Prova ad amarmi ❤︎︎Levi x reader❤︎︎

-Capitolo 41-

Finisce così
(Leggere l'angolo atroce dopo aver letto il capitolo)

Toccai delicatamente i fiori bianchi sulla tomba. I petali mi solleticavano le dita, ma non come le lacrime che scorrevano lungo il mio viso.

Guardai l'incisione sulla tomba "Non ti scordar di me". Dopo tutto questo tempo visitavo ancora la sua tomba.

Grazie a lei avevo regalato i fiori a T/N per la prima volta, non potevo dimenticarmi della signora.

T/N invece era in ospedale da un anno. Le condizioni non sapevo se peggioravano o miglioravano, la andavo a trovare ogni tanto. Anzi, molto spesso.

Guardai la fede al mio dito e scoppiai a piangere guardandola.

T/N ti prego, svegliati. Dimmi se sei viva. Mi manchi così tanto, voglio vivere il nostro sogno. Darei di tutto pur di tornare indietro.

Perché mi ha salvato? Ora se dovesse morire io non riuscirei a vivere comunque.

<<Levi!>> sentii urlare una voce familiare.

Mi girai e vidi Mikasa. Non le parlavo da un po' in realtà, da quando T/N è in ospedale non parlo più con nessuno. Non riesco neanche ad alzarmi dal letto a volte.

<<T/N è in condizioni critiche, vieni subito>> mi disse e sentii il cuore spezzarsi a quelle parole.

<<Cosa?!>> urlai, no no no. Non poteva essere vero, non poteva lasciarmi sul serio.

Iniziai a correre come non avevo mai corso. Ad ogni passo mi ricordavo tutto quello che avevo passato con T/N, e la consapevolezza di non poter più vivere altro mi faceva stare uno schifo.

Arrivai nell'edificio bianco, ed entrai all'interno, mi ricordavo perfettamente dove si trovava la stanza di T/N.

Continuavo a piangere come un moccioso, ti prego resta in vita. Fallo per me, per noi, per il nostro sogno.

La nostra casa con il salotto grande, il giardino pieno di fiori, e il negozio di the. Non possiamo rinunciare a tutto questo.

Entrai nella stanza, e quello che vidi mi fece restare a bocca aperta.

T/N era seduta sul letto, abbastanza stanca, ma era viva. Aveva gli occhi aperti e mi stava sorridendo.

<<T-T/N?>> chiesi come se fosse solo un sogno.

Credevo che- Mikasa non aveva detto che fosse quasi morta?

Ah ho capito. Era un brutto e orribile scherzo di cattivo gusto.

Il suo sorriso si allargò di poco e corsi ad abbracciarla, stando attento a non farle male.

<<Quanto è passato?>> chiese stringendomi forte.

<<Un anno. Dodici mesi dove ho pensato solamente al nostro futuro>> dissi mettendole una mano sulla guancia per poi darle un bacio a stampo.

Lei a fatica ricambiò, anche se poi mi mise le braccia intorno al collo.

<<Ti amo>> mi sussurrò sulle labbra.

<<Anche io ti amo. Tantissimo>> risposi dandole un bacio sulla fronte.
Quanto mi era mancato sentire la sua voce, vedere il colore dei suoi occhi e ricordarmi il sapore delle sue labbra.

<<Ora possiamo davvero vivere il nostro sogno>> sussurrò e guardai la sua fede. Ci saremmo sposati, avremmo preso la casa e poi il resto sarebbe venuto da sé.

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Sistemai la foto sul comodino, quella del matrimonio. Tra tutte le foto che avevamo quella era la mia preferita.

<<T/N faremo tardi. Tra poco apre il negozio>> disse Levi abbottonandosi la camicia, e sorrisi.

<<Sì lo so, però devo ancora dare il buongiorno a Lucky>> dissi aprendo la porta della camera da letto facendo entrare dentro il nostro cane. Un golden retriever, Lucky.

Mi saltò addosso leccandomi la mano, mentre Levi prese in braccio il gatto che era sul letto. Cleo.

Lucky poi andò da Levi aspettandosi dei grattini, ma la gatta si tenne stretta al ragazzo, era gelosa anche lei.

<<La gatta è più raffinata>> disse il corvino ignorando il cane.

<<No, voglio coccolare io Cleo. Tu dai un po' di attenzioni a Lucky>> dissi sorridendo.

<<Tu vestiti piuttosto>> sussurrò posando la micia per poi abbracciarmi da dietro.

Mi diede un bacio sul collo, e poi mi mise una mano sul ventre. Sorrisi e appoggiai la mia mano sopra alla sua.

Vivevamo da un anno in quella bellissima casa bianca che avevamo visto anni fa a Paradis. Avevamo un giardino dove crescevano molti fiori e anche di diversi tipi. Come animali avevamo il cane e il gatto, cioè Lucky e Cleo, e una stalla per i cavalli quando volevano farci un giro.

Avevamo finalmente avuto il nostro negozio di the, era molto frequentato. Ogni tanto vedevo le donne quasi svenire quando vedevano Levi, anche se non potevo biasimarle, era davvero un bell'uomo anche se aveva le cicatrici.

Ogni volta che succedeva arrivavo e facevo qualche commento subdolo per far capire che Levi fosse ufficialmente mio marito.

Molti ci dicevano che dovevamo avere figli, ma onestamente stavamo bene io e lui con i nostri animali. Non sentivamo il bisogno di mocciosi per casa.

<<Ogni giorno sono più felice perché tutto quello che abbiamo affrontato sembra ormai che non si possa ripetere. Finalmente siamo contenti io e te>> disse sorridendo stringendomi di poco.

<<E sto anche diventando più brava di te a cucinare>> gli rinfacciai. Lui preparava the, caffè, cappuccino e tutto quanto, io invece servivo i dolci la maggior parte delle volte.

Mi finii di preparare e dopo aver salutato i nostri animali andammo nel nostro negozio.

Ackerman's tea shop

È bello che ora anche il mio cognome sia Ackerman.

Entrammo e iniziammo a rifornire di brioche e pasticcini, anche se mentre lo facevo, Levi prese un disco e lo mise sul giradischi.

<<Posso un ballo?>> chiese porgendomi la mano e sorrisi.

<<Certo che puoi>> risposi accettandola, e iniziammo a ballare come facevamo ogni sera da un anno.

<<Ti amo>> disse facendomi fare un giro su me stessa.

<<Ti amo di più io>> risposi continuando con la sfida. Ogni tanto ci divertivamo a fare così.

<<Mhm, e va bene allora mi ami di più tu>> disse sorridendo.

<<Cosa?!>> esclamai.

<<Sto scherzando dai. Lo sappiamo tutti che non puoi amarmi di più tu>> rispose dandomi un bacio a stampo.

Sorrisi e ricambiai mettendogli le mani sulle guance.

Da adesso le cose non faranno altro che migliorare, anche se tutto è già perfetto così.

Finalmente siamo felici insieme

Fine

Angolo atroce

OOOOOO È FINITA BENE AVETE VISTO? TROPPO BRAVA IO

LA NUOVA STORIA ESCE ALLE 22 circa COMUNQUE!

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