-Capitolo 35-

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Insieme io e lui

Il corvino mi mise le mani sulle guance dandomi un bacio a stampo, anche se poi fece scendere le sue dita lungo i miei fianchi.

Eravamo sul letto, lui sul bordo e io sopra di lui. Sentivo la sua erezione premere su di me.

<<Levi... In queste tre settimane siamo stati molto impegnati>> sussurrai passandogli un dito dal collo fino al basso ventre.

<<Mhm hm... A fare le valigie, a parlare con Azumabito>> disse avvicinandomi a lui, e lo baciai ancora.

<<E mi sei mancato>> sussurrai slacciandogli i pantaloni e lo vidi sorridere.

<<Magari puoi farmi vedere quanto ti sono mancato>> rispose baciandomi il collo, la sua lingua calda sulla mia pelle mi faceva sciogliere.

Gli sbottonai piano la camicia, prendendomi qualche secondo per osservare il suo corpo perfetto.

La sua pelle pallida era messa in risalto dal chiaro di Luna. I suoi occhi brillavano di desiderio, aveva già le gote arrossate.

Lo baciai nuovamente, mentre lui mi spogliava, faceva passare le dita lunghe lungo la mia schiena verso le cosce.

<<Stanotte mi hai resa la donna più felice del mondo facendomi la proposta>> sussurrai mettendomi in ginocchio davanti a lui.

Avevo solo l'intimo, invece Levi era completamente nudo e si reggeva al lenzuolo.

<<Per questo voglio farti anche io un favore>> dissi sorridendo, facendogli aprire le gambe.

<<T-T/N...>> sussurrò completamente rosso in faccia. Ogni tanto era bello vedere Levi in imbarazzo e sotto il mio controllo.

Mi avvicinai a lui ed esitai qualche secondo davanti alla sua lunghezza, ma dopo poco presi in bocca il suo membro e lo sentii tirare un respiro di sollievo.

<<A-Ah... Cazzo>> disse imbarazzato dalle sue stesse parole, anche se mi mise una mano tra i capelli.

Continuai e lui gemeva, quando faceva così mi faceva impazzire.

Non lo avevo mai fatto ma ehi, c'è una prima volta per tutto no?

Dopo qualche minuto sentii che stava per venire, quindi mi staccai.

Continuava a gemere mentre si reggeva alle coperte, anche se mi guardava male per averlo lasciato in quelle condizioni.

Mi alzai in piedi e sorrisi guardandolo.

<<Che c'è capitano? Ha bisogno di una mano?>> chiesi come per prenderlo in giro e si alzò anche lui.

<<Ora che ci penso sì>> sussurrò spingendomi contro la scrivania, da cui caddero alcuni fogli.

Mi mise le mani sui fianchi e fece coincidere i nostri corpi e in quell'istante mise due dita dentro di me.

Gemetti abbastanza forte, e diciamo che anche lui non era messo meglio di aspetto.
In fondo era ancora eccitato da prima.

<<Hai... Hai portato i->> iniziai senza riuscire a parlare. Levi sapeva tutti miei punti deboli e si divertiva a vedermi piegare sotto il suo tocco.

<<Certo, non preoccuparti>> mi sussurrò all'orecchio per poi baciarmi.

Continuò a muovere le sue dita dentro di me, e mi aggrappai alle sue spalle. Mentre continuava, stando attento a mantenere lo stesso ritmo, prese un preservativo dal cassetto, e se lo mise tra i denti.

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