non mi aspettavo una domanda così diretta. Mi sentii in trappola.
«Non fare finta di non capire, Lara. Eravate piuttosto intimi.» Alex continuò con lo stesso tono, ma mia sorella lo zittì con lo sguardo, rivolgendolo subito dopo su di me.
Sentii le lacrime velare i miei occhi, ma mi sforzai di non lasciarle cadere. Da giorni vedevo Adriano di nascosto, cercando di stare molto attenta. Evidentemente però non lo ero stata abbastanza.
«Alex ti ha vista con il figlio di Giuseppe Mersiglia. Ci vuoi spiegare perché esci con chi deve prendere le redini di una delle più importanti famiglie mafiose della città?» La voce di Emily sembrò incrinarsi, anche se percepivo che stava cercando di rimanere fredda.
«Non prenderà il posto di suo padre…» La mia frase fu quasi un sussurro.
«E questo l’ha detto lui, immagino. A te. La persona che ha fatto arrestare suo padre» Christian parlò per la prima volta, i suoi occhi mostravano tutta la sua delusione. «Non credi che ti dica quello che vuoi sentire?»
«Voi non lo conoscete…» Tentai di mandare giù il groppo che avevo in gola.
«Lara, vogliamo solo capire.» Luna si avvicinò a me, poggiando la mano sul mio braccio con delicatezza.
Respirai profondamente. «Non posso spiegarvi qualcosa che non capisco neanche io, ma dovete fidarti di me.» Guardai prima Luna e poi Emily, quasi implorandole.
«Non basta, Lara…» Mia sorella scosse la testa. «Non puoi chiederci semplicemente di fidarci di te. Non pensi che il tuo giudizio non sia oggettivo?»
«No!» esclamai cercando di mostrarmi sicura.
«Mi sembra ovvio cosa lui stia cercando di fare» disse Christian serrando la mascella «È assurdo che tu non te ne renda conto.»
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SYS - La società degli splendenti
RomanceCosa accadrebbe se una ragazza, decisa ad estirpare la mafia dalla sua città, fosse attratta irrimediabilmente dal figlio di un capo mafia? Palermo, 2011. Un gruppo di amici, in un caldo pomeriggio estivo, trova un vecchio e polveroso libro: rinasce...