Capitolo 4

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«Ariana.» Mi sentii chiamare dall'altra parte della strada.

Fuoriuscii dalla massa sparsa dei miei pensieri incasinati, alzando di scatto la testa.
Incontrai i profondi occhi verdi di Noah, Noah Smith.

Cominciai a correre nella sua direzione, facendomi accogliere fra le sue braccia.

Sfoderò uno dei suoi sorrisi più belli.

I capelli spettinati e gonfi, i piercing adolescenziali ancora sul suo viso e un tatuaggio fuoriusciva dalla manica della sua t-shirt rigorosamente nera.
Era esattamente come me lo ricordavo.

«Come stai?» Domandò con voce entusiasta.

«Non è uno dei periodi migliori, ma me la cavo.» Ammisi «E tu come stai? Non ci vediamo da tantissimo tempo.»

«Tutto apposto. Sono tornato qua a Londra per uno stage.»

Ero ancora avvolta fra le sue braccia calde e accoglienti.

Mi sentivo tornare piccola.

Quando i miei genitori litigavano e lui, il 'Piccolo Noah' era sempre pronto a proteggermi e distrarmi da tutto, facendomi dimenticare, anche solo per poco il casino che era la mia vita, già da bimba.

«Come sono contenta di averti rivisto, Noah non immagini che piacere mi abbia fatto.
Mi ricordo quando passavamo giornate intere insieme al giardino, mentre..» Mi fermai non volendo arrivare al punto sulla mia famiglia.

«Si, quanti ricordi.» Mi interruppe e gliene fui grata.

«Sei davvero bellissima, come un tempo.» Un ghigno si fece spazio sul suo viso.

«Non sei cambiato per niente.» Affermai, avvolgendo di nuovo le braccia attorno alle sue spalle.

«Smith?» Sentii una voce dietro di me.
Mi staccai da Noah.
Quella voce.
La conoscevo fin troppo bene.
Matthew.
Mi voltai di scatto, per vederlo in piedi di fronte a me, mi fissava dritto negli occhi.
Un cipiglio era stampato suo viso accecato di rabbia e sorpresa.

«Matthew?» Spalancai gli occhi.

«Si, Matthew. Piacere.» Disse in tono duro, avvicinandosi pericolosamente al mio viso.

«Che cosa vuoi?» Ricambiai il tono, avvolgendo un braccio attorno alle spalle di Noah.

«Vedo che ti sei già dimenticata di me e che Smith non ha esitato a prendere il mio fottuto posto.» Ignorò la mia domanda.

Una scia di gelosia si fece spazio sul suo viso arrossato, a pochi centimetri dal mio, passando lo sguardo sulle mie braccia agganciate al corpo di Noah.

«Si, contento?» Lo sfidò il mio amico d'infanzia.

Ho sempre adorato il suo temperamento forte, e l'ala protettiva che mostrava nei miei confronti.

«Siete una bella coppia.» Disse il mio ex ragazzo, poco prima di abbassare lo sguardo alle sue vecchie Vans; si girò e non ricevendo nulla in risposta, se ne andò.

Gli occhi mi pizzicavano, minacciandomi di tradirmi un'altra volta.

Noah mise le sue mani sui miei fianchi e io appoggiai la testa sulla sua spalla, avvolgendo le braccia attorno a lui. Repressi le lacrime in ogni modo, non volevo più sentirmi vulnerabile per lui.

NOAH'S POV.

Quello stronzo.
Non mi era mai andato a genio, da quando lo conoscevo aveva soltanto fatto soffrire la gente.

Ari era sempre bellissima e vederla star male mi provocava un vuoto pazzesco nel petto.

La voglia di prendere a pugni quello stronzo di Matthew, era stata placata più volte dal pensiero della povera ragazza che lo amava tanto.

Ari. Ari. Ari.

Tornai a Londra solo per rivederla e con la scusa, richiesi uno stage all'azienda per la quale lavoravo.

Averla nuovamente fra le mie braccia era una sensazione fantastica.

«Non pensarci più.» La pregai, accarezzando le sue guance, i suoi occhi erano lucidi e potevo benissimo vedere lo sforzo che stava facendo per trattenere le lacrime.

Era una ragazza tanto bella quanto fragile, ma spesso il suo temperamento era riuscito a stupirmi per davvero.

«Mi accompagni a casa?» Disse dolcemente, trattenendo un singhiozzo.

Annuii in accordo e presi la sua mano nella mia.

#teamNoah VS #tmMatthew
Secondo voi chi conquisterà la fragile protagonista?

At The Beginning- Harry Styles & Ariana Grande (in Ristrutturazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora