-Capitolo 14-

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Ti supplico perdonami

Mi svegliai nel bel mezzo della notte, T/N era ancora vicino a me che dormiva tranquilla. Avevamo ballato insieme, e le avevo sorriso.

La sua faccia quando le ho sorriso era bellissima, anche se lei è sempre meravigliosa. È una brava...

Amica? Compagna?

<<T/N>> sussurrai.

Ma lei continuava a dormire, per questo lasciai stare. Non volevo svegliarla, era meglio se si riposava.

Avevo la finestra aperta, per questo entrava aria fredda. Avevo freddo anche io, non so T/N.

Presto però la vidi rannicchiarsi e stringere le coperte, aveva freddo anche lei, ma non volevo alzarmi per chiudere la finestra.

Allungai la mano e gliela portai sul fianco, poi la feci avvicinare a me con delicatezza. La sua schiena appoggiata al mio petto.

Appoggiai il mento alla sua spalla, stavo tremando. Avevo paura di farla spaventare, o che mi respingesse.

Ma lei si girò, e appoggiò la testa al mio petto, per poi abbracciarmi.

Sospirai e chiusi gli occhi, era meglio dormire. Anche se mi piaceva il suo abbraccio, era caldo e mi faceva diventare le guance rosse.

La quattr'occhi mi aveva abbracciato una volta per scherzare, e diciamo che non l'ho presa benissimo. Ma con T/N è diverso.

Le giornate passarono rapide, finché non arrivò il tanto atteso giorno della spedizione.

<<Miraccomando stai attenta>> dissi a T/N visto che i nostri cavalli erano vicini.

<<Ma sì stai tranquillo, ti ricordo che sono un capitano>> affermò lei soddisfatta, incrociando le braccia.

<<Davvero. Stai attenta>> dissi stringendo forte le redini del cavallo.

Ti prego...

La spedizione ebbe inizio, 57esima spedizione fuori dalle mura. Spero che vada tutto bene.

All'inizio andava bene, finché non arrivò un gigante. Ma non uno normale, uno anomalo.

Ci avevano avvertito ma non lo avevo visto con i miei occhi. Merda, questa non ci voleva proprio, un anomalo.

Entrammo nella foresta, Eren continuava a piagnucolare.

I fumogeni erano arrivati in una zona vicino a dove era T/N e la sua squadra... E se fosse morta? No, non può essere morta. Non deve essere morta.

<<Capitano! Le nostre vedette sono quasi completamente assenti! Il gigante anomalo potrebbe attaccarci da un momento all'altro!>> esclamò lui.

<<Pensi davvero che non lo sappia?>> chiesi.

<<Guardati intorno Eren, guarda quanto sono alti questi alberi. Questo ambiente è perfetto per il dispositivo di manovra tridimensionale>> continuai.

<<E adesso prova a riflettere con la tua misera testolina>> conclusi.

Eren annuì e poi diede un'occhiata alla squadra. Ma anche gli altri erano sconvolti, non sapevano cosa fare.

Passò qualche istante e si iniziarono a sentire dei passi in lontananza. Quella merda stava arrivando, con il solo scopo di ucciderci.

<<Preparatevi al combattimento>> dissi estraendo fuori una spada.

<<Se lo vedremo passare a lato sarà solo per pochi secondi>> esclamai.

E fu così.

Uccise dei rinforzi, e poi iniziò a inseguirci.

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