-Capitolo 22-

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Resta qui... Stanotte

I giorni passarono presto, era il giorno prima della cena di Levi con Nifa e gli altri della squadra. Ero parecchio stressata.

<<Hai già pensato a cosa metterti?>> chiesi incrociando le braccia, appoggiandomi piano alla scrivania.

<<Il primo mio vestito che abbiamo comprato insieme. Così è come se fossi con me alla cena>> disse sorridendo.

<<Hm>> risposi sospirando.

Lui si alzò e si avvicinò verso di me. Ci conoscevamo da anni, riusciva a leggermi come un libro aperto e sapeva che ancora non ero sicura.

<<Te l'ho detto, lei non è nulla per me se non una semplice sottoposta>> disse dandomi un bacio a stampo.

Io sospirai, ma poi lo guardai ancora.

Gli occhi celesti fissi nei miei, le mani sui miei fianchi, i nostri corpi attaccati.

Lo baciai di nuovo, e lui ricambiò.

Dopo pochi secondi schiusi le labbra e il bacio diventò passionale, proprio come qualche giorno prima.

Gli misi le mani sul petto, e come d'istinto gli iniziai a sbottonare la camicia, mentre il bacio diventava sempre meno casto.

Sentivo la sua lingua calda con la mia, la leggera presa delle sue dita su di me, era così piacevole, una bella sensazione allo stomaco.

Spinse piano il ginocchio in mezzo alle mie gambe, e mi lasciai scappare un gemito, per questo ci staccammo subito.

<<Io->> esclamammo all'unisono.

<<Mi dispiace!>> continuammo rossi.

Guardai per un secondo in basso e vidi un rigonfiamento nei suoi pantaloni, cosa che mi fece arrossire ancora di più.

<<A-Ah! Scusami!>> disse Levi.

Aveva i capelli spettinati, le gote arrossate, la camicia leggermente sbottonata e i pantaloni slacciati. Io non ero messa meglio.

Avevo la gonna di poco abbassata data la foga del momento.

<<No no, tranquillo! È normale>> dissi imbarazzata dalle mie stesse parole, cavolo che situazione.

<<Meglio se vado in camera mia stanotte, tanto ho delle cose da sistemare>> disse avvicinandosi a me.

<<Sì va bene, ci vediamo>> continuai rossa.

Prima di uscire dalla porta mi diede un altro bacio a stampo che ricambiai, poi se ne andò.

<<Oddio...>> sussurrai facendomi aria con la mano. Ma che ci era preso? Sembravamo due adolescenti arrapati.

Stiamo insieme da una settimana, e già facciamo cose del genere.

Anche se non mi sarebbe dispiaciuto andare avanti. Forse.

Il giorno dopo non ne avevamo parlato, anche perché non c'era stata occasione. Ma prima che Levi andasse a cena fuori andai in camera sua per vedere come era messo.

<<Hm... Mi sta ancora bene dopo tutto questo tempo>> commentò Levi sistemandosi i pantaloni.

<<Già, sei davvero bello. Avrai gli occhi di tutti addosso>> affermai guardando dall'altra parte.

Volevo che Levi si godesse la cena ma volevo anche stare tranquilla.

<<Nifa è solo una cadetta, e io sono fidanzato con te, e ti amo tantissimo>> commentò.

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