Viaggiarono nuovamente attraverso l'Oceano del Tempo e mentre Alice dirigeva, Laureline si concentrò per localizzare le sorelle.
Nella mente le si formò l'immagine del castello di Halionis, la sua vecchia casa e lei seppe che si trovavano laggiù.
«Giorno Ruzzoloso.» disse sicura all'amica che senza batter ciglio impostò tal data sul contatore dei giorni. L'aggeggio quindi spinse a tutta velocità, catapultandole ben presto in quel ricordo.Si ritrovarono a diversi metri da terra, nel cielo sopra il villaggio con l'enorme vetrata colorata nell'ala ovest del palazzo reale davanti. Alice intimò all'amica di reggersi, poi azionò la leva e con un ultimo scatto, frantumando il centro del disegno di vetro, si ritrovarono in quel corridoio. Alla fine di esso c'era la camera in cui dormivano da piccole Laureline e le sue sorelle.
Proprio fuori dalla porta c'erano loro (adulte) che in silenzio origliavano la conversazione.
«È vero Mirana? Sei stata tu a buttare le briciole sotto il letto?» la voce della madre giunse alle orecchie di Laureline proprio mentre stava arrivando e la fece sussultare. Era da tantissimo tempo che non la sentiva. Si ricordò di tutte le volte in cui venne rimproverata, tutte le volte che è stata messa in punizione, tutte le volte in cui le sorelle in un modo o nell'altro la incastravano per darle la colpa. Una crepa si formò nel suo cuore, provocandole un forte dolore nel petto.
«No. È stata Laureline.» fu la risposta della piccola Mirana che negò con la testa e indicò la sorellina, tranquillamente seduta sul suo letto.
«Sei stata tu, Mirana! Non dar la colpa a lei.» la ribeccò Iracebeth con il fumo che cominciava a uscirle dalle orecchi per la rabbia.La Regina Rossa a quel punto guardò la sorella più piccola con tristezza e Laureline le poggiò una mano sulla spalla per confortarla - a lei non importava che fosse stata incolpa, piuttosto fu colpita dal fatto che la sorella l'avesse difesa per una volta. E questa era la cosa più gentile che aveva fatto per lei, le voleva bene proprio per questo. La respingeva, ma alla fine se era in pericolo, c'era sempre.
Iracebeth sospirò, cacciando via una lacrima e guardò la Regina Bianca che abbassò lo sguardo, imbarazzata. Non sapeva perché avesse mentito, forse la paura di deludere la madre, di non dimostrarsi la figlia modello che credeva...forse anche solo per far un dispetto a Iracebeth che poco prima voleva rubarle il famoso dolcetto che alla fine aveva preso lei. Ad ogni modo, fatto sta che quello era il rimpianto più grande che aveva. Se avesse detto la verità non ci sarebbe mai stata una ribellione, mai stata una guerra tra i loro eserciti e soprattutto, quell'incidente fatale che le rovinò la vita non sarebbe mai accaduto. Era tutta colpa sua e ancora faticava ad ammetterlo a se stessa.Tornarono a guardare la scena, che proprio come tutte loro ricordavano, continuò con la piccola Mirana che negò il tutto di nuovo. A quel punto la Iracebeth adulta esplose ed entrò nella stanza prima che una delle sorelle o Alice riuscisse a fermarla.
«Bugiarda! Bugiarda!» urlò terrorizzando il suo riflesso che gridò per poi cominciare a ricoprirsi di una sostanza simile al rame che in contemporanea immobilizzò anche lei. Entrambe diventarono statue e come un effetto domino, la stessa cosa cominciò a invadere la stanza prendendo le altre due bambine e la madre per poi avanzare per espandersi. Iracebeth aveva infranto il passato e ora il tempo si stava bloccando. Dovevano tornare subito indietro e rimettere al suo posto la Cronosfera.Alice quindi si attivò e le strappò di mano la biglia per poi attivarla e far salire Laureline e Mirana che trascinarono la sorella. Non potevano abbandonarla lì.
La ragazza quindi ingranò la marcia e a tutta velocità, per non esser prese da quella morsa che stava congelando ogni avvenimento, attraversò l'Oceano del Tempo fino al palazzo immerso nelle tenebre. Una volta arrivata e recuperata al volo la sfera prese a correre senza più preoccuparsi delle tre sorelle. Durante il tragitto vide tutti i suoi amici venir pian piano divorati, tra i quali anche Erebus che le rivolse un ultimo inchino prima di andarsene. Per la prima volta, provò pietà per lui e questo la spinse ad avanzare ancora più in fretta.
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Moonlight Shadow
FantasyUna Regina dimenticata, dolce e riservata. Un Cappellaio matto, completamente fuori dagli schemi. La storia potreste averla già sentita, magari in maniera un po' differente, ma fidatevi... non é così. Amici fin da piccoli, un ordine li porta a divid...