-Capitolo 7-

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Abbracciami

Ha letto i documenti, dovevo immaginarmelo. Per questo sospirai e lo guardai senza sapere cosa dire.

<<Sì, sai anche perché>> dissi.

<<No, non lo so il perché>> rispose avvicinandosi a me.

<<Dai, sono un fallimento! Hai visto quanta gente è morta a causa mia?!>> esclamai.

Anche Furlan e Isabel erano morti per causa mia, dovevo tenerli d'occhio ma mi sono allontanata e sono morti.

<<E allora?! Ogni volta che andiamo fuori dalle mura muore qualcuno, non è colpa tua>> cercò di farmi capire.

<<Ma tanto da quando ti interessa?! Tu detesti essere un mio cadetto, tu odi me Levi!>> esclamai e lui non rispose.

Ci fu silenzio tra noi due, perché se la prendeva così tanto se volevo dare le dimissioni? A lui cosa poteva interessare?

Era infastidito dalla mia presenza, vedevo la sua espressione rilassata trasformarsi in una smorfia infastidita quando mi avvicinavo, vedevo la freddezza nei suoi gesti.

<<Non ti odio capitano>> disse lui.

<<All'inizio ti ho etichettata come fastidiosa, impertinente e debole. Ma tu non sei nessuna di queste tre cose>> disse, anche per lui era difficile dire quelle parole.

<<Sei forte capitano. Sei forse anche più forte di me>> concluse.

Ovviamente non intendeva fisicamente, ma emotivamente.

Ma non capivo le sue parole comunque.

Io ero debole, piangevo e mi disperavo. Ridevo e avevo paura. Levi invece era sempre calmo e pronto a reagire.

Ma forse aveva ragione, non dovevo arrendermi così.

<<Chiamami T/N, non mi piace quando mi chiami capitano>> risposi guardandolo.

<<Ti chiamerò T/N solo se non darai le dimissioni>> disse lui con la risposta pronta.

Sorrisi e mi asciugai una lacrima che non aveva avuto neanche l'occasione di cadere. Levi, stranamente il tuo carattere ha aiutato in questa situazione.

<<Allora preparati a chiamarmi T/N>> risposi guardandolo sempre con un sorriso.

<<Hm>> affermò per poi sedersi alla scrivania.

<<Ho bisogno di dormire, ti dispiace se dormo qui?>> chiesi sedendomi sul letto, e lui mi guardò.

<<È il tuo letto, certo che puoi dormirci>> rispose come se fosse ovvio.

Sorrisi e mi sdraiai sotto le coperte, e chiusi gli occhi. Avevo proprio bisogno di dormire.

Quando mi svegliai, Levi stava dormendo, aveva la testa appoggiata alla scrivania, e si faceva da cuscino con le braccia.

Mi avvicinai a lui, ero stanca e dentro la stanza era buio perché le candele erano spente e finestre chiuse.

Non mi ero mai presa un minuto per guardarlo davvero, se non quando mi aveva fatto vedere i vestiti che aveva scelto e quando stava leggendo il libro.

Tanta bellezza però dovrebbe essere ammirata di più.

Penso che io e Levi potremmo diventare amici, se solo lui smette di essere così freddo almeno.

Non vedevo il suo sguardo, ma i suoi capelli corvini erano messi in risalto dalla pelle pallida.

Osservai la sua mano, e poi avvicinai le mie dita ad essa.

Prova ad amarmi ❤︎︎Levi x reader❤︎︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora