Alice era in testa, sul Grafobrancio ormai fedele alleato con Evernever che tentava disperatamente di restargli in groppa. A loro seguito c'era il resto del gruppo: Mirana e Laureline -accompagnata da Tarrant con il quale non aveva ancora scambiato una parola- sui loro destrieri e i gemelli insieme agli altri su una carrozzella trainata da Bayard.
Attraversarono la vecchia terra della Regina Rossa in cui il palazzo cadeva in pezzi e rovina, la siepe che ritraeva il volto della sovrana era cresciuta prendendosi vita propria e ora cadeva quasi a terra e stessa cosa voleva per gli archi dell'edificio. Cadenti e intrisi di roghi spinosi.
Poi, si ritrovarono in una landa desolata di pura roccia con in lontananza un unico enorme complesso fatto di radici rosso ciliegia a forma di cuore sulla cui cima si intravedevano alcune cupole e torrette colorate. Il nuovo palazzo della Regina Rossa.
Laureline a quella vista ebbe un sussulto, anche se non si spiegò il perché. Forse per il fatto di essersi resa conto che Isi era riuscita a farsi una vita dopotutto anche senza di lei e Mirana, un'altra volta.
Arrivarono a un soffio dal confine e lei scese insieme alla sorella dal cavallo. Quindi intimò agli altri di non doversi, per poi concentrarsi chiudendo gli occhi per qualche secondo, rendendo visibile la barriera che impediva ai prigionieri dell' di uscire e agli "innocenti" di non oltrepassarla.
Un velo sottile e semitrasparente che Mirana sciolse sfiorandolo con le dita.
Era stata lei a voler issare quella barriera e Laureline non aveva avuto la possibilità di smuoverla da quella decisione - anche perché non sarebbe servito.
Era tanto rigida quando prendeva decisione la Regina Bianca che era difficile farle cambiare idea.
Comunque, la barriera si sciolse e loro risalendo sui destrieri, insieme agli altri si avvicinarono all'entrata per poi lasciare gli animali fuori ed aprire il portone d'ingresso.
All'interno quel posto era molto buio, cupo e senza la minima fonte di luce. Non c'era alcuna finestra alle pareti, le quali erano ricoperte di rami e creature strampalate come bruchi giganti luminosi blu cobalto.
Tutti si guardarono intorno, constatando che in quel labirinto non sarebbe stato facile trovare la stanza in cui quella perfida donna aveva imprigionato la famiglia del Cappellaio.
Laureline e Alice si scambiarono un'occhiata complice, capendosi al volo.
«Dobbiamo dividerci.» disse la seconda agli altri che annuirono senza proteste.«Noi ci separiamo insieme.» aggiunsero contemporaneamente i gemelli prendendosi per mano e con Kalea alle spalle che decide di andare con loro.
Quindi si divisero: Alice con il Cappellaio, Laureline con Evernever e gli altri da soli. Contarono fino a tre, augurandosi con lo sguardo buona fortuna e partirono, perlustrando ogni corridoio che incontrarono sul cammino.
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Laureline seguì l'istinto e aprì una porta, sperando che dentro non ci fosse nessuna trappola al suo interno.
Erano passati pochi minuti, ma alcuni degli amici erano già caduti in alcune di esse e lei non sperava certo di fare la stessa fine anche se era preoccupata per loro.
Erebus le si avvicinò e posò la mano sulla maniglia insieme a lei. Contarono fino a tre e quando aprirono, si ritrovarono davanti una stanza vuota. Fatta solamente di radici intersecate tra loro.
«Che...che facciamo?» balbettò la ragazza vedendo la porta chiudersi bruscamente da sola.
Erano in trappola ed Evernever per consolare l'amica e rassicurarla un po', non poté far altro che cercare di sorridere.
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Moonlight Shadow
FantasyUna Regina dimenticata, dolce e riservata. Un Cappellaio matto, completamente fuori dagli schemi. La storia potreste averla già sentita, magari in maniera un po' differente, ma fidatevi... non é così. Amici fin da piccoli, un ordine li porta a divid...