-Capitolo 12-

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La Luna

Nei giorni che passarono arrivarono anche gli amici di Levi. La ragazza, Mikasa, che somigliava molto a Levi, e Armin, che non ritenevo molto adatto al corpo di ricerca.

Io stavo dando da mangiare al mio cavallo, mentre Levi stava facendo uscire il suo.

<<Eren! Ti hanno fatto qualcosa? Ti hanno fatto dei prelievi di tessuti? Ti hanno fatto qualche tortura psicologica?!>> esclamò Mikasa prendendolo per mano.

<<Beh, pulire con te è una tortura psicologica>> dissi a Levi.

<<Alla mia squadra piace>> rispose soddisfatto.

<<Certo come no>> dissi.

<<Quel piccoletto... Giuro che gliela faccio pagare>> continuò la corvina e io mi trattenni dal ridere.

<<Non starai parlando del capitano Levi spero>> concluse Eren.

<<Che mocciosa fastidiosa>> disse Levi andandosene e io lo seguì anche se mi veniva comunque da ridere.

<<A me sta già simpatica invece>> risposi sorridendo, e Levi salì a cavallo.

<<Vado a fare un giro a cavallo. Tu vieni con me?>> chiese prendendo le redini, e io ci restai a pensare, non avevo nulla da fare in effetti.

<<Vorrei ma il mio cavallo sta riposando>> risposi.

<<Allora sali sul mio>> disse porgendomi la mano per aiutarmi a salire.

Accettai l'aiuto e mi misi dietro di lui, e fece partire il cavallo. Strinsi leggermente i fianchi a Levi, per evitare di cadere quando stava accelerando.

<<Dove andiamo di preciso?>> chiesi.

<<Lo vedrai, ma non volevo restare lì con tutti quei mocciosi>> disse facendo spallucce.

<<Fino a poco tempo fa chiamavi anche ne mocciosa. Hai finalmente capito che sei tu il vero moccioso tra i due?>> chiesi.

<<No, ma sei la mocciosa più sopportabile>> affermò.

Andammo allo stagno, rimasi sorpresa di vedere che eravamo lì, ma poi mi ricordai che glielo avevo promesso qualche giorno prima.

<<Ho portato un nuovo libro. Visto che abbiamo appena finito quello che hai comprato>> disse.

<<Ah, quando sei andato?>> chiesi scendendo dal cavallo.

<<Ieri. Mi piaceva la trama e la copertina>> affermò scendendo anche lui, e ci sedemmo in una zona dove non era bagnato.

Era un libro vecchio. Aveva le pagine poco ingiallite, e la copertina era un fiore appassito. Non riconoscevo che fiore fosse, magari era inventato.

<<Di che parla?>> chiesi sfiorando le pagine con le dita.

<<È una storia che parla sia di solitudine sia di amore. Ci sono anche delle scene dove compare la Luna, e le stelle>> disse lui sfogliando la prima pagina.

<<Tanto oggi non abbiamo niente da fare. Possiamo stare qui tutto il giorno>> dissi.

<<Mhm, anche se sono un po' stanco, quindi voglio dormire molto stanotte. La spedizione non fa che avvicinarsi>> disse il corvino.

Annuii, e iniziammo a leggere il libro. L'inizio era noiosetto, ma poi si faceva molto interessante, anche troppo, visto che finimmo di leggerlo tutto in una giornata.

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