Capitolo 26

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«Mancano ancora sei ore.»Si lamentò Harry.

«Già,» sospirai, «le otto partite a tris, e le due partite a carte sono trascorse velocemente.» Risi.

«Si, specialmente perché vincevo sempre io.» Si vantò.

«Ehi.» Gli tirai un piccolo pugno sulla spalla, «solo a carte mi hai battuta.» Incrociai le braccia al petto, in modo infantile.

Rise della scena, e mi unii a lui.

«Che facciamo?» Domando' serio.

«Uhm . . .non so,» mi accigliai, tentando di trovare qualche cosa da fare.

«Ti va se parliamo un po'?» Domandai alla fine

«Di cosa?»

«Non saprei,» mi grattai la fronte, «dov'eri prima di tornare a Londra?»

Vidi il suo sguardo scattare via dal mio, le sue iridi divennero scure, mentre un cipiglio comparve sul suo viso.

«Roma.» Disse, in un sussurro a malapena udibile.

«Roma! Oddio, visitarla è uno dei miei sogni più grandi!» Quasi urlai per l'entusiasmo, e iniziai a saltellare freneticamente sul sedile, prima di ricordarmi della cintura che limitava i miei movimenti, «e cosa facevi là?» Mi ricomposi.

Non rispose.

«Mmh?» Domandai confusa.

«Niente. Ciò che facevo a Londra.» Disse, privo di emozioni.

Non riuscivo a spiegarmi questo cambiamento così radicale in lui.

Dovevo aver toccato un tasto delicato.

«Harry,» dissi dolcemente, avvicinando i nostri visi.

Appoggiai la mia fronte contro la sua.

«Guardami.» Lo supplicai.

Spostò pigramente lo sguardo su di me.

«Non importa, non mi raccontare nulla.» Sussurrai, «però, perfavore, non essere arrabbiato, qualsiasi cosa sia successa ora è passata.»

Lui annuì, prima di unire le nostre labbra con urgenza.

At The Beginning- Harry Styles & Ariana Grande (in Ristrutturazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora