-Capitolo 29-

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Non voglio

In camera restammo a coccolarci, le sue mani tra i miei capelli, le sue labbra morbide sulla mia fronte. Faceva caldo sotto le coperte nonostante fossimo nudi.

La mattina dopo non avevo voglia di alzarmi, ma ero sveglia già dalle cinque.

Decisi che non ne valeva la pena restare a letto, nonostante Levi dormisse ancora, quindi mi alzai.

Sentii un fortissimo dolore in basso, e mi aggrappai alla parete. Forse non dovevo chiedergli di andarci più forte...

Nonostante non mi penta per nulla.

<<Mocciosa dove vai?>> chiese lui facendomi sobbalzare.

<<Mi stavo vestendo per guardare l'alba fuori>> risposi rossa girandomi verso di lui.

<<Come mai cammini così male?>> chiese visto che mi reggevo ancora al muro.

Lo guardai come per dire "stai scherzando?"

Appena realizzò diventò rosso e si alzò anche lui.

<<Mi dispiace, non volevo farti male>> disse mettendomi le mani sui fianchi abbracciandomi da dietro.

<<In realtà ieri è stato molto bello>> risposi girandomi facendo coincidere i nostri corpi nudi.

Sorrise e mi diede un bacio a stampo, che ricambiai.

<<Perché non andiamo a fare un giro? Magari a cavallo>> disse staccandosi, in effetti non era una brutta idea.

Si girò sistemando i vestiti sul letto, e decisi di dirgli una cosa che mi tenevo da un po'.

<<Ah Levi devo dirti una cosa>> affermai.

<<Hm>> sussurrò piegando la maglia.

<<Hai un bel culo>> dissi di punto in bianco e lui diventò completamente rosso, lanciandomi un'occhiataccia.

<<Sei una pervertita>> disse.

<<Sono solo onesta>> risposi prendendo dell'intimo pulito. Ne tenevo sempre in camera di Levi in casi come questo.

Mi misi slip e poi il reggiseno, lui invece si mise i boxer e poi i pantaloni, e cercai dei vestiti puliti in camera sua.

<<Hai bisogno di una maglia?>> chiese.

<<Beh, se non vuoi che vada in giro mezza nuda allora penso di sì>> risposi sorridendo e lui ricambiò il sorriso.

Aprì un cassetto e prese dei pantaloni e una camicia, ma non mi ci volle molto a notare che erano della mia taglia.

<<Ho pensato che oltre all'intimo ti servivano anche dei vestiti in camera mia>> rispose. Pensa proprio a tutto.

Poi mi diede una sua giacca del corpo di ricerca, e uscimmo. Andammo nelle stalle e visto che il suo cavallo era sveglio salimmo sul suo.

<<Conosco un posto dove l'alba si vede alla perfezione>> disse aggrappandosi alle redini e sorrisi.

Gli cinsi la vita con le braccia, e arrivammo in poco tempo. Mi aveva chiesto di tenere gli occhi chiusi durante il tragitto e così feci.

Mi fece scendere con attenzione, e poi mi chiese di aprire gli occhi.

<<Levi- è stupendo!>> esclamai sorridendo.

<<Levi- è stupendo!>> esclamai sorridendo

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